Religioni
La gioia del tesoro trovato supera il rimpianto di ciò che si lascia
Don Vito Carpentiere racconta il vangelo di oggi
Barletta - domenica 27 luglio 2014
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».La liturgia della Parola di questa domenica prende le sue mosse da un bellissimo brano dell'Antico Testamento, in cui il re Salomone, succeduto al padre Davide, mostra una sapienza di vita difficilmente paragonabile. Il Signore gli dice: "Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò". Chissà come avremmo risposto noi a una proposta simile! Salomone risponde semplicemente: "Dammi un cuore docile e il discernimento"; la risposta del Signore stupisce: "Siccome non hai chiesto argento né oro, né vittoria sui nemici, né potenza, ma hai chiesto la sapienza del cuore, te la concederò e con essa ti verranno argento, oro, vittoria sui nemici…".
Più o meno nello stesso periodo, ci racconta la mitologia greca, gli dèi fecero un'analoga proposta al re Creso, il quale rispose, senza pensare: "Tutto quello che toccherò, diventi oro!" Come morì il re Creso? Di fame! Perché appena toccava il cibo, anche questo diventava oro! Ecco perché è assai più importante la sapienza del cuore e il discernimento che non la ricchezza: questa non salva! Alla luce di ciò il primo dono da chiedere in questa domenica è il discernimento, nei termini in cui san Paolo ne parla nella Lettera ai Tessalonicesi: "Esaminate tutto, scegliete ciò che è buono!" Tutta la vita è una scelta continua. E spesso il problema più serio non è scegliere tra bene e male, ma tra bene e bene! Dobbiamo imparare a scegliere il bene più opportuno "per me", "ora"!
Alla luce di questo discernimento guardiamo brevemente il brano del vangelo, con le tre piccole parabole in esso contenute: il Regno dei Cieli è simile a… un tesoro nascosto, una perla preziosa, una rete gettata nel mare! Le prime due similitudini ci dicono di una vita che fa non una scoperta, ma un incontro, anzi, l'incontro: a motivo di questo si trova il coraggio di vendere tutto, di lasciare tutto, perché tutte le cose non reggono il paragone con ciò che a tutte dà senso, pienezza e compimento! Vivere allora con la gioia di ciò che si trova e non col rimpianto di ciò che si lascia!!! Ed, infine, alla luce della terza similitudine, imparare a riconoscere, chiamare, scegliere il bene come bene ed evitando, semplicemente e conseguentemente il male!
Buona domenica e buon discernimento!
[don Vito]