Politica
La Cementeria di Barletta è questione seria, D'Ambrosio deposita interrogazione in Parlamento
L'atto è stato scritto con il gruppo "Attivisti 5 Stelle Barletta"
Barletta - mercoledì 17 febbraio 2016
9.19 Comunicato Stampa
Nei giorni scorsi è stata depositata un'interrogazione parlamentare a firma del deputato Giuseppe D'Ambrosio (M5S) sull'ipotesi di disastro ambientale contestato dalla Procura di Trani alla Cementeria Buzzi Unicem di Barletta. Fra le ipotesi formulate anche la possibilità che la combustione dei rifiuti avrebbe consentito la diffusione di sostanze inquinanti oltre i limiti di legge, esponendo la popolazione a rischi per la salute. L'atto parlamentare è stato scritto con il gruppo "Attivisti 5 Stelle Barletta": «Tramite il nostro portavoce alla Camera Giuseppe D'Ambrosio abbiamo chiesto al Ministro dell'Ambiente Galletti se e quali iniziative urgenti intende mettere in campo per far luce sui numerosi problemi ambientali che ormai da troppo tempo incombono sul territorio barlettano». Anche qui, dicono gli attivisti pentastellati, i cittadini sono più avanti rispetto alla politica. «La cittadinanza si è attivata da tempo, come dimostra anche la recente mobilitazione e la raccolta firme organizzata dal Forum Salute e Ambiente. Quando i cittadini collaborano fra loro, e noi fra questi, non c'è bisogno di bandiere politiche, ma servono segnali concreti dalla politica, soprattutto da chi ha l'onere di amministrare».
Per la prima volta a Barletta, le firme sono servite a presentare due proposte di delibera consiliare di iniziativa popolare, una sul monitoraggio ambientale delle aziende insalubri e l'altra sull'applicazione effettiva della Strategia Rifiuti Zero. Al 17 marzo, termine entro il quale le proposte vanno discusse e votate in Consiglio Comunale, non manca molto, dicono gli attivisti barlettani del Movimento 5 Stelle, lamentando l'assenza della discussione delle due delibere nel calendario dei lavori della Commissione Comunale competente. "Nell'attesa abbiamo ritenuto utile chiedere al Ministro se trovano applicazione le misure previste dal D. Lgs n. 152/2006 a tutela dell'ambiente" hanno commentato gli attivisti.
La vicenda non si ferma al cementificio e all'interrogazione parlamentare. Anche la consigliera regionale Grazia Di Bari (M5S) si è accorta delle assenze del governo di centrosinistra regionale sul tema ambientale. «Vorrei sapere il motivo della scarsa memoria del Consiglio Regionale, visto che si è dimenticato qualche giorno fa di tutelare la nostra salute e l'ambiente, votando a favore della proroga di un ulteriore anno (al 2017) del termine per gli adempimenti per gli impianti che producono emissioni odorigene, nonostante la roboante assenza dei consiglieri regionali barlettani presenti in maggioranza da più di 5 anni nelle istituzioni pugliesi». Sulla questione interviene il deputato Giuseppe D'Ambrosio (M5S), primo firmatario dell'interrogazione parlamentare. «La sinergia fra i territori e i rappresentanti istituzionali deve essere continua, perché per come viviamo noi la politica, come cura del territorio e risoluzione dei problemi, siamo noi i primi responsabili di come vengono amministrati l'ambiente e la salute dei cittadini. Quando torneremo al nostro lavoro dovremo vivere la terra che abbiamo contribuito ad amministrare. Io mi preoccupo e quindi scelgo di averne cura. Non so se altri politici intendono farlo, avere cura del territorio e tornare al proprio lavoro, prima o poi».
Per la prima volta a Barletta, le firme sono servite a presentare due proposte di delibera consiliare di iniziativa popolare, una sul monitoraggio ambientale delle aziende insalubri e l'altra sull'applicazione effettiva della Strategia Rifiuti Zero. Al 17 marzo, termine entro il quale le proposte vanno discusse e votate in Consiglio Comunale, non manca molto, dicono gli attivisti barlettani del Movimento 5 Stelle, lamentando l'assenza della discussione delle due delibere nel calendario dei lavori della Commissione Comunale competente. "Nell'attesa abbiamo ritenuto utile chiedere al Ministro se trovano applicazione le misure previste dal D. Lgs n. 152/2006 a tutela dell'ambiente" hanno commentato gli attivisti.
La vicenda non si ferma al cementificio e all'interrogazione parlamentare. Anche la consigliera regionale Grazia Di Bari (M5S) si è accorta delle assenze del governo di centrosinistra regionale sul tema ambientale. «Vorrei sapere il motivo della scarsa memoria del Consiglio Regionale, visto che si è dimenticato qualche giorno fa di tutelare la nostra salute e l'ambiente, votando a favore della proroga di un ulteriore anno (al 2017) del termine per gli adempimenti per gli impianti che producono emissioni odorigene, nonostante la roboante assenza dei consiglieri regionali barlettani presenti in maggioranza da più di 5 anni nelle istituzioni pugliesi». Sulla questione interviene il deputato Giuseppe D'Ambrosio (M5S), primo firmatario dell'interrogazione parlamentare. «La sinergia fra i territori e i rappresentanti istituzionali deve essere continua, perché per come viviamo noi la politica, come cura del territorio e risoluzione dei problemi, siamo noi i primi responsabili di come vengono amministrati l'ambiente e la salute dei cittadini. Quando torneremo al nostro lavoro dovremo vivere la terra che abbiamo contribuito ad amministrare. Io mi preoccupo e quindi scelgo di averne cura. Non so se altri politici intendono farlo, avere cura del territorio e tornare al proprio lavoro, prima o poi».