Territorio
«La scelta dei siti nucleari è segreto di Stato», gravissimo difetto di democrazia
La precisazione del prof. Ruggiero Quarto. «Nascoste ai cittadini scelte molto importanti»
Barletta - venerdì 10 giugno 2011
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera dal prof. Ruggiero Quarto, di cui appena ieri abbiamo pubblicato un secco e interessante intervento su un tema di sicuro interesse. Qui una sua precisazione, altrettanto lampante come la precedente.
«Egregia redazione, innanzitutto vi ringrazio per l'attenzione che mostrate per i temi referendari. Nel buio dell'informazione referendaria, siete una splendida luce. Mi complimento anche per la professionalità e la classe con cui siete presenti con il vostro bel giornale online. A proposito dell'articolo sulla lectio da me tenuta, onde evitare inutili polemiche con i Verdi, vorrei precisare il mio pensiero, probabilmente da me non espresso chiaramente in assemblea: poche ore prima della presentazione delle liste per le ultime elezioni, c'è stato un incomprensibile cambiamento di rotta di 180 gradi del partito, con tante persone in lista che fino ad allora non avevano mai interagito con i Verdi di Barletta. Ciò nulla toglie al valore di tali persone e alla loro sensibilità ecologista».
«A proposito, invece, del problema nucleare, voglio solo dire che la scelta del sito di Nardò è solo probabile, in quanto sito d'interesse già del vecchio piano energetico nucleare degli anni '80, bocciato dal referendum del 1987. Scelta indirizzata, nonostante Nardo' sia stata distrutta da un fortissimo terremoto nel 1743. Terremoto che sconvolse l'intera Puglia, con risentimenti violenti fino a Barletta (VII grado MCS) e Canosa (VIII !). Dico probabile, perchè, come ben noto, la scelta dei siti nucleari è segreto di stato, per effetto di una legge italiana (tra l'altro promulgata dall'ultimo governo Prodi!). A tal proposito, ritengo che la segretazione dei siti nucleari è un altro valido motivo per andare a votare e votare si all'abrogazione di una legge che vuol costruire centrali nucleari senza dirci dove. E' un gravissimo difetto di democrazia. Se uno Stato, temendo di non avere il consenso del popolo, nasconde scelte molto importanti per i suoi territori, comincia ad assomigliare molto ad una dittatura! Tanto da far dire al nostro Governatore Vendola che se vogliono costruire una centrale nucleare in Puglia devono venire con i carri armati».
Ruggiero Quarto
«Egregia redazione, innanzitutto vi ringrazio per l'attenzione che mostrate per i temi referendari. Nel buio dell'informazione referendaria, siete una splendida luce. Mi complimento anche per la professionalità e la classe con cui siete presenti con il vostro bel giornale online. A proposito dell'articolo sulla lectio da me tenuta, onde evitare inutili polemiche con i Verdi, vorrei precisare il mio pensiero, probabilmente da me non espresso chiaramente in assemblea: poche ore prima della presentazione delle liste per le ultime elezioni, c'è stato un incomprensibile cambiamento di rotta di 180 gradi del partito, con tante persone in lista che fino ad allora non avevano mai interagito con i Verdi di Barletta. Ciò nulla toglie al valore di tali persone e alla loro sensibilità ecologista».
«A proposito, invece, del problema nucleare, voglio solo dire che la scelta del sito di Nardò è solo probabile, in quanto sito d'interesse già del vecchio piano energetico nucleare degli anni '80, bocciato dal referendum del 1987. Scelta indirizzata, nonostante Nardo' sia stata distrutta da un fortissimo terremoto nel 1743. Terremoto che sconvolse l'intera Puglia, con risentimenti violenti fino a Barletta (VII grado MCS) e Canosa (VIII !). Dico probabile, perchè, come ben noto, la scelta dei siti nucleari è segreto di stato, per effetto di una legge italiana (tra l'altro promulgata dall'ultimo governo Prodi!). A tal proposito, ritengo che la segretazione dei siti nucleari è un altro valido motivo per andare a votare e votare si all'abrogazione di una legge che vuol costruire centrali nucleari senza dirci dove. E' un gravissimo difetto di democrazia. Se uno Stato, temendo di non avere il consenso del popolo, nasconde scelte molto importanti per i suoi territori, comincia ad assomigliare molto ad una dittatura! Tanto da far dire al nostro Governatore Vendola che se vogliono costruire una centrale nucleare in Puglia devono venire con i carri armati».
Ruggiero Quarto