Servizi sociali
La proposta di legge sui test genomici per le donne pugliesi con carcinoma mammario
L'iniziativa di Filippo Caracciolo e altri consiglieri regionali del PD
Barletta - mercoledì 29 settembre 2021
«Ho sottoscritto con i colleghi Fabiano Amati, Maurizio Bruno, Enzo Di Gregorio, Donato Pentassuglia e Francesco Paolicelli una proposta di legge finalizzata a colmare il ritardo sui test genomici alle donne con carcinoma mammario in fase precoce». Ad intervenire sul tema è il consigliere regionale e presidente del gruppo PD Filippo Caracciolo.
«L'importanza di approvare questa proposta di legge - afferma Caracciolo - risiede essenzialmente in due fattori: porterebbe le donne ad evitare chemioterapie inappropriate o dannose e consentirebbe di proseguire nel solco tracciato dalle leggi, sullo screening obbligatorio per la SMA, sul sequenziamento dell'esoma e sul DNA fetale.
A questi fattori - prosegue il consigliere regionale - si inserisce una riflessione di carattere scientifico. Le donne con carcinoma mammario in fase iniziale, hanno la necessità di sottoporsi a trattamento chirurgico e sulla base dell'esame istologico risultano a basso, intermedio o alto rischio di recidiva. Se si escludono i casi a basso o alto rischio di recidiva, per i quali la decisione di ricorrere o meno alla chemioterapia adiuvante è molto semplice, difficile si presenta la decisione per i casi definiti a rischio incerto o intermedio. Di qui l'importanza del test genomico, che si presenta decisivo per la prescrizione o meno della chemioterapia.
Il test genomico - conclude Caracciolo - sarà erogato gratuitamente. Questo va ad ulteriore testimonianza della nostra volontà di supportare le donne nella loro difficile battaglia contro il tumore».
«L'importanza di approvare questa proposta di legge - afferma Caracciolo - risiede essenzialmente in due fattori: porterebbe le donne ad evitare chemioterapie inappropriate o dannose e consentirebbe di proseguire nel solco tracciato dalle leggi, sullo screening obbligatorio per la SMA, sul sequenziamento dell'esoma e sul DNA fetale.
A questi fattori - prosegue il consigliere regionale - si inserisce una riflessione di carattere scientifico. Le donne con carcinoma mammario in fase iniziale, hanno la necessità di sottoporsi a trattamento chirurgico e sulla base dell'esame istologico risultano a basso, intermedio o alto rischio di recidiva. Se si escludono i casi a basso o alto rischio di recidiva, per i quali la decisione di ricorrere o meno alla chemioterapia adiuvante è molto semplice, difficile si presenta la decisione per i casi definiti a rischio incerto o intermedio. Di qui l'importanza del test genomico, che si presenta decisivo per la prescrizione o meno della chemioterapia.
Il test genomico - conclude Caracciolo - sarà erogato gratuitamente. Questo va ad ulteriore testimonianza della nostra volontà di supportare le donne nella loro difficile battaglia contro il tumore».