Associazioni
«L'Archivio di Stato provinciale deve andare a Barletta»
Il Comitato di Lotta 'Barletta Provincia' visita l'archivio. «Lo dimostra anche il merito amministrativo di Barletta»
Barletta - sabato 20 agosto 2011
Il Comitato di Lotta "Barletta Provincia" chiede che la Sezione dell'Archivio di Stato di Bari, istituita in Barletta con D.M. del 27.12.1973, venga elevata alla dignità di Archivio di Stato di Barletta.
«La richiesta trova fondamento indiscutibile, innanzitutto, nel ruolo, pacificamente riconosciuto alla Città di Barletta dalla Legge 11 giugno 2004 n. 148 di Capoluogo Capofila della provincia di Barletta-Andria-Trani. Pertanto, poiché in ogni Capoluogo di Provincia ha sede l'Archivio di Stato, non vi è dubbio che anche a Barletta esso vada istituito.
Ma se questo è vero sul piano della legittimità, vi sono, peraltro, delle ragioni che impongono, anche sotto il profilo del merito amministrativo, l'istituzione in Barletta dell'Archivio di Stato. E valga il vero. La Sezione dell'Archivio di Stato di Barletta, infatti, ha una consistenza tale da giustificare, di per sé sola, l'istituzione dell'Archivio di Stato. E ciò, in quanto, in detta Sezione sono conservati, in oltre 3.000 metri di scaffalatura, circa 40.000 documenti di interesse archivistico comprendenti atti preunitari e postunitari di carattere amministrativo (Archivio Storico del Comune di Barletta dal 1730 al 1975 – archivi di enti soppressi: Congregazione di Carità, ECA, ENAL, ENAOLI dal 1583 al 1978), finanziario (catasto terreni e fabbricati dell'intera provincia di Bari dal 1820 al 1965), militare (ruoli matricolari e liste di leva dal 1847 al 1934), documenti, questi ultimi, relativi al lungo periodo nel quale Barletta è stata sede del Distretto Militare, nonché giudiziario (Pretura e Ufficio di Conciliazione dal 1815 al 1957).
A ciò aggiungasi che la Sezione di Barletta, sul piano delle ricorse umane, ha una qualificata e completa dotazione di 11 impiegati, che vanno dai funzionari Archivisti agli addetti ai servizi, e che a fine del corrente anno 2011 la sua sede si trasferirà nel restaurato edificio dell'ex Convento dei Celestini (sec. XII), immobile di proprietà dello Stato sottoposto a vincolo di interesse culturale.
Infine, quanto all'iniziativa del Sen. Luigi D'Ambrosio Lettieri (Interrogazione a risposta scritta n. 4-05498 inoltrata al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri dell'Interno e per i Beni e le Attività Culturali in data 29.6.2011), volta ad istituire in Trani l'Archivio di Stato, la stessa non può essere condivisa atteso il carattere settoriale rivestito dalla Sezione dell'Archivio di Stato di Trani.
Il materiale documentale ivi esistente, infatti, riguarda essenzialmente la storia giudiziaria e non anche la storia politica, amministrativa, finanziaria e militare del territorio della nuova Provincia BT cui si riferisce, come si è visto, invece il materiale conservato dalla Sezione dell'Archivio di Stato di Barletta».
Alla luce delle suesposte considerazioni, il Comitato di Lotta "Barletta Provincia" chiede al Ministero dei Beni Culturali l'istituzione dell'Archivio di Stato in Barletta.
«La richiesta trova fondamento indiscutibile, innanzitutto, nel ruolo, pacificamente riconosciuto alla Città di Barletta dalla Legge 11 giugno 2004 n. 148 di Capoluogo Capofila della provincia di Barletta-Andria-Trani. Pertanto, poiché in ogni Capoluogo di Provincia ha sede l'Archivio di Stato, non vi è dubbio che anche a Barletta esso vada istituito.
Ma se questo è vero sul piano della legittimità, vi sono, peraltro, delle ragioni che impongono, anche sotto il profilo del merito amministrativo, l'istituzione in Barletta dell'Archivio di Stato. E valga il vero. La Sezione dell'Archivio di Stato di Barletta, infatti, ha una consistenza tale da giustificare, di per sé sola, l'istituzione dell'Archivio di Stato. E ciò, in quanto, in detta Sezione sono conservati, in oltre 3.000 metri di scaffalatura, circa 40.000 documenti di interesse archivistico comprendenti atti preunitari e postunitari di carattere amministrativo (Archivio Storico del Comune di Barletta dal 1730 al 1975 – archivi di enti soppressi: Congregazione di Carità, ECA, ENAL, ENAOLI dal 1583 al 1978), finanziario (catasto terreni e fabbricati dell'intera provincia di Bari dal 1820 al 1965), militare (ruoli matricolari e liste di leva dal 1847 al 1934), documenti, questi ultimi, relativi al lungo periodo nel quale Barletta è stata sede del Distretto Militare, nonché giudiziario (Pretura e Ufficio di Conciliazione dal 1815 al 1957).
A ciò aggiungasi che la Sezione di Barletta, sul piano delle ricorse umane, ha una qualificata e completa dotazione di 11 impiegati, che vanno dai funzionari Archivisti agli addetti ai servizi, e che a fine del corrente anno 2011 la sua sede si trasferirà nel restaurato edificio dell'ex Convento dei Celestini (sec. XII), immobile di proprietà dello Stato sottoposto a vincolo di interesse culturale.
Infine, quanto all'iniziativa del Sen. Luigi D'Ambrosio Lettieri (Interrogazione a risposta scritta n. 4-05498 inoltrata al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Ministri dell'Interno e per i Beni e le Attività Culturali in data 29.6.2011), volta ad istituire in Trani l'Archivio di Stato, la stessa non può essere condivisa atteso il carattere settoriale rivestito dalla Sezione dell'Archivio di Stato di Trani.
Il materiale documentale ivi esistente, infatti, riguarda essenzialmente la storia giudiziaria e non anche la storia politica, amministrativa, finanziaria e militare del territorio della nuova Provincia BT cui si riferisce, come si è visto, invece il materiale conservato dalla Sezione dell'Archivio di Stato di Barletta».
Alla luce delle suesposte considerazioni, il Comitato di Lotta "Barletta Provincia" chiede al Ministero dei Beni Culturali l'istituzione dell'Archivio di Stato in Barletta.