Eventi
La Medea a Roma con il contributo di Papaceccio
Prodotta dalla compagnia Teatro Patologico e in scena presso il Teatro Argentina a Roma
Barletta - venerdì 20 maggio 2022
Comunicato Stampa
Debutto importante, quello della Medea prodotta dalla compagnia Teatro Patologico, in scena presso il Teatro Argentina a Roma. La rivisitazione della celebre tragedia di Euripide, con la regia di Dario D'Ambrosi e il contributo artistico del performer barlettano Francesco Maria Crudele, in arte Papaceccio, riparte il 19 maggio per un tour che animerà l'estate.
La pièce del Teatro Patologico è nota al pubblico di tutto il mondo: da New York, a Tokyo, passando per Londra e Johannesburg, Il Cairo, e altri luoghi ancora, sempre d'esempio e modello di performance italiana. L'adattamento di D'Ambrosi sa essere anche innovativo: noti attori professionisti si affiancano a persone fisicamente e psichicamente diversamente abili, dopo un percorso di alta formazione teatrale con la compagnia Teatro Patologico a Roma.
Tra gli attori emergono i nomi di Almerica Schiavo, nel ruolo di Medea, e Sebastiano Somma, con i costumi di Raffaella Toni. L'elemento centrale dello spettacolo resta il rapporto tra corpo e linguaggi, e, tra questi, quello della musica dal vivo.
Il valore della musica all'interno di questo spettacolo è evidente, e Papaceccio non può che esserne orgoglioso, in qualità di musicista e performer in scena, nonché con il compito di dirigere il coro e come autore delle musiche dello spettacolo, insieme a Francesco Santalucia.
In particolare durante questa tournée che fa prima tappa al Teatro Argentina, esprime così la sua emozione:
«Calcare un palcoscenico prestigioso come quello del Teatro Argentina a Roma, che è tempio della prosa per la capitale, nonché punto di riferimento per tutto il mondo del teatro italiano, è una emozione doppia.
Un senso di responsabilità è d'obbligo; in questo spettacolo ho sempre dato tutto me stesso ed è ogni volta impegnativo ma gratificante. La cosa bella è che tutta la fatica e il lavoro si trasformano subito in grande emozione e senso di gratitudine per continuare a lavorare a questo progetto che è il Teatro Patologico e la sua missione di teatro integrato nel mondo».
Dal suo debutto a Roma nel 2010 sono trascorsi diversi anni, passando per La MaMa di New York nel 2011 e il Wilton Music Hall di Londra nel 2013, è stato pluripremiato - per citare alcuni premi - come miglior spettacolo straniero in programmazione a Londra, o ricevendo il "Lupa Capitolina" a Roma, perciò non stupisce che ad oggi riscuota sempre più l'interesse del pubblico e che per la sua tappa al Teatro Argentina sia da giorni sold out. Per chi fosse interessato continuerà a fare il giro d'Italia e nel mondo, raccontando una tragedia classica in una chiave nuova, suggestiva, unica, che, oltre alla narrazione, al pubblico offre un'esperienza di riflessione e crescita.
La pièce del Teatro Patologico è nota al pubblico di tutto il mondo: da New York, a Tokyo, passando per Londra e Johannesburg, Il Cairo, e altri luoghi ancora, sempre d'esempio e modello di performance italiana. L'adattamento di D'Ambrosi sa essere anche innovativo: noti attori professionisti si affiancano a persone fisicamente e psichicamente diversamente abili, dopo un percorso di alta formazione teatrale con la compagnia Teatro Patologico a Roma.
Tra gli attori emergono i nomi di Almerica Schiavo, nel ruolo di Medea, e Sebastiano Somma, con i costumi di Raffaella Toni. L'elemento centrale dello spettacolo resta il rapporto tra corpo e linguaggi, e, tra questi, quello della musica dal vivo.
Il valore della musica all'interno di questo spettacolo è evidente, e Papaceccio non può che esserne orgoglioso, in qualità di musicista e performer in scena, nonché con il compito di dirigere il coro e come autore delle musiche dello spettacolo, insieme a Francesco Santalucia.
In particolare durante questa tournée che fa prima tappa al Teatro Argentina, esprime così la sua emozione:
«Calcare un palcoscenico prestigioso come quello del Teatro Argentina a Roma, che è tempio della prosa per la capitale, nonché punto di riferimento per tutto il mondo del teatro italiano, è una emozione doppia.
Un senso di responsabilità è d'obbligo; in questo spettacolo ho sempre dato tutto me stesso ed è ogni volta impegnativo ma gratificante. La cosa bella è che tutta la fatica e il lavoro si trasformano subito in grande emozione e senso di gratitudine per continuare a lavorare a questo progetto che è il Teatro Patologico e la sua missione di teatro integrato nel mondo».
Dal suo debutto a Roma nel 2010 sono trascorsi diversi anni, passando per La MaMa di New York nel 2011 e il Wilton Music Hall di Londra nel 2013, è stato pluripremiato - per citare alcuni premi - come miglior spettacolo straniero in programmazione a Londra, o ricevendo il "Lupa Capitolina" a Roma, perciò non stupisce che ad oggi riscuota sempre più l'interesse del pubblico e che per la sua tappa al Teatro Argentina sia da giorni sold out. Per chi fosse interessato continuerà a fare il giro d'Italia e nel mondo, raccontando una tragedia classica in una chiave nuova, suggestiva, unica, che, oltre alla narrazione, al pubblico offre un'esperienza di riflessione e crescita.