Politica
Le promesse di Cannito sulla 167
I margini di Barletta al centro dei programmi elettorali. «Sono veloce nel risolvere i problemi della gente umile»
Barletta - mercoledì 15 maggio 2013
11.17
Tanti i nodi al fazzoletto stretti dal candidato sindaco Cosimo Cannito, il quale si è presentato ieri pomeriggio alla periferia Ovest di Barletta, precisamente in Via Gentileschi, dove ha tenuto un pubblico quanto succinto comizio. Poche chiacchiere e molti fatti, ha ribadito Cannito; si rimane, tuttavia, su un piano verbalmente pragmatico quando si parla di iniziative e progetti. Occupazione, trasporto urbano, spettacolarizzazione e campo Rom sono stati i focus del suo incontro con "la gente umile".
Periferia come luogo urbano da riattivare: «Voi in periferia non vi divertite; io mi impegno a portar qui gli spettacoli, le commedie barlettane, le scene musicali della nostra città perché tutti devono poter godere della giovialità di Barletta. Un problema, invece, che molti hanno segnalato al candidato sindaco- spiega Cannito- è quello del trasporto pubblico urbano: «Non è possibile che per raggiungere il centro cittadino voi residenti in periferia dobbiate impiegare mezz'ora di pullman con un costo del biglietto elevatissimo. Gli utenti anziani dovrebbero essere esenti dal pagamento del biglietto e, se sarò eletto sindaco di Barletta, attuerò delle convenzioni con le associazioni di trasporto urbano».
Cannito si è espresso anche sull'urbanistica e sul pungente neo di periferia:« Il Comune preserva quattro milioni di euro per il verde pubblico; si potrebbe cominciare a scavare già domani per costruire parchi e giardini perché gli spazi ci sono e i soldi pure. Altro punto cruciale è il campo Rom: non è piacevole entrare a Barletta dalla SS16 ed essere accolti dal campo nomadi. Queste persone vanno sistemate in alloggi forniti di luce, gas, acqua e fogna e portati a una situazione di norma civile».
Quella di Emergenza Barletta è una campagna elettorale che si sta intelaiando su una trama familiare, con un approccio modesto ma intimo. Il quesito da porre è: Barletta deve conoscere i suoi candidati o è chi ha la presunzione di poterla governare che deve conoscerla? Ai cittadini (non corrotti) l'ardua sentenza.
Periferia come luogo urbano da riattivare: «Voi in periferia non vi divertite; io mi impegno a portar qui gli spettacoli, le commedie barlettane, le scene musicali della nostra città perché tutti devono poter godere della giovialità di Barletta. Un problema, invece, che molti hanno segnalato al candidato sindaco- spiega Cannito- è quello del trasporto pubblico urbano: «Non è possibile che per raggiungere il centro cittadino voi residenti in periferia dobbiate impiegare mezz'ora di pullman con un costo del biglietto elevatissimo. Gli utenti anziani dovrebbero essere esenti dal pagamento del biglietto e, se sarò eletto sindaco di Barletta, attuerò delle convenzioni con le associazioni di trasporto urbano».
Cannito si è espresso anche sull'urbanistica e sul pungente neo di periferia:« Il Comune preserva quattro milioni di euro per il verde pubblico; si potrebbe cominciare a scavare già domani per costruire parchi e giardini perché gli spazi ci sono e i soldi pure. Altro punto cruciale è il campo Rom: non è piacevole entrare a Barletta dalla SS16 ed essere accolti dal campo nomadi. Queste persone vanno sistemate in alloggi forniti di luce, gas, acqua e fogna e portati a una situazione di norma civile».
Quella di Emergenza Barletta è una campagna elettorale che si sta intelaiando su una trama familiare, con un approccio modesto ma intimo. Il quesito da porre è: Barletta deve conoscere i suoi candidati o è chi ha la presunzione di poterla governare che deve conoscerla? Ai cittadini (non corrotti) l'ardua sentenza.