Politica
Le arringhe dell'ex vice sindaco Franco Caputo
Il capitolo igiene e ambiente riscalda la polemica dell'esponente politico. Diventano identificabili i nominativi citati dalla Sua penna
Barletta - sabato 10 settembre 2011
Più volte abbiamo rimarcato quanto la penna critica dell'ex sindaco ed ex segretario del PD Franco Caputo fosse ermetica e deludente nel bravo esercizio di esercitarla. In altri pezzi-denuncia, dell'analitico Caputo, vaghe erano le responsabilità agli attuali amministratori che pur imputava, uno dei nostri privilegiati "scrittore-lettore". Ebbene, questa ulteriore e preziosa nota contiene maggior liberismo con cui finalmente la politica si interfaccia con i lettori di Barlettalife. Diventa giornalista Franco Caputo descrivendo l'apatia dei controlli in tema ambientale, addebita incurie e sopravalutazioni del problema sanitario. Quello che il nostro giornale intende fare anche nella prossima stagione editoriale è scoperchiare i vasi di pandora, pronti a cogliere benevolenze degli gli uomini che gestiranno onestamente la città.
«E' senza dubbio apprezzabile – scrive dunque Caputo - lo sforzo teso ad una "migliore amministrazione", sul versante dei servizi di igiene ambientale, quello che traspare dall'articolo apparso sulla Gazzetta di domenica scorsa: "Guerra a chi non rispetta le regole".
E' encomiabile anche lo sforzo compiuto dal Vice Sindaco Dr. Carpagnano che, secondo quanto riportato dal giornale, con fare rigoroso si aggirava nel "solito" centro storico accompagnato da alti dirigenti del Comune e della Barsa, quasi che quella parte della Città sia l'unico luogo degno di ricevere le speciali attenzioni dell'Amministrazione Comunale. Dalla descrizione dei fatti e delle dichiarazioni dei protagonisti si viene presi da una strana e tragica suggestione, una via di mezzo tra la solita ipocrita ed italica parata di Generali in visita nelle mense di caserma o la divertente scena di qualche film del compianto Toto'. Essi non sanno probabilmente, giusto per citare un esempio, che vi sono interi spartitraffici alberati (Via E. Fermi, Via D. Alighieri, ecc.) sui quali giacciono da molti mesi escrementi animali di ogni specie e dimensione di cui nessuno si occupa nonostante le quotidiane presenze del nutrito esercito di operatori Barsa, di vigilanti e controllori. Ma l'elenco di disservizi ed inefficienze potrebbe essere ben più lungo.
A guardar bene, nel corso della fatidica "ispezione", c'erano tutti: il "povero" Committente (Comune di Barletta), il "ricco" Appaltatore (Barsa) ed i "timidi" addetti al controllo (Polizia Municipale e Settore Ambiente). Può sembrare paradossale ma, benché ogniuno di questi abbia compiti specifici e ben remunerati, il risultato finale non soddisfa né i parametri di qualità men che meno quelli di efficienza ed economicità. Il tutto in danno ai cittadini-contribuenti che da quest'anno vedranno per di più aumentarsi la Tassa sui rifiuti (+ 5%), così come stabilito dal solerte Consiglio Comunale con l'ultimo Bilancio di Previsione 2011.
Una vicenda, quella dell'igiene urbana, molto emblematica e rappresentativa dell'approssimazione con la quale vengono resi i servizi di interesse pubblico. Una delle tante storie nostrane che offre spazio a tanti interrogativi tuttora irrisolti:
Ce ne sarebbero tanti altri di "perché" ma ce né uno che forse merita una specifica trattazione: perché tutte le domeniche il 60% delle strade della Città non vengono pulite ? E si, questo è davvero un bel perché (?). Ovviamente si tratta ancora una volta di zone semi-periferiche e periferiche della Città, abitate da cittadini di serie inferiore, e non certo di Via Alvisi o Corso Vittorio Emanuele, rispettivamente domicili del Sindaco e del Vice Sindaco, "solerti e volenterosi" amministratori che evidentemente hanno una conoscenza della Città piuttosto limitata.
A guardar bene, nel caso di specie, si tratta di una marcata omissione che va ben oltre certi disservizi. E non è certamente cosa di poco conto. Infatti per ben 54 giorni su 365, quasi il 15% del totale, accade che, a parità di tassazione, moltissimi cittadini residenti in periferia, evidentemente "indegni" di ricevere le preziose prestazioni del Comune e della Barsa, vengono completamente privati del servizio. Altro che aumento della Tarsu. Piuttosto occorrerebbe verificare se vi sono i termini per un'azione risarcitoria collettiva finalizzata a chiedere la riduzione o il rimborso della tassa, con relativi arretrati.
Non abbiamo bisogno di proclami dell'ultima ora o di dichiarazioni di "guerra". Piuttosto, una buona e seria Amministrazione non può e non deve prescindere da requisiti di trasparenza, efficienza e legalità, elementi questi che nella nostra Città, ahinoi, scarseggiano da troppo tempo e che forse sono "nutrimento" clientelare di una certa politica».
«E' senza dubbio apprezzabile – scrive dunque Caputo - lo sforzo teso ad una "migliore amministrazione", sul versante dei servizi di igiene ambientale, quello che traspare dall'articolo apparso sulla Gazzetta di domenica scorsa: "Guerra a chi non rispetta le regole".
E' encomiabile anche lo sforzo compiuto dal Vice Sindaco Dr. Carpagnano che, secondo quanto riportato dal giornale, con fare rigoroso si aggirava nel "solito" centro storico accompagnato da alti dirigenti del Comune e della Barsa, quasi che quella parte della Città sia l'unico luogo degno di ricevere le speciali attenzioni dell'Amministrazione Comunale. Dalla descrizione dei fatti e delle dichiarazioni dei protagonisti si viene presi da una strana e tragica suggestione, una via di mezzo tra la solita ipocrita ed italica parata di Generali in visita nelle mense di caserma o la divertente scena di qualche film del compianto Toto'. Essi non sanno probabilmente, giusto per citare un esempio, che vi sono interi spartitraffici alberati (Via E. Fermi, Via D. Alighieri, ecc.) sui quali giacciono da molti mesi escrementi animali di ogni specie e dimensione di cui nessuno si occupa nonostante le quotidiane presenze del nutrito esercito di operatori Barsa, di vigilanti e controllori. Ma l'elenco di disservizi ed inefficienze potrebbe essere ben più lungo.
A guardar bene, nel corso della fatidica "ispezione", c'erano tutti: il "povero" Committente (Comune di Barletta), il "ricco" Appaltatore (Barsa) ed i "timidi" addetti al controllo (Polizia Municipale e Settore Ambiente). Può sembrare paradossale ma, benché ogniuno di questi abbia compiti specifici e ben remunerati, il risultato finale non soddisfa né i parametri di qualità men che meno quelli di efficienza ed economicità. Il tutto in danno ai cittadini-contribuenti che da quest'anno vedranno per di più aumentarsi la Tassa sui rifiuti (+ 5%), così come stabilito dal solerte Consiglio Comunale con l'ultimo Bilancio di Previsione 2011.
Una vicenda, quella dell'igiene urbana, molto emblematica e rappresentativa dell'approssimazione con la quale vengono resi i servizi di interesse pubblico. Una delle tante storie nostrane che offre spazio a tanti interrogativi tuttora irrisolti:
- perché ciascun "attore" coinvolto in questo processo pur con compiti e funzioni chiare e definite non svolge sino in fondo la propria parte?
- perché occorre che scendano in campo i "generali" per verificare cose che sono sotto gli occhi di tutti?
- perché le sanzioni vengono sistematicamente blaterate e quasi mai applicate?
- perché si tollerano prassi di alcune attività commerciali che generano "naturalmente", per conformazione strutturale o per "antiche vocazioni", problemi di igene e di viabilità (vendita sui marciapiedi o in strada, fuori dai locali)?
- perché si tollerano forme di abusivismo commerciale di vario genere?
- perché si fanno "ispezioni" nel centro storico e ci si dimentica sistematicamente del resto della Città?
- perché ci deve essere bisogno della "segnalazione politica" o delle reiterate segnalazioni dei cittadini per risolvere palesi e reiterati disservizi?
Ce ne sarebbero tanti altri di "perché" ma ce né uno che forse merita una specifica trattazione: perché tutte le domeniche il 60% delle strade della Città non vengono pulite ? E si, questo è davvero un bel perché (?). Ovviamente si tratta ancora una volta di zone semi-periferiche e periferiche della Città, abitate da cittadini di serie inferiore, e non certo di Via Alvisi o Corso Vittorio Emanuele, rispettivamente domicili del Sindaco e del Vice Sindaco, "solerti e volenterosi" amministratori che evidentemente hanno una conoscenza della Città piuttosto limitata.
A guardar bene, nel caso di specie, si tratta di una marcata omissione che va ben oltre certi disservizi. E non è certamente cosa di poco conto. Infatti per ben 54 giorni su 365, quasi il 15% del totale, accade che, a parità di tassazione, moltissimi cittadini residenti in periferia, evidentemente "indegni" di ricevere le preziose prestazioni del Comune e della Barsa, vengono completamente privati del servizio. Altro che aumento della Tarsu. Piuttosto occorrerebbe verificare se vi sono i termini per un'azione risarcitoria collettiva finalizzata a chiedere la riduzione o il rimborso della tassa, con relativi arretrati.
Non abbiamo bisogno di proclami dell'ultima ora o di dichiarazioni di "guerra". Piuttosto, una buona e seria Amministrazione non può e non deve prescindere da requisiti di trasparenza, efficienza e legalità, elementi questi che nella nostra Città, ahinoi, scarseggiano da troppo tempo e che forse sono "nutrimento" clientelare di una certa politica».