
La città
"La legalità non è un'opzione": tante voci al sit-in dalla zona 167 di Barletta
Associazioni unite per confrontarsi sulla sicurezza in città e non solo, dopo l'agguato a Giuseppe Di Bari
Barletta - martedì 28 ottobre 2025
20.30
"Il coraggio di esserci": Barletta si è ritrovata per dire no alla violenza e sì alla legalità, con numerose voci unite in coro dalla zona 167 di Barletta. Momenti di riflessione e partecipazione civile per il sit-in che si è svolto questa sera, esattamente sul luogo della sparatoria in cui è rimasto ferito Giuseppe Di Bari, presidente del comitato di zona 167.
Al microfono, senza vessilli politici, si sono alternati rappresentanti delle istituzioni, associazioni e anche cittadini comuni, uniti da un messaggio condiviso: sicurezza e legalità non possono essere parole vuote, ma impegni concreti di una comunità che vuole reagire, in un momento storico spesso connotato dallo sconforto rispetto a tante situazioni in città.
L'iniziativa, promossa da diverse realtà associative con il significativo impegno di Libera, ha voluto dare voce a un sentimento diffuso di preoccupazione, ma anche di rivalsa civile e di speranza, dopo gli ultimi episodi di cronaca che hanno scosso Barletta. Oltre agli spari dello scorso venerdì sera, davanti alla sede del comitato di periferia in via Leonardo da Vinci, dall'immotivato lancio di uova contro ignari passanti – un gesto che va oltre la banale "bravata" – fino al ricordo, ancora vivo, di Claudio Lasala, il giovane barlettano ucciso nel 2021. Tra le varie voci, intenso è stato l'intervento della zia di Claudio.
Nel corso del sit-in sono intervenuti anche gli studenti dell'IISS "Leontine e Giuseppe De Nittis", con una lettera scritta per Giuseppe Di Bari: "La legalità non è un'opzione", una delle frasi di maggiore impatto nella loro missiva. Una frase semplice, un invito a schierarsi sempre dalla parte giusta, per riassumere lo spirito dell'iniziativa.
Al microfono, senza vessilli politici, si sono alternati rappresentanti delle istituzioni, associazioni e anche cittadini comuni, uniti da un messaggio condiviso: sicurezza e legalità non possono essere parole vuote, ma impegni concreti di una comunità che vuole reagire, in un momento storico spesso connotato dallo sconforto rispetto a tante situazioni in città.
L'iniziativa, promossa da diverse realtà associative con il significativo impegno di Libera, ha voluto dare voce a un sentimento diffuso di preoccupazione, ma anche di rivalsa civile e di speranza, dopo gli ultimi episodi di cronaca che hanno scosso Barletta. Oltre agli spari dello scorso venerdì sera, davanti alla sede del comitato di periferia in via Leonardo da Vinci, dall'immotivato lancio di uova contro ignari passanti – un gesto che va oltre la banale "bravata" – fino al ricordo, ancora vivo, di Claudio Lasala, il giovane barlettano ucciso nel 2021. Tra le varie voci, intenso è stato l'intervento della zia di Claudio.
Nel corso del sit-in sono intervenuti anche gli studenti dell'IISS "Leontine e Giuseppe De Nittis", con una lettera scritta per Giuseppe Di Bari: "La legalità non è un'opzione", una delle frasi di maggiore impatto nella loro missiva. Una frase semplice, un invito a schierarsi sempre dalla parte giusta, per riassumere lo spirito dell'iniziativa.














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