Attualità
Legalità e impegno civico: incontro con gli studenti del "Nervi-Fermi-Cassandro" di Barletta
Sono intervenuti l’associazione “Libera contro le Mafie”, l’osservatorio “Giulia e Rossella” e l’ispettore capo della Polizia di Stato Madera
Barletta - venerdì 31 marzo 2023
11.10
Assemblea d'istituto colma di spunti di riflessione su vari temi di attualità quella tenutasi mercoledì scorso, con il coinvolgimento di studenti e docenti dell'ITET "Cassandro-Fermi-Nervi" di Barletta.
Prima fra tutte ad intervenire un'esponente dell'Osservatorio "Giulia e Rossella" di Barletta, primo centro antiviolenza della città, presidio di legalità per eccellenza sorto al fine di combattere tutte le discriminazioni e violenze di cui ancora oggi, coloro che fanno parte di quelle fasce considerate ultime della società nonché donne e bambini, sono protagonisti.
"Cari ragazzi - afferma - la nostra presenza qui è sicuramente dettata dal desiderio di promuovere e concretizzare un cambiamento al fine di supportare e prevenire situazioni come queste che generano sofferenza in chi le sperimenta sulla propria pelle. Spero che riflettiate sul tema e che sviluppiate un senso di responsabilità tale da permettervi di scegliere sempre la strada giusta specialmente in queste situazioni in cui, se un giorno dovesse trovarvici, saremmo a vostra totale disposizione".
Legalità ed impegno civico è anche il tema su cui si è focalizzato l'ispettore capo della Polizia di Stato Madera il quale, dopo aver tracciato un breve excursus sulla storia dell'organo di stato, ha preso in esame dei fenomeni come il cyber-bullismo, il revenge porn e l'abuso ed traffico di sostanze stupefacenti, fenomeni protagonisti di molte pagine della nostra cronaca nera, dei quali si fa ancora informazione ma per i quali la strada verso la loro totale decadenza sembra essere ancora lontana.
"I tre valori fondamentali per l'uomo sono la libertà, la dignità ed il tempo - ha aggiunto Madera - e voi giovani dovete cogliere ed accogliere tutti i messaggi che cerchiamo di trasmettervi attraverso questi incontri formativi affinché ,soprattutto l'ultimo dei valori che ho citato non vada perduto e sia speso da voi nel migliore dei modi."
È stata poi la volta dell'Associazione "Libera contro le mafie", il cui presidio cittadino è sorto da poco: pur non avendo una sede fisica l'ente è particolarmente attivo in tutti i contesti giovanili per la quale è intervenuto il responsabile cittadino Giorgio Carpagnano: "La mafia è composta da criminali che continuano a commettere svariati tipi di reati. Il modo per abbatterla non è il silenzio, l'omertà, la paura è l'indifferenza ma al contrario l'informazione, il mettervi in luce quali danni apporta alla nostra società perché solo così riusciremo, insieme, a spezzare la catena e a vederne annullate le vittime."
Importanti esempi di solidarietà sono stati quelli riportati in ultima battuta dall'avvocato Cosimo Matteucci, presidente dell'ambulatorio popolare di Barletta, e da un donatore dell'ADMO.
"L'ambulatorio popolare di Barletta è un'associazione mutualistica presente sul territorio barlettano che combatte ogni giorno ed in ogni ambito affinché gli ultimi non restino indietro - ha spiegato Matteucci - esortando i ragazzi a prender parte alle iniziative attuate per sviluppare il senso civico e l'empatia verso il prossimo". Un'empatia che era ben ravvisabile anche nelle parole impiegate dal giovane donatore di midollo osseo dell'associazione ADMO il quale ha illustrato ai ragazzi la sua personale esperienza esortandoli ad avvicinarsi a questa realtà per sentirsi piacevolmente gratificati da questo gesto. "Non so chi abbia ricevuto il mio midollo, ma sono coinvolto che da quel momento festeggi la vita sia nel giorno della sua nascita sia nel giorno in cui, mediante il mio gesto, sia riuscito a ridare alla sua vita un nuovo colore".
Testimonianze, queste, che ci auguriamo permangano nelle menti dei ragazzi presenti e che siano per loro un monito per agire in una nuova direzione.
Prima fra tutte ad intervenire un'esponente dell'Osservatorio "Giulia e Rossella" di Barletta, primo centro antiviolenza della città, presidio di legalità per eccellenza sorto al fine di combattere tutte le discriminazioni e violenze di cui ancora oggi, coloro che fanno parte di quelle fasce considerate ultime della società nonché donne e bambini, sono protagonisti.
"Cari ragazzi - afferma - la nostra presenza qui è sicuramente dettata dal desiderio di promuovere e concretizzare un cambiamento al fine di supportare e prevenire situazioni come queste che generano sofferenza in chi le sperimenta sulla propria pelle. Spero che riflettiate sul tema e che sviluppiate un senso di responsabilità tale da permettervi di scegliere sempre la strada giusta specialmente in queste situazioni in cui, se un giorno dovesse trovarvici, saremmo a vostra totale disposizione".
Legalità ed impegno civico è anche il tema su cui si è focalizzato l'ispettore capo della Polizia di Stato Madera il quale, dopo aver tracciato un breve excursus sulla storia dell'organo di stato, ha preso in esame dei fenomeni come il cyber-bullismo, il revenge porn e l'abuso ed traffico di sostanze stupefacenti, fenomeni protagonisti di molte pagine della nostra cronaca nera, dei quali si fa ancora informazione ma per i quali la strada verso la loro totale decadenza sembra essere ancora lontana.
"I tre valori fondamentali per l'uomo sono la libertà, la dignità ed il tempo - ha aggiunto Madera - e voi giovani dovete cogliere ed accogliere tutti i messaggi che cerchiamo di trasmettervi attraverso questi incontri formativi affinché ,soprattutto l'ultimo dei valori che ho citato non vada perduto e sia speso da voi nel migliore dei modi."
È stata poi la volta dell'Associazione "Libera contro le mafie", il cui presidio cittadino è sorto da poco: pur non avendo una sede fisica l'ente è particolarmente attivo in tutti i contesti giovanili per la quale è intervenuto il responsabile cittadino Giorgio Carpagnano: "La mafia è composta da criminali che continuano a commettere svariati tipi di reati. Il modo per abbatterla non è il silenzio, l'omertà, la paura è l'indifferenza ma al contrario l'informazione, il mettervi in luce quali danni apporta alla nostra società perché solo così riusciremo, insieme, a spezzare la catena e a vederne annullate le vittime."
Importanti esempi di solidarietà sono stati quelli riportati in ultima battuta dall'avvocato Cosimo Matteucci, presidente dell'ambulatorio popolare di Barletta, e da un donatore dell'ADMO.
"L'ambulatorio popolare di Barletta è un'associazione mutualistica presente sul territorio barlettano che combatte ogni giorno ed in ogni ambito affinché gli ultimi non restino indietro - ha spiegato Matteucci - esortando i ragazzi a prender parte alle iniziative attuate per sviluppare il senso civico e l'empatia verso il prossimo". Un'empatia che era ben ravvisabile anche nelle parole impiegate dal giovane donatore di midollo osseo dell'associazione ADMO il quale ha illustrato ai ragazzi la sua personale esperienza esortandoli ad avvicinarsi a questa realtà per sentirsi piacevolmente gratificati da questo gesto. "Non so chi abbia ricevuto il mio midollo, ma sono coinvolto che da quel momento festeggi la vita sia nel giorno della sua nascita sia nel giorno in cui, mediante il mio gesto, sia riuscito a ridare alla sua vita un nuovo colore".
Testimonianze, queste, che ci auguriamo permangano nelle menti dei ragazzi presenti e che siano per loro un monito per agire in una nuova direzione.