Archivio di stato
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L’Archivio di Stato più bello d’Italia

E’ la nuova sede di via Manfredi a Barletta. Tra i lavori in corso con il Direttore Michele Grimaldi

Se ricercherete esagerazione nel titolo del nostro servizio, ricredetevi perché simile silenziosa considerazione deve averla fatta il Direttore Generale degli Archivi, dott. Luciano Scala il 13 febbraio del 2009 quando su semplice ma costante pressione del direttore della sezione barlettana dott. Michele Grimaldi, visitò quella che tra tre mesi diventerà la nuova prestigiosa sede barlettana del fondamentale servizio storico, rimanendone estasiato e subito concertando con la Soprintendenza ai Beni Architettonici di Bari, la destinazione d'uso, dedicandola appunto, a più dignitosa sede dell' Archivio di Stato, attualmente ospitata in incerti locali di un condominio. Alcuni giorni fa Barlettalife ebbe il privilegio accordato dal dott. Grimaldi, di effettuare un reportage sullo stato, oramai avanzatissimo, dei certosini lavori di restauro. Tra gli altri ospiti della " visita guidata" anche Nardo Binetti segretario del Comitato Barletta Provincia e il consigliere comunale professore Mario Lomuscio che stanno apportando fondamentale contributo affinchè all'Ufficio venga assegnato il riconoscimento provinciale di Archivio di Stato. Ma questo è altro discorso.

Lo stabile è ubicato fra via Manfredi e via Mura del Carmine nel cuore del centro storico di Barletta, è parte superstite di un più ampio complesso monumentale la cui antica denominazione era Chiesa di "S. Lazzaro dei Leprosi". Le prime notizie riguardanti la Chiesa, con l'annesso Monastero e Ospedale, risalgono al 1185 come si evince da una antica pergamena relativa ad atto di permuta. Probabilmente l'intero complesso sorse per opera dei Cavalieri di San Lazzaro impegnati nella difesa della Terra Santa e nella protezione dei pellegrini e assistenza ai lebbrosi. Le date storiche si avvicendano e ci riportano al 1450. Successivi a questa data Monastero e Ospedale vennero gestiti dall'Università di Barletta. Aggiorniamo per obblighi di spazio, il prelibato atto storico più antico che nella visita ci "impone" con ammirevole capacità il dott. Grimaldi e attualizziamo le difficoltà sopraggiunte per definire la migliore finalità voluta dal dott. Luciano Scala il quale, ricordiamo mise prontamente a disposizione della Soprintendenza di Bari Un milione di euro per il restauro, occasione del nostro reportage anche fotografico, di due giorni addietro.

Ovviamente, va detto, l'innamoramento a prima vista del Direttore Generale degli Archivi non si limitava alla magnificenza della struttura. E' l'esorbitante numero di volumi e documenti storici catalogati, conservati e studiati dallo staff del dott. Grimaldi ad aver convinto il superiore Ufficio romano a compiere uno sforzo economico notevole teso alla miglior conservazione del patrimonio documentale. Ricordiamo solo, per esemplificazione che tra i tanti "faldoni" sistemati nei depositi della Sezione barlettana, quello più cospicuo riguarda l'archivio storico del Comune di Barletta. Decine di migliaia di documenti che hanno una datazione che parte dagli inizi del XVI secolo sino all'immediato secondo dopoguerra e indispensabile guida per ricostruire la vita economica amministrativa e religiosa della Città di Barletta nell'arco di quasi 500 anni. Abbiamo visitato l'edificio dimenticato con doveroso silenzio, tra le maestranze che anch'esse adeguano il loro rumoroso lavoro in quella solennità storica ripristinata.

Grimaldi precede le nostre domande, esaurisce i dubbi, anticipa spiegazioni sulla funzionalità dell'Archivio barlettano che risulterà atmosfera dinamica della cultura barlettana. Sala congressi, di lettura mediatica, un chiostro lastricato da chianche bianche sarà libero spazio di libere conversazioni. Sarà di tutti, non sarà contenitore "chiuso". Sarà Archivio del passato ma anche di allegoriche contemporanee intraprendenze. Lasciamo sotto i nostri passi, il caldo cotto fiorentino ancora " impolverato" dalla polvere rossa di posa in opera. Ringraziamo anche la maestranze che intanto, in pausa, ricorrono a pagnottelle barlettane farcite di ogni bontà. Ringraziamo il dott. Michele Grimaldi che ci consentirà di stringere idealmente la mano anche al suo superiore romano Luciano Scala.

Sviluppo di una cittàBarletta dalle Crociate alla via ferrata, al futuro
MICHELE GRIMALDI

• Nato a Barletta il 28.01.1958 e residente in Barletta, via Timavo, 41
• Coniugato con Anna Maria Vincenza LOPARCO
• Ha un figlio, Vittorio, diplomato presso il Liceo Classico "A.Casardi" di Barletta ed iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università "A.Moro" di Bari
• Diplomato presso il Liceo Classico "A.Casardi" di Barletta nell'anno scolastico 1976/77
• Iscritto alla facoltà di Scienze Politiche – Università di Urbino (A.A. 1978/79)
• Diplomato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l'Archivio di Stato di Bari
• Dall' 01.07.1978 in servizio presso l'Archivio di Stato di Bari – Sezione di Barletta dal 2009 con la qualifica di Archivista di Stato – Direttore Coordinatore
• Ha partecipato all'organizzazione del I Convegno Internazionale "Italia Judaica" (Bari 18-22 maggio 1981)
• Ha partecipato all'organizzazione dell'VIII Convegno Internazionale di Studi Italia Judaica "Ebrei e giustizia in Italia dal Medioevo all'Età moderna" (Barletta-Trani 8-11 giugno 2003)
• Socio della Società di Storia Patria per la Puglia – Sezione "Mons. Santeramo" di Barletta
• Componente dal 1998 della redazione giornalistica del mensile di cultura, informazione ed attualità "Il Fieramosca" edito a Barletta, curando in particolare una rubrica di storia locale

Si riporta di seguito l'elenco delle mostre il cui apporto è stato rilevante per la conoscenza della storia locale.

• "Barletta tra il grano e la sabbia. I progetti per il porto" (ottobre 1984)
• "Spazi e qualità della vita nel centro storico di Barletta", Barletta 1988
• "Barletta: la storia della città attraverso le immagini", Barletta 1988
• "Mostra antologica e fotografica sul corpo delle guardie municipali di Barletta", Barletta 1989
• "Progetti d'altri tempi" mostra cartografica, Barletta 1989
• "La rivoluzione del 1799 in Terra di Bari", Modugno 2000
• "L'Archivio che verrà", Barletta 2010

Ha collaborato a numerose pubblicazioni a testimonianza dell'attenzione rivolta agli stimoli provenienti dai settori più avanzati degli studi storici; la maggiore parte di tali lavori utilizzano ampiamente fonti documentarie inedite e vertono sui temi nuovi della storiografia (microstoria e storia sociale), quali la cartografia, la demografia storica, le masserie, il sistema viario etc., gli altri contributi riguardano l'Archivistica e nella fattispecie la "Storia della Istituzioni".

Fra le pubblicazioni scientifiche si citano:

• Barletta tra il grano e la sabbia. I progetti per il porto, Bari 1984 (catalogo mostra)
• Archivio diocesano Pio IX Barletta. Catalogo sommario provvisorio, 1981
• Gli Ebrei in Terra di Bari durante il Viceregno spagnolo, saggio di ricerche archivistiche, Bari 2003
• "L'Archivio che verrà", Barletta 2010
• Sviluppo di una Città – Barletta dalle Crociate alla via ferrata, al futuro
  • Archivio di Stato
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