Attualità
Incendio ex mattatoio: dati ARPA bloccati dalla Procura
Le rilevazioni sono state eseguite ma non possono essere divulgate
Barletta - giovedì 27 ottobre 2022
11.55
I dati di ARPA Puglia sulla qualità dell'aria dopo l'incendio della discarica abusiva dell'ex mattatoio ci sono, ma non possono essere divulgati perchè oggetto di indagine giudiziaria. Sono passati due mesi dal pomeriggio del 21 agosto, quando una grande quantità di rifiuti di ogni tipo prese fuoco nell'area di 2500 mq in via Andria destinata alla sede della nuova caserma provinciale dei Vigili del Fuoco ed ecco che arrivano le prime (parziali) risposte.
A riceverle, l'amministrazione comunale con in testa il sindaco Cosimo Cannito e l'assessore all'ambiente Anna Maria Riefolo, dopo aver richiesto, nei giorni scorsi, informazioni all'Agenzia Regionale per la protezione ambientale circa i ritardi nella divulgazione dei dati emersi dalle analisi. Da Arpa hanno fatto sapere -spiegano da Palazzo di Città - di aver trasmesso nello scorso mese di settembre i dati alla polizia locale di Barletta in quanto organo di polizia giudiziaria. Dalla polizia locale è stata poi inoltrata al magistrato che si sta occupando delle indagini con la richiesta di poterle divulgare. Ad oggi però, non c'è alcuna risposta.
La zona, continua ad essere sottoposta a sequestro da parte della Procura di Trani e, al momento, è aperto un fascicolo a carico di ignoti: al vaglio ci sarebbero le immagini di videosorveglianza della zona. L'ipotesi più percorribile resta quella della natura dolosa dell'incendio. Resta in piedi un'ordinanza del sindaco che vieta ai cittadini la raccolta e il consumo di ortaggi coltivati in quella zona, per un raggio di 500 metri.
A riceverle, l'amministrazione comunale con in testa il sindaco Cosimo Cannito e l'assessore all'ambiente Anna Maria Riefolo, dopo aver richiesto, nei giorni scorsi, informazioni all'Agenzia Regionale per la protezione ambientale circa i ritardi nella divulgazione dei dati emersi dalle analisi. Da Arpa hanno fatto sapere -spiegano da Palazzo di Città - di aver trasmesso nello scorso mese di settembre i dati alla polizia locale di Barletta in quanto organo di polizia giudiziaria. Dalla polizia locale è stata poi inoltrata al magistrato che si sta occupando delle indagini con la richiesta di poterle divulgare. Ad oggi però, non c'è alcuna risposta.
La zona, continua ad essere sottoposta a sequestro da parte della Procura di Trani e, al momento, è aperto un fascicolo a carico di ignoti: al vaglio ci sarebbero le immagini di videosorveglianza della zona. L'ipotesi più percorribile resta quella della natura dolosa dell'incendio. Resta in piedi un'ordinanza del sindaco che vieta ai cittadini la raccolta e il consumo di ortaggi coltivati in quella zona, per un raggio di 500 metri.