Cronaca
Le immagini dell'assembramento di Barletta finiscono in Procura
I Carabinieri hanno acquisito dagli uffici comunali gli atti indispensabili per chiarire le responsabilità di quanto avvenuto il primo maggio scorso
Barletta - martedì 5 maggio 2020
13.12
Un evento popolare che doveva svolgersi senza popolo, così come dichiarava in una nota l'Arciprete Don Francesco Fruscio. La traslazione dell'icona della Madonna dello Sterpeto, a cui Barletta è devota, sarebbe dovuta avvenire «senza concorso di popolo, secondo le disposizioni DCPM». Era prevista da programma la sola presenza dell'arcivescovo, del sindaco di Barletta, delle forze dell'ordine e dei pochi sacerdoti che hanno effettuato le manovre del rito.
Le immagini che hanno già fatto il giro d'Italia, pubblicate su numerose testate giornalistiche nazionali, mostravano invece decine e decine di persone in strada per accogliere il quadro della Vergine, in totale sprezzo delle disposizioni nazionali. Così l'accadimento è finito nel mirino della Procura. Già nella giornata di sabato i Carabinieri della Compagnia di Barletta si sono recati a Palazzo di Città dove hanno acquisito da diversi uffici tutti gli atti indispensabili per chiarire le responsabilità di quanto avvenuto in quel frangente.
Il lavoro della Procura di Trani sarà finalizzato a chiarire cosa è andato storto nella macchina organizzativa, a identificare le eventuali responsabilità del Comune e della Curia e infine a capire perché non si è riusciti a disperdere l'evidente assembramento di fedeli.
Le immagini che hanno già fatto il giro d'Italia, pubblicate su numerose testate giornalistiche nazionali, mostravano invece decine e decine di persone in strada per accogliere il quadro della Vergine, in totale sprezzo delle disposizioni nazionali. Così l'accadimento è finito nel mirino della Procura. Già nella giornata di sabato i Carabinieri della Compagnia di Barletta si sono recati a Palazzo di Città dove hanno acquisito da diversi uffici tutti gli atti indispensabili per chiarire le responsabilità di quanto avvenuto in quel frangente.
Il lavoro della Procura di Trani sarà finalizzato a chiarire cosa è andato storto nella macchina organizzativa, a identificare le eventuali responsabilità del Comune e della Curia e infine a capire perché non si è riusciti a disperdere l'evidente assembramento di fedeli.