La città
Incomprensione tra Caracciolo e Mennea sul "Fascicolo del Fabbricato"
Protagonismo mediatico?. Interessato anche l’assessore regionale Fabiano Amati
Barletta - martedì 31 gennaio 2012
Sicuramente è tra i più necessari e popolari il disegno di legge sulla sicurezza dei fabbricati pubblici e privati, che a seguito del luttuoso crollo di Barletta, è stato adottato dalla Giunta Regionale. Proprio per prevenire e scongiurare eventi come quello indimenticabile di via Roma dove cinque giovani e incolpevoli donne hanno trovato una morte annunciata.
"Il Fascicolo dei Fabbricati" regolamenta e definisce le disposizioni in materia di prevenzione del rischio e sicurezza delle costruzioni. In sostanza potrebbe anche denominarsi "Il Fascicolo del Fabbricato di via Roma a Barletta", perché è da quel recente ed indimenticabile reato morale e forse tecnico che trova luce il disegno di legge che sta celermente seguendo il suo iter. A breve sarà esaminato in quinta commissione regionale per poi approdare in tempi brevi in Consiglio, dove facilmente sarà approvato. Nel pomeriggio di ieri, nel corso di una diretta televisiva, l'assessore regionale alle opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati (primo firmatario della legge) e il consigliere Ruggiero Mennea hanno estesamente informato sul rapido procedere del fondamentale documento legislativo, proponendone ogni dettaglio e che riproponiamo in coda a questa nota, a disposizione dei lettori di Barlettalife.
Ma di vetrina mediatica unilaterale si sarebbe trattato secondo il documento che, parallelo e integrale pubblichiamo a firma del consigliere regionale Filippo Caracciolo anch'egli, come Ruggiero Mennea esponente del partito democratico. Caracciolo davvero non ci sta a "sopportare" quello che definisce «un evento mediatico di parte» e fa trasparire la sua ironica tristezza circa il protagonismo sia dell'assessore che del collega di coalizione. Noi, nel corso della diretta televisiva e successiva conferenza stampa abbiamo registrato, come appunto descritta, la nascita della legge in itinere. Proprio dalla esecrazione scaturita da quel terribile mattino del 3 ottobre, evento al quale partecipò l'assessore regionale chiamato d'urgenza da Mennea, sarebbe stato pensato e tramutato in proposta di legge il rigido protocollo di rilevamento per gli edifici pubblici e privati.
Imbarazzante davvero, in questo caso, il compito di chi riporta questa nota che diventa, via via scrivendo, improponibile ed esasperata. Una diatriba inconcepibile questa, che si incrocia con innumerevoli memorie di una cronaca luttuosa della quale questa testata ancora scrive e che ogni 3 di ogni mese ricorda con immagini e moniti non legislativi.
"Il Fascicolo dei Fabbricati" regolamenta e definisce le disposizioni in materia di prevenzione del rischio e sicurezza delle costruzioni. In sostanza potrebbe anche denominarsi "Il Fascicolo del Fabbricato di via Roma a Barletta", perché è da quel recente ed indimenticabile reato morale e forse tecnico che trova luce il disegno di legge che sta celermente seguendo il suo iter. A breve sarà esaminato in quinta commissione regionale per poi approdare in tempi brevi in Consiglio, dove facilmente sarà approvato. Nel pomeriggio di ieri, nel corso di una diretta televisiva, l'assessore regionale alle opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati (primo firmatario della legge) e il consigliere Ruggiero Mennea hanno estesamente informato sul rapido procedere del fondamentale documento legislativo, proponendone ogni dettaglio e che riproponiamo in coda a questa nota, a disposizione dei lettori di Barlettalife.
Ma di vetrina mediatica unilaterale si sarebbe trattato secondo il documento che, parallelo e integrale pubblichiamo a firma del consigliere regionale Filippo Caracciolo anch'egli, come Ruggiero Mennea esponente del partito democratico. Caracciolo davvero non ci sta a "sopportare" quello che definisce «un evento mediatico di parte» e fa trasparire la sua ironica tristezza circa il protagonismo sia dell'assessore che del collega di coalizione. Noi, nel corso della diretta televisiva e successiva conferenza stampa abbiamo registrato, come appunto descritta, la nascita della legge in itinere. Proprio dalla esecrazione scaturita da quel terribile mattino del 3 ottobre, evento al quale partecipò l'assessore regionale chiamato d'urgenza da Mennea, sarebbe stato pensato e tramutato in proposta di legge il rigido protocollo di rilevamento per gli edifici pubblici e privati.
Imbarazzante davvero, in questo caso, il compito di chi riporta questa nota che diventa, via via scrivendo, improponibile ed esasperata. Una diatriba inconcepibile questa, che si incrocia con innumerevoli memorie di una cronaca luttuosa della quale questa testata ancora scrive e che ogni 3 di ogni mese ricorda con immagini e moniti non legislativi.