
Cronaca
Inciviltà nella notte di Halloween a Barletta, la testimonianza di un residente
«Dovrà morire qualcuno perché si intervenga davvero?»
Barletta - domenica 2 novembre 2025
16.06
Notte di Halloween movimentata nella zona 167 di Barletta, dove la festa si è trasformata in una vera e propria serata di caos. Tra via Romanelli e le strade limitrofe, decine di ragazzini, vestiti di nero e con maschere e cappucci, hanno seminato il panico esplodendo petardi e bottiglie, dando vita a scene che molti residenti hanno definito da "guerriglia urbana".
Le prime esplosioni sono state segnalate intorno alle 19.30. «Si vedeva che si erano dati appuntamento – racconta un residente – poi hanno iniziato a far esplodere petardi dentro lattine e bottiglie, deridendo chi si affacciava dai balconi».
L'intervento di Carabinieri, Polizia Locale e Guardia di Finanza non ha placato subito la situazione: alcuni ragazzi hanno continuato a lanciare petardi, persino verso i sacchi della plastica e le auto in transito. Alcuni sono stati fermati, anche grazie all'aiuto di un passante. «È stato un miracolo che nessuno si sia fatto male – aggiunge un genitore – mio figlio è tornato a casa piangendo, terrorizzato. Dovrà morire qualcuno perché si intervenga davvero?». La paura e lo sdegno dei residenti corrono ora sui social, dove in molti chiedono maggiori controlli e responsabilità da parte delle famiglie. Un episodio che riaccende le preoccupazioni in un quartiere già segnato, appena una settimana fa, dalla gambizzazione del presidente del comitato 167, Giuseppe Di Bari.
Le prime esplosioni sono state segnalate intorno alle 19.30. «Si vedeva che si erano dati appuntamento – racconta un residente – poi hanno iniziato a far esplodere petardi dentro lattine e bottiglie, deridendo chi si affacciava dai balconi».
L'intervento di Carabinieri, Polizia Locale e Guardia di Finanza non ha placato subito la situazione: alcuni ragazzi hanno continuato a lanciare petardi, persino verso i sacchi della plastica e le auto in transito. Alcuni sono stati fermati, anche grazie all'aiuto di un passante. «È stato un miracolo che nessuno si sia fatto male – aggiunge un genitore – mio figlio è tornato a casa piangendo, terrorizzato. Dovrà morire qualcuno perché si intervenga davvero?». La paura e lo sdegno dei residenti corrono ora sui social, dove in molti chiedono maggiori controlli e responsabilità da parte delle famiglie. Un episodio che riaccende le preoccupazioni in un quartiere già segnato, appena una settimana fa, dalla gambizzazione del presidente del comitato 167, Giuseppe Di Bari.
Ricevi aggiornamenti e contenuti da Barletta 


.jpg)




.jpg)
.jpg)