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L’ANMIG celebra 108 anni di storia e valori: a Barletta la memoria si fa presente e futuro

Il commento del presidente Ruggiero Graziano

Centootto anni. Un tempo che scorre come un fiume silenzioso e insieme potente, carico di sacrifici, di dolori e di speranze. Oggi, l'Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra (ANMIG) celebra il suo 108° anniversario, riaffermando con forza il proprio ruolo di sentinella della memoria e di custode di valori che hanno costruito la nostra civiltà.

Fondata nel 1917, in pieno primo conflitto mondiale, l'ANMIG ha dato voce e dignità a chi aveva offerto il proprio corpo e la propria giovinezza per il bene della Patria. Da allora, generazione dopo generazione, l'Associazione ha saputo mantenere vivo l'impegno, trasformando il ricordo in azione e il dolore in cultura civile.

A Barletta, questo spirito si incarna nell'opera appassionata e instancabile del Cavaliere Ruggiero Graziano, Presidente della Sezione, che ha saputo intrecciare la memoria storica con la vita culturale cittadina, rendendo la storia non un ricordo lontano, ma una presenza viva.

Eventi che parlano al cuore della comunità

La sezione di Barletta si distingue per l'intensa attività di promozione culturale e storica.
Tra gli eventi di maggior rilievo degli ultimi tempi ricordiamo:

La conferenza "Lepanto: le ragioni di una battaglia", che ha riportato alla luce il valore delle galee barlettane nella storica vittoria cristiana del 1571, restituendo alla città l'orgoglio di un passato glorioso, troppo spesso trascurato con la presenza dell' Avv. Stefano Marrone ed il Cav. Filomeno Porcelluzzi.

La commemorazione del sergente dei bersaglieri Giuseppe Carli, Medaglia d'Oro al Valor Militare, caduto sul Monte Mrzli nel giugno 1915, attraverso un emozionante evento teatrale che ha saputo ridare voce, anima e onore a un eroe barlettano dimenticato attraverso la voce dell'attore e regista Antonio Memeo, dietro il suggerimento del Socio Giardino Demetrio, con la prestigiosa presenza del pronipote della medaglia d'oro Gen. B. Gaetano Carli.

La conferenza del 12 marzo 2025, dedicata alla Campagna di Russia, tenutasi nella prestigiosa Sala Rossa del Castello Svevo di Barletta. L'evento ha offerto una profonda riflessione sul sacrificio dei soldati italiani impegnati sul fronte orientale durante la Seconda Guerra Mondiale. Tra i relatori, il Prof. Francesco Cusaro ha analizzato la complessità della Campagna di Russia e il suo impatto sulla storia italiana, mentre il Dott. Cav. Michele Grimaldi ha evidenziato le sfide affrontate dai nostri soldati. La conferenza ha visto la partecipazione di rappresentanti militari e istituzionali, sottolineando l'importanza del legame tra storia militare e attualità.

Il progetto editoriale in corso, un libro-manifesto che raccoglie pensieri e sogni di chi ha vissuto e di chi oggi ancora sente il peso di quelle esperienze.


Una memoria che si fa futuro

«La memoria non è semplice commemorazione – afferma il Cavaliere Ruggiero Graziano – è atto d'amore verso chi ci ha preceduto, ma anche seme piantato nel cuore delle nuove generazioni. Il nostro compito è trasformare il sacrificio in cultura, la sofferenza in consapevolezza, il ricordo in impegno». In un'epoca dove la velocità cancella spesso la profondità, questi eventi rappresentano un'oasi di riflessione e di orgoglio civile. Essi ci ricordano che la libertà e la pace sono conquiste fragili, da difendere non solo con le parole, ma con la cura della memoria e con l'esempio quotidiano.

Barletta oggi non celebra solo un anniversario: celebra una promessa. La promessa che nessun sacrificio sarà mai dimenticato, che ogni vita spezzata continuerà a parlare attraverso la voce viva di una comunità che sa ricordare e sa costruire.

Perché un popolo che onora la memoria è un popolo che ancora sa sognare, e rendere eterni i propri sogni.


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Dichiarazione ufficiale del Cav. Ruggiero Graziano, Presidente ANMIG Sezione di Barletta

Barletta, 27 aprile 2025 –

Oggi, celebrando il 108° anniversario della fondazione dell'Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra, siamo chiamati a ricordare e onorare il sacrificio di coloro che hanno dato la loro vita e la loro salute per difendere la nostra Patria. Un anniversario che non è solo un'occasione per riflettere sul passato, ma soprattutto per rinnovare un impegno che ci riguarda tutti, come cittadini e come comunità.

L'ANMIG non è solo un'associazione di memoria, ma è un ponte tra il passato e il futuro, tra le cicatrici lasciate dalla guerra e il desiderio di costruire un mondo di pace e di rispetto. Le nostre attività, i nostri eventi, le nostre conferenze sono tutte occasioni per fare vivere questa memoria in modo attivo, per trasmettere alle nuove generazioni l'importanza di non dimenticare.

Mi preme ricordare, in particolare, gli eventi che abbiamo avuto il privilegio di organizzare quest'anno. La conferenza del 12 marzo sulla Campagna di Russia, che ha riportato alla luce il sacrificio dei soldati italiani sul fronte orientale durante la Seconda Guerra Mondiale, è stata un momento significativo di riflessione storica e di accrescimento culturale.
Il nostro impegno non si limita al ricordo, ma si estende al progetto editoriale che stiamo sviluppando, un libro-manifesto che raccoglie pensieri e sogni di chi ha vissuto e di chi oggi ancora sente il peso di quelle esperienze.

Voglio ringraziare tutti coloro che ci supportano in questo viaggio. La memoria dei nostri caduti, dei mutilati e degli invalidi di guerra, è un patrimonio che non appartiene solo a noi, ma a tutta la collettività, che deve preservarla e tramandarla.
Il nostro lavoro, dunque, è tanto un onore quanto una responsabilità.

Concludo questa riflessione ricordando che, anche nei momenti più bui della storia, la forza del sacrificio umano e il desiderio di pace sono sempre stati i veri motori della nostra crescita come nazione. Oggi, come ieri, dobbiamo onorare quei sacrifici con il nostro impegno quotidiano, affinché la memoria non si estingua, ma continui a illuminare il nostro cammino.

Grazie a tutti voi per essere qui con noi oggi.
Grazie per aver scelto di fare della memoria una parte viva e pulsante della nostra comunità.
  • ANMIG Barletta
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