
La città
La ciclovia della Lega Navale non è utilizzabile
Il cantiere è ancora aperto, servono 150mila euro per realizzare la rete di recupero delle acque meteoriche
Barletta - domenica 6 aprile 2025
12.09
La ciclovia che collega viale Regina Elena e la Lega Navale non può essere utilizzata. Mancano i collaudi e mancano i 150mila euro necessari alla realizzazione della rete di recupero delle acque meteoriche, fondamentale per evitare allagamenti. Quanto emerso dalla seduta congiunta delle commissioni Lavori Pubblici e Ambiente di venerdì pomeriggio, traccia un quadro più chiaro della situazione di un cantiere che, a questo punto, è ancora distante dall'essere chiuso. La ciclovia, realizzata con lavori eseguiti da Bar.S.A. grazie ad un finanziamento di 335.504 euro del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stata, almeno per quel che riguarda la parte superficiale, completata alla metà di gennaio scorso dopo 5 mesi dalla cantierizzazione avvenuta nei primi giorni di settembre 2024. Lunga 160 metri, larga 3 metri e con una piattaforma ciclabile di 2 metri e 50, la ciclovia è illuminata con luci a led (anche se, negli ultimi giorni, dai pali sono sparite le plafoniere) e protetta, da un lato, da mini new jersey e, dall'altro, da un muretto a secco con annessa fioriera.
Manca, però, ancora qualcosa per renderla effettivamente disponibile all'uso della cittadinanza. «La ciclovia - ha spiegato il presidente della commissione Lavori Pubblici, Flavio Basile - è ancora un cantiere a cielo aperto e per questo motivo non è utilizzabile. Noi come commissione abbiamo dato all'amministrazione un atto di indirizzo che porti alla massima informazione della cittadinanza. Molti sono ignari di questa situazione e magari ci passeggiano o la percorrono, questo non è possibile. Vanno apposti dei cartelli che chiariscano come l'opera non sia fruibile». Come detto, il motivo dell'impossibilità di fruire della ciclovia va ricercato nell'assenza dei collaudi e soprattutto della rete di recupero delle acque meteoriche necessaria ad evitare allagamenti. Il finanziamento ricevuto dal ministero delle Infrastrutture ha permesso la realizzazione della ciclovia, ma non di questa ulteriore opera, compresa in un secondo stralcio di intervento e dal costo di 150mila euro. Nei mesi scorsi, secondo quanto riportato dall'ex assessore Ricatti in consiglio comunale il 30 dicembre 2024, era stato predisposto un progetto esecutivo con l'ok anche della Soprintendenza, mancano però ancora i fondi.
Manca, però, ancora qualcosa per renderla effettivamente disponibile all'uso della cittadinanza. «La ciclovia - ha spiegato il presidente della commissione Lavori Pubblici, Flavio Basile - è ancora un cantiere a cielo aperto e per questo motivo non è utilizzabile. Noi come commissione abbiamo dato all'amministrazione un atto di indirizzo che porti alla massima informazione della cittadinanza. Molti sono ignari di questa situazione e magari ci passeggiano o la percorrono, questo non è possibile. Vanno apposti dei cartelli che chiariscano come l'opera non sia fruibile». Come detto, il motivo dell'impossibilità di fruire della ciclovia va ricercato nell'assenza dei collaudi e soprattutto della rete di recupero delle acque meteoriche necessaria ad evitare allagamenti. Il finanziamento ricevuto dal ministero delle Infrastrutture ha permesso la realizzazione della ciclovia, ma non di questa ulteriore opera, compresa in un secondo stralcio di intervento e dal costo di 150mila euro. Nei mesi scorsi, secondo quanto riportato dall'ex assessore Ricatti in consiglio comunale il 30 dicembre 2024, era stato predisposto un progetto esecutivo con l'ok anche della Soprintendenza, mancano però ancora i fondi.