La città
In bici a Capo Nord, l'avventura di un giovane barlettano: «Dall'infelicità del lavoro per trovare nuova energia»
Laureato in Ingegneria Chimica e Biochimica, con un sogno: «Vorrei aprire una trattoria di piatti tipici»
Barletta - mercoledì 25 settembre 2024
A soli 26 anni, il barlettano Marco Daloiso si è cimentato in un0avventura fuori dagli schemi: partire in bicicletta da Bologna, la città che lo ha accolto per il percorso universitario, per arrivare a Capo Nord.
Laureato in Ingegneria Chimica e Biochimica a Bologna a febbraio 2024, dopo un'esperienza lavorativa in un'azienda, ha deciso di mollare tutto e il 31 maggio è partito da solo in bici attraversando l'Austria, la Germania, la Danimarca, la Svezia e, per circa 2 mesi, tutta la Norvegia per raggiungere Capo Nord all'alba dell'11 settembre.
Cosa ti ha spinto a intraprendere questa avventura in solitaria?
«Accanto al desiderio esistente di visitare posti freddi e di provare uno stile di vita diverso, la scintilla che ha determinato la necessità impellente di partire è stato un evento traumatico correlato alla realizzazione della perdita dell'amicizia più importante della mia vita. Accanto all'infelicitá di un lavoro che non mi dava ciò che desideravo, si è creato un ambiente tale per cui era necessario trasformare la costante energia negativa in qualcosa di positivo che potesse essere d'aiuto a me e a chi magari si trova nella stessa situazione».
Dopo questa esperienza di vita, tornerai nel settore per cui hai studiato o hai altri progetti?
«Per il futuro mi piacerebbe coltivare la mia passione per la cucina magari aprendo una trattoria dove cucinare piatti tradizionali e semplici».
Laureato in Ingegneria Chimica e Biochimica a Bologna a febbraio 2024, dopo un'esperienza lavorativa in un'azienda, ha deciso di mollare tutto e il 31 maggio è partito da solo in bici attraversando l'Austria, la Germania, la Danimarca, la Svezia e, per circa 2 mesi, tutta la Norvegia per raggiungere Capo Nord all'alba dell'11 settembre.
Cosa ti ha spinto a intraprendere questa avventura in solitaria?
«Accanto al desiderio esistente di visitare posti freddi e di provare uno stile di vita diverso, la scintilla che ha determinato la necessità impellente di partire è stato un evento traumatico correlato alla realizzazione della perdita dell'amicizia più importante della mia vita. Accanto all'infelicitá di un lavoro che non mi dava ciò che desideravo, si è creato un ambiente tale per cui era necessario trasformare la costante energia negativa in qualcosa di positivo che potesse essere d'aiuto a me e a chi magari si trova nella stessa situazione».
Dopo questa esperienza di vita, tornerai nel settore per cui hai studiato o hai altri progetti?
«Per il futuro mi piacerebbe coltivare la mia passione per la cucina magari aprendo una trattoria dove cucinare piatti tradizionali e semplici».