Eventi
La tenue leggiadria dell'arte di Maria Picardi Coliac
Inaugurata la sua personale nell'irripetibile scenario di Palazzo della Marra. Consenso di pubblico e ammirazione per l'artista
Barletta - mercoledì 12 gennaio 2011
Maria Picardi Coliac sorprende ogni qual volta ripresenta al pubblico soffi della sua arte. Giustamente il Comune di Barletta ha concesso, in occasione della 129ma mostra della pittrice barlettana, un'ambientazione unica, irripetibile sempre: il prestigioso palazzo barocco Della Marra. L'inaugurazione della mostra della perseverante e poetica pittrice è stata riscaldata dal consueto caloroso pubblico che ha letteralmente accerchiato di interesse e - perché no – curiosità la ultra centenaria vernice della Coliac. I suoi quadri contraddicono le sua età. Non la ricorderemo, ma è necessario sottolineare il contrasto tra la sua " maturità" anagrafica e quella dei suoi ariosi e genuini lavori. Sicuramente questi ultimi appaiono ventenni, quasi che la pittrice torni libellula e fantastica come i movimenti del suo desiderio di non toccare mai terra, anzi sorvolare sulla sua stessa anima e restituirci meditazione celeste. Così in sintesi ha tratteggiato la pittrice Sua Eccellenza Mons. Pichierri.
Soffermandosi sui tenui colori, meticolosamente ancora studiati, lavorati, interpretati dopo anni e anni di lavoro artistico, Maria Picardi Coliac offre altruismo, non chiede di più. Minuta, dinamica estroversa raccoglie facilmente consensi e critiche benevole l'autrice di nature morte, della danza, dell'amore, della maternità, e poi i paesaggi, il nudo e il carnevale. Dai suoi stessi fiori cerca nuovo polline per una destrezza antica, indimenticabile. In questi giorni e fino al nove febbraio danzatrici e maternità della Coliac saranno di compagnia al più esemplare espressionismo, quello del grande Giuseppe De Nittis. Un abbinamento artistico che mai delude, anzi incoraggia lunghe attese riflessive sia dinanzi ai quadri di Maria Picardi Coliac che di Giuseppe De Nittis.
Soffermandosi sui tenui colori, meticolosamente ancora studiati, lavorati, interpretati dopo anni e anni di lavoro artistico, Maria Picardi Coliac offre altruismo, non chiede di più. Minuta, dinamica estroversa raccoglie facilmente consensi e critiche benevole l'autrice di nature morte, della danza, dell'amore, della maternità, e poi i paesaggi, il nudo e il carnevale. Dai suoi stessi fiori cerca nuovo polline per una destrezza antica, indimenticabile. In questi giorni e fino al nove febbraio danzatrici e maternità della Coliac saranno di compagnia al più esemplare espressionismo, quello del grande Giuseppe De Nittis. Un abbinamento artistico che mai delude, anzi incoraggia lunghe attese riflessive sia dinanzi ai quadri di Maria Picardi Coliac che di Giuseppe De Nittis.