Associazioni
La rete delle associazioni di Barletta incontra il Commissario prefettizio
Tra le problematiche affrontate povertà, disagio, violenza e la concessione di spazi pubblici alle associazioni
Barletta - giovedì 10 marzo 2022
Comunicato Stampa
«Venerdi, 4 marzo, u.s., alle 10:00, presso la sala Giunta del Palazzo di Città, facendo seguito al precedente incontro con il Prefetto e alla richiesta della Rete della Associazioni di Barletta, si è tenuta la riunione con il Commissario prefettizio di Barletta, dott. Francesco Alecci. All'ordine del giorno: le problematiche sociali conseguenti a povertà, disagio e violenza e la concessione di spazi pubblici alle associazioni per svolgervi attività di carattere culturale, ricreativo, sportivo e sociale» scrive la rete delle associazioni di Barletta.
«L'attenzione del Commissario per questo incontro è stata massima, tant'è che vi ha coinvolto il Segretario Generale, il Comandante della Polizia Locale e le Dirigenti del Settore Servizi alla Persona, del Settore Beni Demaniali e Patrimoniali, del Settore Beni e Servizi Culturali nonché il Dirigente del Settore Manutenzioni e Lavori Pubblici.
La delegazione della Rete ha esposto i problemi e le ragioni alla base della propria aggregazione, evidenziando come le associazioni di categoria e del Terzo settore svolgano, anche a Barletta, un ruolo essenziale, affiancando l'amministrazione pubblica nell'erogazione di importanti e fondamentali servizi in molteplici settori: dalla tutela delle persone più deboli, povere e portatrici di disabilità, alla protezione dell'ambiente e degli animali, alla promozione e valorizzazione sociale, sportiva e culturale dei singoli, della comunità e del territorio, alla tutela dei lavoratori e della virtuosa imprenditoria.
Il confronto è stato costruttivo e proficuo.
Il tema delicatissimo della sicurezza è stato affrontato con una analisi seria e nella consapevolezza della priorità degli strumenti culturali e dell'inclusione sociale rispetto a soluzioni elementari e semplicistiche di militarizzazione della città e di colpevolizzazione delle povertà, da quella economica e quella educativa.
Il Commissario ha innanzitutto apprezzato la coesione e l'unità della Rete delle associazioni, che sono riuscite a coordinarsi pur nella pluralità delle competenze e dei settori di intervento e di azione. Nel merito delle problematiche, abbiamo trovato nelle sue parole e in quelle dei Dirigenti una concreta convergenza su idee e soluzioni, partendo dalla necessità di sviluppare solidi rapporti sociali ed istituzionali sui temi delle politiche sociali e della sicurezza urbana.
E infatti, in tal senso, ad una maggiore presenza della Polizia locale, ad un più intenso coordinamento delle Forse dell'Ordine, all'implementazione della videosorveglianza e del controllo generale del territorio, il Commissario ha accolto l'esigenza di avviare e consolidare imprescindibili percorsi finalizzati alla valorizzazione sociale e culturale della comunità, anche affidando, secondo le procedure previste dalla legge, degli immobili comunali e/o confiscati alla mafia alle associazioni del Terzo settore per la costituzione di nuovi e virtuosi centri di aggregazione sociale e culturale.
Queste organizzazioni, infatti, arricchiscono la società e contribuiscono in maniera determinante alla sua migliore evoluzione, stimolando la cooperazione e la solidarietà, e molto di più potrebbero fare se avessero a disposizione uno spazio pubblico adeguato in cui poter svolgere e potenziare le proprie attività, traendo beneficio dalla cooperazione e dallo scambio di idee, conoscenze ed esperienze che sicuramente scaturirebbe dal contatto e dal confronto quotidiano.
Il dialogo, soprattutto in relazione a quest'ultimo punto, è stato aggiornato ad un prossimo incontro, nel miglior spirito di collaborazione, condivisione e cooperazione con l'amministrazione commissariale del nostro Comune».
«L'attenzione del Commissario per questo incontro è stata massima, tant'è che vi ha coinvolto il Segretario Generale, il Comandante della Polizia Locale e le Dirigenti del Settore Servizi alla Persona, del Settore Beni Demaniali e Patrimoniali, del Settore Beni e Servizi Culturali nonché il Dirigente del Settore Manutenzioni e Lavori Pubblici.
La delegazione della Rete ha esposto i problemi e le ragioni alla base della propria aggregazione, evidenziando come le associazioni di categoria e del Terzo settore svolgano, anche a Barletta, un ruolo essenziale, affiancando l'amministrazione pubblica nell'erogazione di importanti e fondamentali servizi in molteplici settori: dalla tutela delle persone più deboli, povere e portatrici di disabilità, alla protezione dell'ambiente e degli animali, alla promozione e valorizzazione sociale, sportiva e culturale dei singoli, della comunità e del territorio, alla tutela dei lavoratori e della virtuosa imprenditoria.
Il confronto è stato costruttivo e proficuo.
Il tema delicatissimo della sicurezza è stato affrontato con una analisi seria e nella consapevolezza della priorità degli strumenti culturali e dell'inclusione sociale rispetto a soluzioni elementari e semplicistiche di militarizzazione della città e di colpevolizzazione delle povertà, da quella economica e quella educativa.
Il Commissario ha innanzitutto apprezzato la coesione e l'unità della Rete delle associazioni, che sono riuscite a coordinarsi pur nella pluralità delle competenze e dei settori di intervento e di azione. Nel merito delle problematiche, abbiamo trovato nelle sue parole e in quelle dei Dirigenti una concreta convergenza su idee e soluzioni, partendo dalla necessità di sviluppare solidi rapporti sociali ed istituzionali sui temi delle politiche sociali e della sicurezza urbana.
E infatti, in tal senso, ad una maggiore presenza della Polizia locale, ad un più intenso coordinamento delle Forse dell'Ordine, all'implementazione della videosorveglianza e del controllo generale del territorio, il Commissario ha accolto l'esigenza di avviare e consolidare imprescindibili percorsi finalizzati alla valorizzazione sociale e culturale della comunità, anche affidando, secondo le procedure previste dalla legge, degli immobili comunali e/o confiscati alla mafia alle associazioni del Terzo settore per la costituzione di nuovi e virtuosi centri di aggregazione sociale e culturale.
Queste organizzazioni, infatti, arricchiscono la società e contribuiscono in maniera determinante alla sua migliore evoluzione, stimolando la cooperazione e la solidarietà, e molto di più potrebbero fare se avessero a disposizione uno spazio pubblico adeguato in cui poter svolgere e potenziare le proprie attività, traendo beneficio dalla cooperazione e dallo scambio di idee, conoscenze ed esperienze che sicuramente scaturirebbe dal contatto e dal confronto quotidiano.
Il dialogo, soprattutto in relazione a quest'ultimo punto, è stato aggiornato ad un prossimo incontro, nel miglior spirito di collaborazione, condivisione e cooperazione con l'amministrazione commissariale del nostro Comune».