Cronaca
La 62enne avvelenata a Barletta trasferita dalla rianimazione al reparto medicina
Addolorata Piazzolla è fuori pericolo. La donna è ancora ricoverata presso l'ospedale "Dimiccoli"
Barletta - mercoledì 28 marzo 2012
0.37
Proseguono gli accertamenti sulle condizioni delle due donne coinvolte nell'avvelenamento da sodio nitrito, avvenuto sabato presso il centro privato di gastroenterologia "Spinazzola" di via Rizzitelli, a Barletta. Le due avevano accusato un malessere dopo un iniezione sono in buono stato di salute. L'episodio incriminato avrebbe avuto all'origine la somministrazione di un farmaco a base di un principio attivo sconosciuto, acquistato probabilmente da eBay, sostanza a causa della quale è invece morta Teresa Sunna, di 29 anni, di Trani, deceduta dopo aver ingerito un liquido propedeutico al breath test, esame utile per valutare eventuali intolleranze alimentari. Ad uccidere la giovane ragazza è stato un avvelenamento da sodio nitrito. Intanto è stata trasferita nella giornata di oggi dal reparto di rianimazione e anestesia a quello di medicina dell'ospedale 'Dimiccoli' di Barletta Addolorata Piazzolla, di 62 anni, di Margherita di Savoia: le sue condizioni migliorano con il passare dei giorni. Con lei resta ricoverata nel reparto di medicina anche Anna Abbrescia, la 32enne di Altamura. Le condizioni di salute, a più di 48 ore dall'accaduto, sono giudicate soddisfacenti.
Continua intanto l'eco del misfatto. Aperte le indagini, il pm Michele Ruggiero ha avvisato il ministero della salute chiedendo di lanciare l'allarme internazionale sul farmaco killer, in più ha affidato ai Nas il compito di individuare la sostanza letale e localizzarla risalendo la filiera di distribuzione fino ad arrivare all'azienda produttrice in Gran Bretagna dove non è proibito commercailizzare farmaci via Internet. La polizia intanto sta indagando a tutto campo in Italia per verificare se vi siano altre partite di sorbitolo alterato o modificato. Oltre al sequestro di sorbitolo effettuato a Barletta nello studio dove l'esame è stato effettuato, ne è stato compiuto un altro a Rovigo, e le indagini si sono sparse a macchia d'olio nel resto d'Italia e di Europa.
Al momento sono tre le informazioni di garanzia notificate in queste ore ad altrettanti soggetti ritenuti responsabili a vario titolo della morte della 29enne tranese Teresa Sunna. Fra i destinatari del provvedimento, il responsabile del centro di gastroenterologia di Barletta ed il medico che ha eseguito il test che ha causato la morte della giovane e mandato in ospedale altre due donne. I tre sono indagati per omicidio colposo, cooperazione in omicidio colposo e lesioni.
Continua intanto l'eco del misfatto. Aperte le indagini, il pm Michele Ruggiero ha avvisato il ministero della salute chiedendo di lanciare l'allarme internazionale sul farmaco killer, in più ha affidato ai Nas il compito di individuare la sostanza letale e localizzarla risalendo la filiera di distribuzione fino ad arrivare all'azienda produttrice in Gran Bretagna dove non è proibito commercailizzare farmaci via Internet. La polizia intanto sta indagando a tutto campo in Italia per verificare se vi siano altre partite di sorbitolo alterato o modificato. Oltre al sequestro di sorbitolo effettuato a Barletta nello studio dove l'esame è stato effettuato, ne è stato compiuto un altro a Rovigo, e le indagini si sono sparse a macchia d'olio nel resto d'Italia e di Europa.
Al momento sono tre le informazioni di garanzia notificate in queste ore ad altrettanti soggetti ritenuti responsabili a vario titolo della morte della 29enne tranese Teresa Sunna. Fra i destinatari del provvedimento, il responsabile del centro di gastroenterologia di Barletta ed il medico che ha eseguito il test che ha causato la morte della giovane e mandato in ospedale altre due donne. I tre sono indagati per omicidio colposo, cooperazione in omicidio colposo e lesioni.