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L’urlo di protesta dei lettori in difesa dei daini della Bat

«Salviamo i daini», oltre 80 email giunte in redazione

Basterebbe leggere le decine di commenti che sono giunte in redazione per carpire l'urlo animalista di numerosissimi lettori che scrivono in difesa di quei 100 daini per i quali è stato previsto l'abbattimento. In tanti chiedono la salvaguardia dell'ambiente e della fauna, ma soprattutto l'equilibrio tra un uomo che sempre più si configura come preponderante dittatore e gli animali (spesso) suoi pari. Le voci, genuine, si sono levate, tante, troppe per non udirne la loro assordante potenza. Continueremo a pubblicare in diretta quanto giungerà alla redazione di Barlettalife, fino ad ottenere una risposta ufficiale dagli organi preposti. Alle 12:42 di oggi, sono giunte oltre 80 email di lettori, animalisti e associazioni.

Scrivo per chiedere di lasciare in pace gli animali, qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono?! E perché sono stati allevati, per poi essere ammazzati?) che vengano spostati in altri parchi protetti della regione.
Ital Rolando (Asti)

Non uccideteli vi prego!
Un Lettore

Chiedo di lasciare in pace gli animali, qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì che vengano spostati in altri parchi protetti della regione.
Andrea Martucci

La Provincia di Barletta Andria Trani (BAT) ha deciso di uccidere 100 daini allevati nell'azienda provinciale Papparicotta, perché in qualche modo "scomodi". Vi sono tanti interrogativi: cosa dovrebbe fare questo "Centro pubblico di allevamento della selvaggina"? A quale scopo questi animali vengono allevati? Qualunque sia lo scopo sia dell'allevamento che dell'osservatorio, rimane il fatto che il risultato è quello di uccidere gli animali. Mi unisco alla protesta in corso per salvare delle vite. I daini hanno diritto di vivere. Nel caso non possano più stare lì devono essere ospitati in altri parchi. Ci sono modi non cruenti e più "europei" di salvaguardare la natura e promuovere le bellezze della Puglia.
Costanza Troini

Mi unisco alla protesta di tanti contro l'uccisione di 100 daini programmata nell'azienda di Papparicotta. Sono certa che esistono altre soluzioni ai "problemi" causati da questi animali, e depreco fortemente un tale atto di violenza nei loro confronti. Perché non trasferirli in zone in cui possano vivere liberi? Perché non ovviare alle loro interferenze nelle attività dell'osservatorio in qualche modo che non ne comporti l'uccisione? Staremo attenti ai vostri passi e confidiamo in risoluzioni più etiche e rispettose della vita.
Antonella Canavese

Ho appreso la notizia dei 100 daini che verranno ammazzati in provincia di BAT. Trovo ciò orripilante ed insensato.
La vita degli animali è preziosa ed è l'ora che l'uomo cominci ad impararlo. Spero in buone notizie!
Vincenzo Gravante

Mi è stato segnalato che in provincia di BAT è stata programmata la soppressione di 100 daini presso l'allevamento provinciale Papparicotta in quanto sono stati considerati incompatibili con i programmi dell'OsservatorioTecnico Faunistico Provinciale. Non ho la competenza ne' le conoscenze necessarie per dare un giudizio "tecnico " su tale decisione, mi unisco però alla protesta di quanti hanno deciso di difendere il diritto a vivere di questi animali dapprima allevati e poi considerati non più utili. Mi chiedo quale sia il razionale di una tale decisione. Errori di programmazione o mutamenti di obiettivi o, peggio, eventuali interessi economici non devono in modo assoluto essere causa di morte di esseri viventi. Sono in attesa di un vostro riscontro che mi auguro propositivo per una soluzione a favore della sopravvivenza di esseri perfettamente senzienti come noi.
Gigi Erba

Scrivo per chiedere di spostare in parchi protetti i 100 daini che la Provincia di Barletta Andria Trani ha deciso di uccidere, e chiedere il perché di questa decisione. Gli animali non si possono allevare e poi ammazzare perché danno "fastidio". Se li si alleva vanno curati e tenuti al meglio.
Marta Tommasini

Che vergogna! Condannare a morte quei poveri animali! lasciateli vivere!!!!!!
Anonimo

Egregi Signori, vi scrivo in merito alla grave situazione in cui versano i 100 daini dell'azienda agricola Papparicotta per far fronte al sovrannumero di "capi". E' incivile lasciarli a questo destino, dov' è il vostro buon senso?!? Si parla di vite, non umane certo, ma sempre di esseri viventi, non sono certo di oggetti, di merci, giusto? Sono indignato nei confronti di tale decisione. Perché non introdurli in altre realtà italiane come parchi naturali? Dimenticavo, la legge non lo permette, ma non vi è anche il reato di maltrattamento di animali, di abbandono e detenzione di animali? Che fare allora? Semplice, li abbattete, tanto la legge lo permette. Non vi sembra un atteggiamento ipocrita? Dovremmo rispettare gli esseri viventi, TUTTI! E' il concetto di Vita stesso, qualsiasi forma sviluppi che dobbiamo imparare a rispettare, non queste tipo di leggi fatte da noi uomini e cercare un'altra soluzione, una qualsiasi altra soluzione, perchè l' alternativa all' uccisione c' è sempre se lo vogliamo. Vi chiedo di pensarci su questa decisione di uccidere quei daini che non hanno nessuna colpa e che non meritano un destino del genere. Spero possiate prendere una decisione degna di una società civile, e di tutelare il diritto alla vita di questi animali e non solo loro, nello stesso modo in cui noi umani beneficiamo del diritto alla vita.
Distinti saluti e buona vita a tutti.
Alessio Rocco Giannini

Scrivo per unirmi alle proteste di molti cittadini italiani, per chiedere di lasciare in pace gli animali allevati nell'azienda provinciale Papparicotta. Qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza, e la loro uccisione! Ma perché non possono stare in tale allevamento? E perché sono stati allevati, per poi essere ammazzati? Se proprio non possono stare lì, chiedo che vengano spostati in altri parchi protetti della regione.
In attesa di un cortese riscontro, porgo i più cordiali saluti.
Marianna Ollosu

Scriviamo per aderire alla protesta contro l'uccisione dei 100 daini. LASCIATE IN PACE GLI ANIMALI ! qualsiasi "fastidio" essi creino!.... Niente giustifica l'uso della violenza!
Anna Paola Guglielmotti, Donato Capobianco, Mariella Masini, Maurizio Masetti,Franca Borghi, Patrizia Gianni, Sandro Ruggeri, Antonella Beconcini, Fabrizio Rapalini, Alfonso Guglielmotti e Massimo Guglielmotti, Barbara Rossi

Scrivo per unirmi alla protesta contro la decisione della Provincia di Barletta Andria Trani (BAT) di uccidere 100 daini allevati nell'azienda provinciale Papparicotta. Non è stato chiarito lo scopo per il quale questi animali vengono allevati, ad ogni modo la decisione è inaccettabile perchè qualunque "problema" tali animali creino, l'uso della violenza non è in nessun modo giustificato. Se proprio non possono stare lì (ma a questo punto non si capisce come mai siano stati allevati in tale luogo) l'unica decisione possibile e di buon senso sarebbe quella di spostarli in altri parchi protetti della regione e mi auguro sia ciò che avverrà.
Y. V. (Bologna)

Lasciate vivere i daini! Che senso ha averli allevati per poi ucciderli brutalmente! Spostateli piuttosto in altri parchi!
Un lettore

...giù le mani dai daini!
Jlenia Volpedo

Risolvere qualsiasi eventuale problema con la violenza e l'uccisione è sempre eticamente SBAGLIATO e inaccettabile, a maggior ragione quando tale comportamento viene da una istituzione pubblica.
Federico Frego

Scrivo in merito ai daini che la Provincia BAT ha deciso di abbattere. Francamente non si capisce perchè vengano allevati animali "alloctoni" se non per inserirli nell'ambiente a loro congeniale, quindi nei parchi giusti. Vi prego di far sentire la Vs. voce a difesa di questi poveri animali.
Rossana Ciabattoni (Roma)

La decisione della provincia di BAT di uccidere cento daini allevati nell'azienda provinciale Papparicotta è crudele, irrazionale e ingiustificabile. Come afferma giustamente il WWF, se i capi sono effettivamente in sovrannumero, è possibile spostarli in altri parchi della regione. Che i daini debbano pagare per la mancanza di professionalità e il pressapochismo degli amministratori con la propria vita è, semplicemente, inaccettabile.
Prof. Carmen Dell'Aversano

Si può sapere perchè diavolo avete allevato 100 daini se poi la "loro presenza risultava in contrasto con le attività previste"????!!!! Mica sono giocattoli con cui potete fare quello che vi pare!! Sono esseri senzienti che provano emozioni e dolore. Invece di ucciderli dovreste spostarli in altre zone protetto dove la loro presenza non sia pericolosa per l'ecosistema e soprattutto punire i responsabili di questa situazione!! A chi diavolo è venuto in mente di allevarli?
Sveglia signori!!
Anonimo

Lasciare in pace i daini, qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono?! E perché sono stati allevati, per poi essere ammazzati?) che vengano spostati in altri parchi protetti della regione.
Francesca Ricci (Siena)

Mi chiamo Liuzzi Arianna e mi unisco alla protesta riguardo i 100 daini condannati a morte in provincia di Barletta Andria Trani. Sono sicura che siamo in molti a preferire che vengano sistemati in altro luogo, magari per ripopolare delle zone limitrofe, piuttosto che eliminarli definitivamente. Una mano sul cuore! Per favore....
Arianna

E' con grande stupore e incredulità che apprendo la notizia della decisione di uccidere 100 daini allevati nell'Azienda Agricola Papparicotta...Sicuramente saremo in molti a rivolgerVi queste domande ma non posso fare a meno di unirmi a questo coro:
-come è possibile che nel 2011, in un paese che si ritiene civilizzato si possa ancora pensare di prevaricare e calpestare indegnamente i diritti degli animali?
-per quale motivo questi daini sono stati allevati?
-per quale motivo adesso sono diventati "scomodi"?
-per quale motivo, anziché procedere allo spostamento dei medesimi in altri parchi faunistici, la Provincia decide di ucciderli?
-per quale motivo devono morire gli unici esseri che in questa vicenda non hanno colpa?
Le soluzioni alternative ci sono, non nascondiamoci dietro a normative prive di qualunque senso di civiltà.
Gli animali non sono solo "capi", come li definisce più volte Campana nelle sue dichiarazioni, sono esseri senzienti, capaci di provare dolore e sentimenti, non parliamone e non trattiamoli come se fossero oggetti. Molto probabilmente gli animalisti sono considerati dai più come invasati, estremisti che parlano senza cognizione di causa, ma forse dovrebbe venirvi qualche dubbio se pensate all'impegno che persone come il Prof. Umberto Veronesi o il Ministro Brambilla profondono a favore dei diritti degli animali...
Sono certa che le proteste dei cittadini aventi un minimo di umanità saranno tante da far vacillare le certezze di chi ha preso questa decisione a cuor leggero...
Distinti Saluti
Fortunata Susanna FIORILLI Borgo San Lorenzo (FI)

NO ALL' UCCISIONE DEI DAINI !!!
Valentina Losardo

Scrivo per esprimere la mia idea sulla questione dei 100 daini. Per quale motivo dovrebbero essere abbattuti e non spostati in altri parchi, oasi o riserve? Troppo costoso? Troppe cose a cui pensare? Certo, è meglio abbatterli subito e via il pensiero! Li avete allevati per poi ucciderli?! COMPLIMENTI! VERGOGNA!
Stefania Rossi

Portarle da qualche parte no?, troppo complicato meglio ammazzarli, ci vuole rispetto per la vita, fatti non chiacchiere.
Donato Capobianco

Mi unisco alla protesta contro il possibile abbattimento di cento daini. Qualsiasi "fastidio" che essi creino per i fini della Provincia non giustifica comunque l'azione violenta di ucciderli: sono creature che meritano la vita così come la meritiamo noi esseri umani. Perchè non possono restare li ? e sopratutto, perchè sono stati allevati per poi essere uccisi ? Non viè forse la possibilità che possano venire spostati in una riserva protetta sempre li in provincia?
Cordiali saluti,
Lorenzo C.

La Provincia di Barletta Andria Trani (BAT) ha deciso di uccidere 100 daini allevati nell'azienda provinciale Papparicotta, perché in qualche modo "scomodi". Per chi? o per cosa? Chiedo che si lascino in pace gli animali, qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono?! E perché sono stati allevati, per poi essere ammazzati?) che vengano spostati in altri parchi protetti della regione. Resto a disposizione per eventuali altri quesiti.
Adriana Schiavi (Torino)

Alle istituzioni provinciali e ai giornali della Puglia
Salve,
sono venuta a conoscenza della decisione presa relativa allo sterminio di 100 daini.
Vi scrivo per chiedere di lasciare in pace gli animali, qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono?! E perché sono stati allevati,
per poi essere ammazzati?)che vengano spostati in altri parchi protetti della regione.
Augurandomi di un vostro intervento quanto più celere possibile per impedire tale massacro,
porgo distinti saluti,
Rossella Capobianco

Buongiorno,
mi unisco alla protesta di tanti che come me sono sbigottiti e senza parole di fronte alla decisione di abbattere i 100 daini allevati nell'azienda provinciale Papparicotta, perché in qualche modo "scomodi". Chiedo alle Istituzioni di lasciare in pace gli animali, qualsiasi "fastidio" essi creino per la Provincia non giustifica certo l'uso della violenza. Ma che esempio si sta dando? Sarebbe più naturale, umano e CIVILE spostarli in parchi protetti dalla Regione o in parchi sparsi per tutta Italia.
Saluti
Chiara Carlini

Ho saputo che la Provincia di Barletta Andria Trani (BAT) ha deciso di uccidere 100 daini allevati nell'azienda provinciale Papparicotta, perché in qualche modo "scomodi". Vi sono tanti interrogativi: cosa dovrebbe fare questo "Centro pubblico di allevamento della selvaggina"? A quele scopo questi animali vengono allevati? Poi, la decisione di ucciderne 100 (non si sa se 100 siano tutti gli animali presenti nell'allevamento o solo una parte) è dovuta al fatto che è stato istituito presso questo allevamento "l'Osservatorio tecnico Faunistico provinciale" e la presenza di daini in questa area "risultava tuttavia in contrasto con le attività previste dall'Osservatorio". Qualunque sia lo scopo sia dell'allevamento che dell'osservatorio, rimane il fatto che il risultato è quello di ammazzare gli animali! Per favore lasciate in pace gli animali! Qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono?! E perché sono stati allevati, per poi essere ammazzati?) che vengano spostati in altri parchi protetti della regione.
Grazie per l'attenzione
Chiara Testi (Lucca)

Protesto vivamente contro la decisione di uccidere i cento daini dell'azienda Papparicotta, indipendentemente dai problemi che ci possano essere, legati al loro allevamento e alla loro presenza.
Invito le Autorità a provvedere alla risoluzione dei problemi in modo degno di una società civile, che ha ratificato una legge contro il maltrattameno degli animali, riconoscendone i fondamentali diritti.
E' peraltro necessario, anche al di là della legge, che si lavori per migliorare la qualità della vita di tutti gli esseri viventi, umani e non, ed è doveroso incrementare in questo senso la sensibilità di tutti i cittadini.
Di questo le Autorità sono le principali responsabili e se ne devono fare pienamente carico.
Vengano pertanto presi, se necessario, altri provvedimenti, come lo spostamento in altri parchi, adatti a permettere agli animali la conduzione di una vita dignitosa e priva di sofferenze.
In attesa di riscontro, porgo distinti saluti
dott.ssa Roberta Luberti (Rignano sull'Arno, Firenze)

Abbiamo già devastato l'ambiente abbondantemente. L' ambiente è la nostra casa, come vogliamo ridurlo? L'ambiente è di tutti . Chi danneggia l'ambiente danneggia tutti.
Un lettore

Gli animali sono i nostri fratelli minori e dovremmo aiutarli, proteggerli ed essere loro amici o al minimo rispettarli.
Anonimo

Chi maltratta gli animali va punito severamente perchè porta un seme di violenza nell' ambiente e l'ambiente è di tutti dall' uccidere un animale all'uccidere un uomo il passo è breve. Gli animali provano gioia e dolore come noi, gli animali hanno diritto alla vita come noi. maltrattarli è un crimine. La natura ci si sta rivoltando contro per la nostra mancanza di rispetto per gli animali. E' nostra responsabilità cambiare una tradizione basata sull' oltraggio dei più deboli e sulla mancanza di rispetto verso il mondo animale. Non è questione di cosa permettono le leggi, è questione di smettere di oltraggiare la natura e quindi in ultima analisi di oltraggiare noi stessi. Le leggi si possono cambiare e farle diventare più civili, ma per il momento è importante smettere di portare scompiglio fra gli animali e sulla natura perchè ormai, è evidente a tutti, siamo vicini al collasso della natura, degli animali, del pianeta e nostro. Chi maltratta gli animali o peggio li uccide va punito.
Anonimo

Molti cittadini vi saranno grati se vi orienterete su delle iniziative più costruttive che salvaguardino l'ambiente.
Grazie,
Francesco Fenghe

NON UCCIDETE I DAINI!
Anonimo

Apprendo con sorpresa la decisione dello sterminio di ben 100 daini : il famoso Bambi insomma in Puglia non ha successo, lo facciamo fuori senza pieta'. Prima allevati ora massacrati. Che tristi persone siete per poter approvare una simile soluzione? Tutta Italia sa che in Puglia gli animali, a partire da cani e gatti, non sono propriamente benvoluti e bentenuti, vedi canili bruttii o inesistenti decine di migliaia di cani vaganti, causa disinteresse totale per la lotta al randagismo. Ora anche il piccolo Bambi finisce sotto la vostra mannaia. Quando arriva la consapevolezza ed il rispetto per la vita, in Puglia? Vacanze in Puglia? No grazie, ai bambini i Bambi piacciono vivi, e pure a noi grandi.
Anna D'Ambrogi

Salve scrivo per i Daini in provincia di BAT. Perchè si devono uccidere questi poveri animali che sono stati creati per volere dell'uomo??? Se sono diventati tanti ci sarà un motivo no!?!?! L'uomo che ha il potere (ed esso deve essere per scopo d'amore e bontà e non di uccisione) doveva fermarli prima! Lasciate in pace gli animali, qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono?! E perché sono stati allevati, per poi essere ammazzati?) che vengano spostati in altri parchi protetti della regione.
Alessandra Calò

Chiedo di rivedere la discutibilissima decisione di uccidere i 100 daini di Barletta Andria Trani.
Giuliana Montella

Dire che non ha senso quello che avete deciso di fare è semplicemente poco. Dire che il sud continua a distinguersi per inutilità è sempre giusto.
Monica Di Leo

Ci è giunta voce dell'imminente uccisione di cento daini... CHE COSA VERGOGNOSA!!! Perché non spostarli in un parco protetto?
Marco Grassilli, Oriana Emma

Buongiorno, ho saputo della determina dirigenziale di Barletta con la quale si decide di abbattere 100 daini dell'azienda agricola Papparicotta per far fronte al sovrannumero di capi. Scrivo per comunicare la mia indignazione nei confronti di tale decisione. Ritengo che questa sia la soluzione meno indicata per risolvere il problema. E non ci si può nascondere dietro le normative vigenti che permettono questa strage. Non capisco perchè a rimetterci la pelle devono essere quei daini che nessuna colpa hanno. Si cerchi piuttosto di inserirli in parchi. Vorrei anche capire il motivo per cui una provincia allevi degli animali e a cosa sono destinati quei daini allevati.
Anonimo

Auspico che le istituzioni competenti ci ripensino e decidano di salvare la vita di quegli animali innocenti, perchè è una vera vergogna.
cordiali saluti
Rosa Laura Finocchiaro

Buon giorno.
Scrivo alle istituzioni provinciali, ma soprattutto ai giornali, per chiedere di lasciare in pace gli animali, qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono?! E perché sono stati allevati, per poi essere ammazzati?)
Chiedo che vengano spostati in altri parchi protetti della regione.
Cordiali Saluti.
Anna Bonel

Abominevole l'idea che degli animali possano creare fastidio, soprattutto se sono stati prima allevati dall'essere umano. Ma ancora più raccapricciante è la violenza che vuole scagliarsi su questi... la Provincia che vuole ucciderli perchè non è in grado di trovare alternative... Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono?!)...
Che vengano ALLORA spostati in altri parchi protetti della regione!!!! Evitiamo di trovare sempre soluzioni veloci e cruente..perchè sono sempre le peggiori !!!
Dott.ssa Laura Festa

Lasciate in pace quelle povere bestie, qualunque sia il fastidio che creino... ucciderli è barbarico!!!!!
Isabella Abbiati

Scrivo per protestare contro la strage annunciata di 100 daini, che sono improvvisamente diventati scomodi. Non abbiamo nessun diritto di uccidere altri esseri viventi, tantomeno senza nessun motivo! Quei daini sono stati allevati e adesso che ci sono è troppo comodo disfarsene sterminandoli. Ci vuole un pò più di rispetto per gli altri esseri che popolano questa terra. Risolvere tutto con la violenza è, purtroppo, tipicamente umano, ma è un aspetto della nostra "civiltà" che va cambiato.
Cordiali saluti,
Paola Gallo

Scrivo per unirmi alla protesta contro l'uccisione dei daini allevati nell'azienda provinciale Papparicotta, perché in qualche modo "scomodi".
Vi prego di lasciare in pace gli animali, qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì che vengano spostati in altri parchi protetti della regione.
In attesa di un vostro riscontro porgo distinti saluti.
Mariella Curto

Lasciate in pace i daini!!!
Anonimo

Buongiorno, scrivo per unirmi ai tanti cittadini che, venendo come me a conoscenza dell'intenzione di voler uccidere 100 daini allevati presso l'azienda papparicotta, sono rimasti senza parole. a che scopo averli allevati è la domanda che sorge spontanea...seguono lo sdegno verso l'inciviltà di ricorrere all'uccisione di esseri viventi che non hanno chiesto ne scelto di trovarsi lì e la vergogna perchè potrebbero essere ad esempio spostati in altri parchi protetti, della regione o fuori regione.... insomma...è ingiusto e incivile agire così...
Cordialmente
Federica Ucci

Gentili Signori,
Scrivo la seguente lettera per esprimere il mio dissenso in merito alla decisione di abbattere 100 daini allevati presso l'azienda provinciale Papparicotta nella Provincia di Barletta Andria Trani. E' assolutamente fuori luogo tale decisione in quanto si potrebbero mandare i capi in eccesso nei parchi nazionali invece di scegliere la via più semplice e veloce quale l'uccisione facendo così pagare errori dei quali si dovrebbe esser responsabili a vittime innocenti.
Augurandomi che le mie parole non siano del tutto vane
Cordiali Saluti
Ilaria Conconi

Per favore lasciate in pace i daini: qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono? E perché sono stati allevati, per poi essere ammazzati?) che vengano spostati in altri parchi protetti della regione.
Cordialmente,
Vittoria Codispoti e Fabrizio Ceciliani

Buongiorno, protesto contro l'inconcepibile decisione del Comune di Barletta, o chi per esso, di uccidere i cento daini "scomodi". Perché si continua a considerare la vita di un animale come se avesse un valore inferiore a quella di un essere umano? In base a quale criterio si stabilisce questa inferiorità? E se provate a pensare al vostro cane o al vostro gatto, non credete che un qualunque altro animale debba avere gli stessi loro diritti?
Il grado di civiltà di un popolo si vede dal modo in cui tratta gli animali.
Cordiali saluti, Luca Manni

Egr.
Si ritiene socialmente ed umanamente un dovere partecipare alla protesta per
chiedere di lasciare in pace gli animali; qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia, questo non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono non è stato precisato), ci si chiede altresì il perchè siano allora stati allevati per poi essere ammazzati?
Spostarli in parchi protetti della Regione, potrebbe essere una soluzione per evitare l'inutile ed insensato massacro.
Si spera che il buonsenso abbia la meglio.
Cordiali saluti
Anonimo

Salve,
scrivo per unirmi alla protesta contro l'uccisione dei 100 daini in provincia di Barletta Andria Trani. Questi animali sono stati allevati e ora vogliono ucciderli. Non si può creare un essere vivente e poi decidere di ucciderlo, perchè non è un oggetto, è un essere capace di soffrire, e soprattutto non ha fatto nulla di male. Non è normale ciò che sta avvenendo... Spero che vi fermiate anche voi qualche istante per riflettere e aiutarci in questa battaglia....
Alessandro (Sardegna)

Alle istituzioni provinciali, e, per conoscenza, ai media locali:
Buongiorno,
sono appena venuto a sapere della decisione di uccidere i 100 daini allevati in una azienda provinciale. L'uccisione ingiustificata di un animale dovrebbe essere sempre condannata. Certamente non c'è alcuna ragione valida che costringa ad uccidere questi animali. E certamente ci sono altri modi per risolvere la "scomoda presenza" di questi animali, ad esempio trasferirli in parchi protetti. Sta poi all'umanità e al senso di giustizia di chi gestisce questa situazione decidere quale sia la soluzione migliore.
Saluti,
Riccardo Bastioni

La Provincia di Barletta Andria Trani (BAT) ha deciso di uccidere 100 daini allevati nell'azienda provinciale Papparicotta, perché in qualche modo "scomodi". Non è giustificato l'uso di questa violenza pertanto da cittadina ne chiedo spiegazioni. Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono?! E perché sono stati allevati, per poi essere ammazzati?) che vengano spostati in altri parchi protetti della regione.
In attesa di una Vostra risposta
Cordiali saluti
Paola Sala

Qualunque soppressione di deboli e indifesi anelli della catena darwiniana incita, nascostamente e pericolosamente, menti umane particolarmente fragili alla soppressione di umani particolarmente deboli e indifesi: bambini, donne, anziani, malati. A volte perchè considerati fastidiosi. Non mancano esempi ovunque tutti i giorni. Con molti cordiali auguri di buon lavoro.
Alberto Meotti

Ho avuto notizia della decisione di uccidere dieci daini nella Vs. Provincia. Ritengo tale decisione del tutto immotivata, assurda, crudele e preoccupante segno di quella inciviltà che fa considerare gli animali carne da macello o semplicemente oggetti non senzienti da dismettere e trattare a piacimento di noi esseri umani. Spero che avrete il coraggio e la forza vera, che è quella della non violenza, della mitezza e della convivenza pacifica fra esseri viventi, creature di differenti specie che rendono più bello il mondo, di rivedere tale decisione.
Distinti saluti,
Antonella Jori Roma

Buongiorno,
la presente per rendere nota la mia più profonda indignazione per la decisione di uccidere i 100 daini situati nell'allevamento della Vs provincia. Spero che i giornali ne parlino e i responsabili della decisione siano fermati al più presto. Sicura che le persone competenti del territorio prenderanno in mano questa situazione per porre la parole fine, porgo distinti saluti.
Daniela Pagnoncelli

Come cittadina italiana esprimo la mia indignazione e profondo dissenso per la decisione di uccidere 100 caprioli che vivono nell'azienda provinciale di papparicotta. Nessuna causa giustifica la morte di questi animali. Vi sono alternative , ma verso chi non puo'mdifendersi c'è solo la morte. Da tempo mi domando in quale societa' viva. La violenza è entrata nel quotidiano la vita animale e umana non ha piu' valore. UN GRANDE UOMO GANDHI DICE CHE: la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. Deduco di vivere in una realta' decadente ed arrogante. Mi auguro di leggere che per questi caprioli ci sia una speranza di vita distintamente
Ramin Silvana

Li avevete voluti ora li tenete! Non potete uccidere i 100 daini solo perchè ora non sapete cosa farvene.. e prima? Non è che ogni volta bisogna uccidere degli esseri viventi perchè non sapete cosa farvene solo perchè non posso parlare questo è disumano ma vi sembra logico e normale?? Come provincia appena nata avete già fatto una gran bella figura da italiani d.o.c. i miei complimenti Bat...
Un lettore

La Provincia di Barletta Andria Trani (BAT) ha deciso di uccidere 100 daini allevati nell'azienda provinciale Papparicotta, perché in qualche modo "scomodi". Noi chiediamo invece che qualunque fastidio creino queste povere bestie, l'uso della violenza non è mai giustificata. Perchè non spostarli in altri parchi protetti della regione o di altre regioni?
Franco Lamensa e Gabriella Daniele, Cuneo

La Provincia di Barletta Andria Trani (BAT) ha deciso di uccidere 100 daini allevati nell'azienda provinciale Papparicotta, perché in qualche modo "scomodi". Mi pongo la domanda: A quale scopo questi animali vengono allevati? Comunque il risultato non cambia: si ammazzano gli animali! Mi unisco al coro di voci che chiede di lasciare in pace gli animali, qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono?! E perché sono stati allevati, per poi essere ammazzati?) che vengano spostati in altri parchi protetti della regione.
Cordiali saluti
Vanessa Daru

Buongiorno, come tanti italiani scrivo per chiedere che i daini vengano trasferiti in un parco protetto. Penso che una decisione del genere sarebbe più in linea con le politiche della vostra regione come di qualsiasi altra, visto che in italia abbiamo tanti parchi istituiti appositamente per proteggere la fauna.
L'uccisione dei daini sarebbe solo un insensato orrore e SICURAMENTE una cattiva pubblicità.
Saluti,
Eleonora Ciccarelli

Gentili signori e signore,
Vorrei chiedere, gentilmente, di lasciare in pace gli animali, qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono?! E perché sono stati allevati, per poi essere ammazzati?) che vengano spostati in altri parchi protetti della regione. Comportiamoci civilmente, siamo un paese civile???
Bassini Regina (Brescia)

Egregi Signori,
ho appreso la notizia della volontà di uccidere 100 daini perchè "scomodi". Mi permetto di contestare con forza questa decisione di ricorrere alla violenza, anzichè creare un'alternativa di ricovero per queste creature in altre zone protette!! Mi riservo di boicottare la vostra regione personalmente e quindi di non decidere di passare le vacanze colà, inoltre sconsiglierò vivamente a farlo anche parenti e amici finchè non risulterà chiaro che avete cura nei confronti degli animali.
Donatella Chiurco

Aggiornamento del 14.07

NON UCCIDETE I DAINI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
SONO ESSERI UMANI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Paola

Chiedo alle istituzioni provinciali di lasciare in pace gli animali: qualsiasi "fastidio" essi creino, niente giustifica l'uso della violenza! Se proprio non possono stare lì (ma perché non possono?! E perché sono stati allevati, per poi essere ammazzati?) che vengano spostati in altri parchi protetti della regione. Chiedo quindi che vengano adottate misure civili e incruente.
Barbara Logos (Milano)

Ho saputo della determina dirigenziale con la quale si decide di abbattere 100 daini dell'azienda agricola Papparicotta per far fronte al sovrannumero di capi. Scrivo per comunicare la mia indignazione nei confronti di tale decisione. Ritengo che questa sia la soluzione meno indicata oltre che crudele per risolvere il problema. E non ci si può nascondere dietro le normative vigenti che permettono questa strage. Non capisco perchè a rimetterci la pelle devono essere quei daini che nessuna colpa hanno. Si cerchi piuttosto di inserirli in parchi. Vorrei anche capire il motivo per cui una provincia allevi degli animali e a cosa sono destinati quei daini allevati. Auspico che vogliate ripensarci e salvare la vita di quegli animali innocenti.
Isabella Longarini


Chiediamo di lasciare in pace gli animali, qualsiasi "fastidio" essi creino per i fini della Provincia non giustifica certo l'uso della violenza!
Giuseppe Gigantino

Vi sono tanti interrogativi: cosa dovrebbe fare questo "Centro pubblico di allevamento della selvaggina"? A queale scopo questi animali vengono allevati? Poi, la decisione di ucciderne 100 (non si sa se 100 siano tutti gli
animali presenti nell'allevamento o solo una parte) è dovuta al fatto che è stato istituito presso questo allevamento "l'Osservatorio tecnico Faunistico provinciale" e la presenza di daini in questa area "risultava tuttavia in contrasto con le attività previste dall'Osservatorio". Qualunque sia lo scopo sia dell'allevamento che dell'osservatorio, rimane il fatto che il risultato è quello di ammazzare gli animali! Vendola ha 'concesso' 2 settimane di tempo per trovare una soluzione. 100 animali che un'azienda pagata da NOI CONTRIBUENTI ha sbagliato CON I NOSTRI SOLDI e CON I NOSTRI SOLDI verrà finanziata quest'ecatombe. Io dico NO!!!! non voglio che i miei soldi vadano a finanziare questo delitto!!!!
Una lettrice

Chiedo che venga annullata la decisione di abbattere 100 daini. Se proprio non possono restare in questo posto perchè non si possono spostare in altri parchi? questa mattanza non è giustificata.
Clelia Berti

Sono una animalista che ha avuto il piacere di collaborare con l'evento "I dialoghi di Trani" come interprete di un fislosofo francese l'anno scorso. Sono assolutamente esterefatta di questo programma di abbattimento daini, povere creature. Controllatene piuttosto le nascite ed evitate carneficine assurde per la pura decisione di un assessore, nemmeno veterinario né biologo o tanto meno etologo.
Giorgia Olga Rossi Cappatti

Vi chiedo cortesemente di non andare avanti con questa decisione perchè gli animali sono esseri viventi!!!
Simona Di Pumpo

Scrivo per comunicare la mia indignazione nei confronti di tale decisione. Ritengo che questa sia la soluzione meno indicata per risolvere il problema. E non ci si può nascondere dietro le normative vigenti che permettono questa strage. Non capisco perchè a rimetterci la pelle devono essere quei daini che nessuna colpa hanno. Si cerchi piuttosto di inserirli in parchi. Vorrei anche capire il motivo per cui una provincia allevi degli animali e a cosa sono destinati quei daini allevati. Auspico che vogliate ripensarci e salvare la vita di quegli animali innocenti.
Marco Baracca (Milano)

Chiediamo l'immediata revoca della decisione di abbattere 100 daini allevati nella azienda provinciale Papparicotta. Francamente non ne capiamo la necessità e, vorremmo capire lo scopo dell'allevamento di questi animali! La scrivente Associazioni ritiene che il rispetto, la tutela ed il benessere di tutti gli animali presenti sul territorio, così come un corretto rapporto tra l'uomo e gli stessi, siano da considerare tra i presupposti di buona qualità ambientale e di crescita culturale. Riteniamo quindi auspicabile e necessario che vengano intraprese al più presto iniziative finalizzate all'educazione ed alla sensibilizzazione della cittadinanza sull'importanza della tutela degli animali.
FRECCIA 45 - Associazione per la protezione e difesa animale

State dando una pessima immagine come istituzioni nazionali ma anche come uomini.
Giulia Carra'
  • Provincia Barletta-Andria-Trani
  • Ambiente
  • Situazione di pericolo
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