Associazioni
L’associazione "Settore cultura e spettacolo" scrive al sindaco Cannito
«Nessun confronto con noi»
Barletta - mercoledì 21 giugno 2023
10.30 Comunicato Stampa
«E' giugno inoltrato. Nessuna manifestazione d'interesse, nessun bando. Siamo contenti si pensi ai grandi numeri, ai grandi nomi e ci complimentiamo con l'Amministrazione per le scelte operate in tal senso che faranno, certamente, da attrattori turistici Ma non possiamo esimerci dal chiederCi e dal chiederLe che fine abbia fatto il confronto- auspicato, ritrovato e costante (di cui tante volte abbiamo sentito parlare Sindaco e Assessore)- con la nostra associazione di categoria?». Così Stefania D'Onofrio, referente dell'Associazione Settore cultura e spettacolo di Barletta.
«Dobbiamo ancora ricordare all'Amministrazione che esistono professionist* cui attingere non solo per le vetrine? Ricordare che esiste un enorme bacino di associazioni culturali (di professionsti e no) che andrebbero prese in considerazione per animare piazze, strade, spazi alternativi?
Che oltre agli eventi "spot" sarebbe stato proficuo, per tutt*, ampliare l'offerta culturale/ludica/sociale?
Che esistono anche le periferie completamente dimenticate da questi grandi eventi?
Dobbiamo inoltre ricordare, ancora, che il Commissario Alecci aveva dotato la città di uno strumento di civiltà- il regolamento per il finanziamento delle attività culturali e di spettacolo- che non solo non è mai stato finanziato ma non è mai stato preso in considerazione nello stanziamento di questi fondi?
Ecco, in sintesi, Assessore, Sindaco, ci pare – mentre facciamo un passo nella giusta direzione, passi per cui sempre ringraziamo quando accadono- di farne altrettanti nel dimenticatoio.
Aspettiamo di ripartire dal confronto.
Dall'ascolto che non può essere "semel in anno"ma, ci auspichiamo e chiediamo da anni, capillare e costante».
«Dobbiamo ancora ricordare all'Amministrazione che esistono professionist* cui attingere non solo per le vetrine? Ricordare che esiste un enorme bacino di associazioni culturali (di professionsti e no) che andrebbero prese in considerazione per animare piazze, strade, spazi alternativi?
Che oltre agli eventi "spot" sarebbe stato proficuo, per tutt*, ampliare l'offerta culturale/ludica/sociale?
Che esistono anche le periferie completamente dimenticate da questi grandi eventi?
Dobbiamo inoltre ricordare, ancora, che il Commissario Alecci aveva dotato la città di uno strumento di civiltà- il regolamento per il finanziamento delle attività culturali e di spettacolo- che non solo non è mai stato finanziato ma non è mai stato preso in considerazione nello stanziamento di questi fondi?
Ecco, in sintesi, Assessore, Sindaco, ci pare – mentre facciamo un passo nella giusta direzione, passi per cui sempre ringraziamo quando accadono- di farne altrettanti nel dimenticatoio.
Aspettiamo di ripartire dal confronto.
Dall'ascolto che non può essere "semel in anno"ma, ci auspichiamo e chiediamo da anni, capillare e costante».