Politica
La politica deve tornare “a lavoro”
Il segretario della FIOM Landini presente alla Festa di Rifondazione. Dibattito sui compiti della Sinistra
Barletta - sabato 28 luglio 2012
"Il lavoro torni al centro degli argomenti della politica". E' quanto si è voluto affermare giovedì sera, nell'incontro promosso dalla sezione di Barletta di Rifondazione Comunista, intitolato "Unire la Sinistra partendo dal lavoro". La serata s'inseriva all'interno della Festa di Liberazione, promossa dalla Federazione della Sinistra, svoltasi nei giardini del Castello. Il dibattito è stato coordinato dall'Assessore regionale, Maria Campese, che ha fatto gli onori di casa, ponendo domande agli altri oratori per provocare la discussione e il dibattito.
E' intervenuto Maurizio Landini, segretario nazionale FIOM-CGIL, che ha denunciato che negli ultimi vent'anni il lavoro non ha assolutamente goduto delle giuste rappresentanze nei governi nazionali e nelle Istituzioni; Gennaro Migliore, della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà, il partito di Nichi Vendola, più volte citato durante la serata per il cambiamento che ha saputo segnare per la Regione Puglia; Claudio Grassi, della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista. Il concetto da cui partiva ogni riflessione è stato quello che il mondo del lavoro sta vivendo una serie di attacchi molto gravi da parte del Governo Monti, a tutti i livelli: giovani, pensionati, dipendenti di ogni tipo. Compito delle forze di sinistra è rimettere a tema tutte le questioni riguardanti i lavoratori. La crisi economica che spinge ad accettare logiche che non portano benefici alla gente comune, ha sostenuto la tesi di Migliore, che riferisce la necessità di riforme utili davvero al Paese: SEL continua a battersi per l'inserimento della patrimoniale, reddito minimo garantito, scala mobile. "Provvedimenti vuoti e non equi- insiste Grassi – la Fornero è riuscita in quello in cui Berlusconi non era riuscito: ha cancellato l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori". Landini ha chiaramente fatto riferimento alle lotte con la Fiat, al referendum dei lavoratori, alle discriminazioni che i tesserati Fiom subiscono in quell'azienda.
Poi, com'era nelle cose, si è finiti a parlare di alleanze. Inaccettabile, per gli oratori, la continuità con il governo Monti, ma la novità sta nella cosiddetta antipolitica, che esprime fondamentalmente delle domande di cambiamento e di partecipazione dei cittadini, in ciò che hanno imparato essere i beni comuni. Su queste argomentazioni sono partiti una serie di applausi degli ascoltatori astanti, che dovrebbero far riflettere anche la classe politica barlettana. Compito dei "non allineati" dal PD e dalla sua sinistra, saper intercettare tali richieste. Forse però, un po' disillusi ci si chiede, allora, come mai giovedì non siano stati coinvolti rappresentanti di altri partiti e movimenti di area centrosinistra.
Infine Landini ha annunciato uno sciopero generale per l'autunno.
I partiti sono finalmente tornati a parlare di politica, quella vera, che interessa alla gente: il lavoro, i diritti, le riforme per i cittadini. Comunque la si pensi, di questo, i cittadini vogliono che si occupi la Politica.
E' intervenuto Maurizio Landini, segretario nazionale FIOM-CGIL, che ha denunciato che negli ultimi vent'anni il lavoro non ha assolutamente goduto delle giuste rappresentanze nei governi nazionali e nelle Istituzioni; Gennaro Migliore, della segreteria nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà, il partito di Nichi Vendola, più volte citato durante la serata per il cambiamento che ha saputo segnare per la Regione Puglia; Claudio Grassi, della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista. Il concetto da cui partiva ogni riflessione è stato quello che il mondo del lavoro sta vivendo una serie di attacchi molto gravi da parte del Governo Monti, a tutti i livelli: giovani, pensionati, dipendenti di ogni tipo. Compito delle forze di sinistra è rimettere a tema tutte le questioni riguardanti i lavoratori. La crisi economica che spinge ad accettare logiche che non portano benefici alla gente comune, ha sostenuto la tesi di Migliore, che riferisce la necessità di riforme utili davvero al Paese: SEL continua a battersi per l'inserimento della patrimoniale, reddito minimo garantito, scala mobile. "Provvedimenti vuoti e non equi- insiste Grassi – la Fornero è riuscita in quello in cui Berlusconi non era riuscito: ha cancellato l'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori". Landini ha chiaramente fatto riferimento alle lotte con la Fiat, al referendum dei lavoratori, alle discriminazioni che i tesserati Fiom subiscono in quell'azienda.
Poi, com'era nelle cose, si è finiti a parlare di alleanze. Inaccettabile, per gli oratori, la continuità con il governo Monti, ma la novità sta nella cosiddetta antipolitica, che esprime fondamentalmente delle domande di cambiamento e di partecipazione dei cittadini, in ciò che hanno imparato essere i beni comuni. Su queste argomentazioni sono partiti una serie di applausi degli ascoltatori astanti, che dovrebbero far riflettere anche la classe politica barlettana. Compito dei "non allineati" dal PD e dalla sua sinistra, saper intercettare tali richieste. Forse però, un po' disillusi ci si chiede, allora, come mai giovedì non siano stati coinvolti rappresentanti di altri partiti e movimenti di area centrosinistra.
Infine Landini ha annunciato uno sciopero generale per l'autunno.
I partiti sono finalmente tornati a parlare di politica, quella vera, che interessa alla gente: il lavoro, i diritti, le riforme per i cittadini. Comunque la si pensi, di questo, i cittadini vogliono che si occupi la Politica.