Eventi
La Regione Puglia esalta le perle culturali della Bat
L'assessore Capone visita Canne della Battaglia e la mostra di De Nittis
Barletta - sabato 23 gennaio 2016
Comunicato Stampa
E' un momento felice per il territorio della Bat per la valorizzazione di alcune delle sue perle culturali: il Museo dei Vescovi a Canosa e Palazzo Tupputi a Bisceglie. E' stato firmato alla presenza dell'Assessore Capone l'accordo trentennale tra il Museo dei Vescovi e l'azienda Chimica-Farmaceutica Farmalabor, che ha aperto una fase nuova nella collaborazione fra pubblico e privato per la valorizzazione dei beni culturali della Puglia. Non é il primo caso di mecenatismo dei privati a Canosa. L'accordo va ad aggiungersi all'impegno della Fondazione Archeologica e del Gal Murgia Più per completare i sentieri del sito archeologico canosino dove si concentrano le tombe daune dal VI al IV secolo a.c. "L'accordo siglato oggi rientra a pieno nella strategia che l'assessorato intende promuovere - ha affermato l'Assessore all'Industria culturale e turistica, Loredana Capone - L'esperienza di Canosa rappresenta una buona prassi. Effettivamente l'impegno nella qualità dell'offerta di fruizione culturale dei monumenti forma ed incentiva una buona occupazione e torna utile all'intero territorio. Non è un caso se dai dati di UNIONCAMERE risulta che le imprese di questa provincia agiscono con un buon impatto sull'economia. Sono prassi come queste che ci impegnano a costruire reti sul territorio per valorizzare sempre di più la fruizione integrata dei beni e dunque anche un' offerta turistica adatta ad un target sempre più ricercato e capace di spendere".
In effetti l'Assessore Capone ha continuato il proprio viaggio di scoperta a Canne della Battaglia il cui sito archeologico, con il decreto ufficiale del Mibac è entrato a far parte del Polo museale pugliese, da cui era stato in un primo momento escluso. L'assessore Capone durante il sopralluogo ha potuto verificare di persona con il Presidente della Provincia, Francesco Spina e i consiglieri Ruggero Mennea, Filippo Caracciolo e Francesco Ventola, il valore inestimabile del patrimonio archeologico diffuso: "Canne della Battaglia può essere una grande opportunità ed una risorsa straordinaria per la Puglia e per l'intero Paese. Richiede però un grande progetto di valorizzazione e fruizione da lanciare, magari con un concorso di idee internazionale che si può affiancare ai progetti già avviati dalla Regione a dicembre; è un sito che ha grandi prospettive di sviluppo perché ha reperti straordinari ed è già nell'immaginario collettivo: chi non conosce Annibale e la battaglia di Canne? L'impegno della Regione è di inserirlo nei presidi culturali strategici della Puglia, una volta che tutti gli enti coinvolti abbiano condiviso opportunità di questo grande investimento in un progetto unitario". Alla fine del percorso nella Bat l'inaugurazione dello splendido Palazzo Tupputi a Bisceglie con un raffinato bugnato in pietra che richiama il Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Infine l'inaugurazione della nuova sede del Gal adiacente a Palazzo Tupputi.
Anche il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, non ha voluto mancare all'inaugurazione della mostra "Le parole non dette", allestita nel "Museo dei Vescovi Mons. Francesco Minerva" di Canosa all'interno del quale, come in un ambiente della sua epoca, è stata allestita una rassegna di opere del maestro dell'impressionismo, che partì da Barletta per Parigi e le grandi città europee, tra le quali il ventaglio che De Nittis aveva dipinto per la moglie, alcuni oli dedicati al territorio dell'Ofanto che, appunto, unisce i territori di Canosa e Barletta, pastelli e persino foto inedite che un collezionista privato (che ha voluto restare anonimo) ha offerto per la suggestiva rassegna. "La straordinaria produzione artistica di De Nittis - ha affermato il sindaco - non conosce confini né limiti. Queste opere confermano l'ineguagliabile talento di uno dei più virtuosi maestri del rinnovamento artistico dell'Ottocento che deve spronarci ad approfondire l'intero messaggio culturale di un patrimonio che si rivela essere ancora più ricco ed esteso di quello custodito nella donazione della moglie, Leontine Gruvelle, alla città di Giuseppe De Nittis. Dovremo dunque creare nuove occasioni per mettere insieme queste opere e valorizzare un patrimonio comune ". A conclusione dell'evento, il sindaco ha colto l'occasione per accompagnare l'esponente della Regione in una visita a Canne della Battaglia, per approfondire, all'indomani dell'inserimento del sito annibalico nel Polo museale regionale, le opportunità offerte dalla scelta ministeriale. "L'atto riparatore compiuto dal ministro Franceschini - ha precisato il sindaco - deve indurre a individuare e concentrare nuove risorse sulla valorizzazione di un'area storica, archeologica e paesaggistica così straordinaria. Ora tocca al partecipe coinvolgimento del Comune, della Provincia e della Regione misurarsi con una visione inclusiva del patrimonio dell'area ofantina nel sistema culturale e turistico che la Puglia può offrire all'intero Paese".
In effetti l'Assessore Capone ha continuato il proprio viaggio di scoperta a Canne della Battaglia il cui sito archeologico, con il decreto ufficiale del Mibac è entrato a far parte del Polo museale pugliese, da cui era stato in un primo momento escluso. L'assessore Capone durante il sopralluogo ha potuto verificare di persona con il Presidente della Provincia, Francesco Spina e i consiglieri Ruggero Mennea, Filippo Caracciolo e Francesco Ventola, il valore inestimabile del patrimonio archeologico diffuso: "Canne della Battaglia può essere una grande opportunità ed una risorsa straordinaria per la Puglia e per l'intero Paese. Richiede però un grande progetto di valorizzazione e fruizione da lanciare, magari con un concorso di idee internazionale che si può affiancare ai progetti già avviati dalla Regione a dicembre; è un sito che ha grandi prospettive di sviluppo perché ha reperti straordinari ed è già nell'immaginario collettivo: chi non conosce Annibale e la battaglia di Canne? L'impegno della Regione è di inserirlo nei presidi culturali strategici della Puglia, una volta che tutti gli enti coinvolti abbiano condiviso opportunità di questo grande investimento in un progetto unitario". Alla fine del percorso nella Bat l'inaugurazione dello splendido Palazzo Tupputi a Bisceglie con un raffinato bugnato in pietra che richiama il Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Infine l'inaugurazione della nuova sede del Gal adiacente a Palazzo Tupputi.
Anche il sindaco di Barletta, Pasquale Cascella, non ha voluto mancare all'inaugurazione della mostra "Le parole non dette", allestita nel "Museo dei Vescovi Mons. Francesco Minerva" di Canosa all'interno del quale, come in un ambiente della sua epoca, è stata allestita una rassegna di opere del maestro dell'impressionismo, che partì da Barletta per Parigi e le grandi città europee, tra le quali il ventaglio che De Nittis aveva dipinto per la moglie, alcuni oli dedicati al territorio dell'Ofanto che, appunto, unisce i territori di Canosa e Barletta, pastelli e persino foto inedite che un collezionista privato (che ha voluto restare anonimo) ha offerto per la suggestiva rassegna. "La straordinaria produzione artistica di De Nittis - ha affermato il sindaco - non conosce confini né limiti. Queste opere confermano l'ineguagliabile talento di uno dei più virtuosi maestri del rinnovamento artistico dell'Ottocento che deve spronarci ad approfondire l'intero messaggio culturale di un patrimonio che si rivela essere ancora più ricco ed esteso di quello custodito nella donazione della moglie, Leontine Gruvelle, alla città di Giuseppe De Nittis. Dovremo dunque creare nuove occasioni per mettere insieme queste opere e valorizzare un patrimonio comune ". A conclusione dell'evento, il sindaco ha colto l'occasione per accompagnare l'esponente della Regione in una visita a Canne della Battaglia, per approfondire, all'indomani dell'inserimento del sito annibalico nel Polo museale regionale, le opportunità offerte dalla scelta ministeriale. "L'atto riparatore compiuto dal ministro Franceschini - ha precisato il sindaco - deve indurre a individuare e concentrare nuove risorse sulla valorizzazione di un'area storica, archeologica e paesaggistica così straordinaria. Ora tocca al partecipe coinvolgimento del Comune, della Provincia e della Regione misurarsi con una visione inclusiva del patrimonio dell'area ofantina nel sistema culturale e turistico che la Puglia può offrire all'intero Paese".