Istituzionale
Legalità e trasparenza, intesa fra Comune di Barletta e Cgil, Cisl e Uil
Procollo su affidamenti pubblici di lavori, forniture, servizi e clausola sociale
Barletta - giovedì 13 dicembre 2018
Comunicato Stampa
"Questo protocollo sancisce una forte necessità di legalità e trasparenza e vincola ad essere accorti nelle procedure che portano all'affidamento di appalti, sollecitandoci a vigilare nell'interesse dei lavoratori e della collettività". Lo ha detto ieri il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, in occasione della sottoscrizione del "Protocollo di legalità negli affidamenti pubblici di lavori, forniture, servizi e clausola sociale", fra il comune di Barletta e i sindacati Cgil, Cisl e Uil, che ha validità di tre anni. A sottoscrivere il protocollo, alla presenza del segretario generale del Comune di Barletta, sono stati il segretario generale della Cgil Bat, Giuseppe Deleonardis, la Coordinatrice Usz Cisl Bat, Antonia Sinisi, per la Uil Bat Vincenzo Posa.
Le parti si impegnano a collaborare "affinché nella gestione degli affidamenti pubblici di lavori, forniture, servizi siano raggiunti obiettivi che si rivelino efficaci a contrastare l'utilizzo del lavoro nero e qualsiasi forma di lavoro irregolare e illegalità diffuse". L'auspicio è che questo porti al raggiungimento di diversi e qualificanti obiettivi, fra i quali, solo per citarne alcuni, uno sviluppo sostenibile, crescita occupazionale, tutela dei diritti dei lavoratori grazie all'introduzione di misure di contrasto alla corruzione e alla illegalità. Nello specifico, il Comune di Barletta, nell'ambito del proprio piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza, analizzerà i fattori di rischio corruzione in seno alle singole fasi delle procedure di concessione o di appalto nelle varie tipologie di aggiudicazione e affidamento, con individuazione delle misure necessarie. Potrà, laddove possibile, esprimere il proprio gradimento preventivo su eventuali subappalti. Il protocollo prevede anche l'incentivazione della regolarità del lavoro da parte delle stazioni appaltanti e misure che prevengano l'infiltrazione della criminalità organizzata nell'esecuzione dei contratti.
Sarà introdotta un'apposita clausola nei capitolati di appalto o di autorizzazione al subappalto che preveda nei lavori edili e nei cantieri edili, l'applicazione esclusiva del CCNL dell'edilizia e relativo Contratto Integrativo Territoriale. Al fine di allargare la base occupazionale o in caso di manodopera aggiuntiva, una volta assolto l'obbligo della clausola sociale di occupazione dei lavoratori già impegnati nel precedente appalto, i bandi dovranno prevedere l'assunzione di quote di manodopera locale, fra i disoccupati e le categorie protette. Nelle ipotesi di affidamento diretto o procedura negoziata, sarà predisposto un meccanismo che consenta un'equa distribuzione degli appalti e la rotazione delle aziende potenzialmente interessate. Per le concessioni o gli appalti relativi a settori sensibili e a rischio di infiltrazione mafiosa, è prevista l'iscrizione delle imprese nelle white list della competente Prefettura, come condizione delle consegne.
L'Amministrazione comunale si impegna ad inserire nei bandi e nei contratti di appalto apposite clausole che le consentano di effettuare senza preavviso ispezioni nei luoghi di lavoro per verificare le condizioni di sicurezza e il trattamento praticato nei confronti dei lavoratori.
Le parti si impegnano a collaborare "affinché nella gestione degli affidamenti pubblici di lavori, forniture, servizi siano raggiunti obiettivi che si rivelino efficaci a contrastare l'utilizzo del lavoro nero e qualsiasi forma di lavoro irregolare e illegalità diffuse". L'auspicio è che questo porti al raggiungimento di diversi e qualificanti obiettivi, fra i quali, solo per citarne alcuni, uno sviluppo sostenibile, crescita occupazionale, tutela dei diritti dei lavoratori grazie all'introduzione di misure di contrasto alla corruzione e alla illegalità. Nello specifico, il Comune di Barletta, nell'ambito del proprio piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza, analizzerà i fattori di rischio corruzione in seno alle singole fasi delle procedure di concessione o di appalto nelle varie tipologie di aggiudicazione e affidamento, con individuazione delle misure necessarie. Potrà, laddove possibile, esprimere il proprio gradimento preventivo su eventuali subappalti. Il protocollo prevede anche l'incentivazione della regolarità del lavoro da parte delle stazioni appaltanti e misure che prevengano l'infiltrazione della criminalità organizzata nell'esecuzione dei contratti.
Sarà introdotta un'apposita clausola nei capitolati di appalto o di autorizzazione al subappalto che preveda nei lavori edili e nei cantieri edili, l'applicazione esclusiva del CCNL dell'edilizia e relativo Contratto Integrativo Territoriale. Al fine di allargare la base occupazionale o in caso di manodopera aggiuntiva, una volta assolto l'obbligo della clausola sociale di occupazione dei lavoratori già impegnati nel precedente appalto, i bandi dovranno prevedere l'assunzione di quote di manodopera locale, fra i disoccupati e le categorie protette. Nelle ipotesi di affidamento diretto o procedura negoziata, sarà predisposto un meccanismo che consenta un'equa distribuzione degli appalti e la rotazione delle aziende potenzialmente interessate. Per le concessioni o gli appalti relativi a settori sensibili e a rischio di infiltrazione mafiosa, è prevista l'iscrizione delle imprese nelle white list della competente Prefettura, come condizione delle consegne.
L'Amministrazione comunale si impegna ad inserire nei bandi e nei contratti di appalto apposite clausole che le consentano di effettuare senza preavviso ispezioni nei luoghi di lavoro per verificare le condizioni di sicurezza e il trattamento praticato nei confronti dei lavoratori.