Religioni
La fede dei portatori di San Ruggiero: «È come riabbracciare il proprio papà»
«Don Gino Spadaro ci disse: ricordatevi che portando i Santi Patroni, portate Barletta sulle Vostre spalle»
Barletta - mercoledì 6 luglio 2022
Il momento di festa per la nostra città, la festa dei nostri Santi Patroni, si sta avvicinando inesorabile, e noi in questa seconda intervista, porremo delle domande ai portatori di San Ruggiero, domande inerenti al loro compito e alla festa patronale.
Come vi state preparando spiritualmente e non a questo momento?
«Spiritualmente ci prepariamo con "piccole" azioni quotidiane, quelle che un buon cristiano può fare tutti i giorni, il partecipare alla S. Messa, il rispettare il prossimo, e mettere in pratica ciò che San Ruggiero ha fatto durante la sua vita terrena, aiutando gli ultimi, i poveri e gli ammalati. Poi di ciò che non riguarda la sfera spirituale, abbiamo tanto lavoro e cose da preparare, a partire dai vari incontri che facciamo per organizzare al meglio le processioni, alla pulizia e al montaggio dell'effige del santo patrono».
Cosa sentite dentro di voi ora che finalmente manca poco e potrete riportare il busto argenteo a spalla?
«Sono stati anni difficili per noi che da anni portiamo San Ruggiero, il poter sentire nuovamente quel dolce peso sulle spalle, legato ad una devozione centenaria, è una sensazione meravigliosa, che fa respirare aria di normalità. Descrivere l'emozione è impossibile, ma possiamo assicurare a chi non è fortunato come noi, che portare di nuovo il nostro patrono a spalla, è come riabbracciare il proprio papà».
Che peso sentite nel portare a spalla San Ruggiero?
«Più che è un peso è una responsabilità. Grazie alla nostra devozione, percorrendo le strade della nostra città, permettiamo a coloro che non possono recarsi in Cattedrale o in monastero per far visita a San Ruggiero, di vederlo e noi vediamo i loro volti pieni di sofferenza, e di speranza, quella stessa speranza ed emozione che ripongono nell'intercessione di San Ruggiero. Poi non possiamo dimenticare una frase che ci disse prima di una processione il carissimo Don Gino Spadaro "Ricordatevi che portando i Santi Patroni, portate Barletta sulle Vostre spalle"».
Avete un ultimo pensiero da voler rivolgere a tutti i fedeli barlettani?
«Sì… Solitamente i barlettani amano andare via, in quel periodo che tutti chiamano "il weekend della festa patronale", cosa a parer nostro sbagliatissima per un barlettano. Allora noi vi chiediamo… quest'anno dopo due anni senza la nostra festa patronale restate con noi? Andare via in questo momento di festa per la città, è come lasciare soli le mamme e i papà, perché la Madonna e San Ruggiero per noi barlettani, sono la mamma e il papà. Tu lasceresti la mamma e il papà il giorno della loro festa? Noi no, allora buona festa a tutti!».
Come vi state preparando spiritualmente e non a questo momento?
«Spiritualmente ci prepariamo con "piccole" azioni quotidiane, quelle che un buon cristiano può fare tutti i giorni, il partecipare alla S. Messa, il rispettare il prossimo, e mettere in pratica ciò che San Ruggiero ha fatto durante la sua vita terrena, aiutando gli ultimi, i poveri e gli ammalati. Poi di ciò che non riguarda la sfera spirituale, abbiamo tanto lavoro e cose da preparare, a partire dai vari incontri che facciamo per organizzare al meglio le processioni, alla pulizia e al montaggio dell'effige del santo patrono».
Cosa sentite dentro di voi ora che finalmente manca poco e potrete riportare il busto argenteo a spalla?
«Sono stati anni difficili per noi che da anni portiamo San Ruggiero, il poter sentire nuovamente quel dolce peso sulle spalle, legato ad una devozione centenaria, è una sensazione meravigliosa, che fa respirare aria di normalità. Descrivere l'emozione è impossibile, ma possiamo assicurare a chi non è fortunato come noi, che portare di nuovo il nostro patrono a spalla, è come riabbracciare il proprio papà».
Che peso sentite nel portare a spalla San Ruggiero?
«Più che è un peso è una responsabilità. Grazie alla nostra devozione, percorrendo le strade della nostra città, permettiamo a coloro che non possono recarsi in Cattedrale o in monastero per far visita a San Ruggiero, di vederlo e noi vediamo i loro volti pieni di sofferenza, e di speranza, quella stessa speranza ed emozione che ripongono nell'intercessione di San Ruggiero. Poi non possiamo dimenticare una frase che ci disse prima di una processione il carissimo Don Gino Spadaro "Ricordatevi che portando i Santi Patroni, portate Barletta sulle Vostre spalle"».
Avete un ultimo pensiero da voler rivolgere a tutti i fedeli barlettani?
«Sì… Solitamente i barlettani amano andare via, in quel periodo che tutti chiamano "il weekend della festa patronale", cosa a parer nostro sbagliatissima per un barlettano. Allora noi vi chiediamo… quest'anno dopo due anni senza la nostra festa patronale restate con noi? Andare via in questo momento di festa per la città, è come lasciare soli le mamme e i papà, perché la Madonna e San Ruggiero per noi barlettani, sono la mamma e il papà. Tu lasceresti la mamma e il papà il giorno della loro festa? Noi no, allora buona festa a tutti!».