Politica
Il Tupputi-pensiero: Cascella no, poi sì, poi no
Ritorno in vista del congresso PD?. Cercasi posizione politica
Barletta - sabato 21 settembre 2013
10.42
Verba volant, scripta manent. Le dichiarazioni politiche possono essere più o meno importanti, lasciare il segno, o lasciare il tempo che trovano, ma certamente, e questo soprattutto sul web, lasciano una traccia indelebile, sempre e da chiunque consultabile. Le ultime dichiarazioni di ieri di Giuseppe Tupputi, già candidato sindaco per la lista civica "Riscriviamo Barletta", nonché ex consigliere comunale e assessore PD, calzano a pennello con questa riflessione.
Ripercorriamo nuovamente, come già fatto in occasione del ballottaggio delle amministrative, le principali dichiarazioni di Tupputi, in questi ultimi mesi. Ad inizio marzo: «Resto candidato per le Primarie, ma qualora non ci saranno, la mia strada proseguirà a prescindere dal PD, nel centrosinistra». A fine marzo: «Le candidature imposte dall'alto sono deleterie per la città, soprattutto di chi manca da trent'anni da Barletta». Ad inizio aprile: «Chi dirige attualmente il Pd ha preso altre strade, dimostrando di non voler affrontare la questione e di aver forse già deciso da tempo che le primarie a Barletta non si sarebbero dovute tenere. Un vecchio modo di fare politica che mi ha spinto ad abbandonare il Partito Democratico, e che va cancellato per il bene della città, perché già adesso i risultati negativi di tale modo di operare sono sotto gli occhi di tutti». Così invece, ad inizio giugno: «"Riscriviamo Barletta" continuerà con rinnovato vigore e determinazione, ad essere l'orizzonte del nostro impegno in politica, coerentemente nel campo del Centrosinistra ed in particolare del Partito Democratico, in particolare per la riflessione congressuale sulla sua identità collettiva e sulla forma partito che sceglierà di essere - e ancora - Abbiamo apprezzato le parole di apertura rivolte da Pasquale Cascella a tutte le forze politiche che vogliono davvero impegnarsi per risollevare le sorti della nostra città per questo abbiamo deciso di sostenerlo nel turno di ballottaggio per scegliere il Sindaco della Città. L'obiettivo finale non può che essere il bene comune per la città, convinti, come siamo, che occorre imprimere un nuovo passo, a cominciare dal blocco delle varianti urbanistiche, fatto di programmazione e partecipazione».
Tupputi è tornato ieri invece, con ben altri toni, ad intervenire: «Ormai il Sindaco va a ruota libera nel suo continuo ritorno al passato, con celebrazioni che con tutto il rispetto che meritano, forse stanno servendo più a Cascella che ai Barlettani. E' come se il sindaco volesse appropriarsi di un trascorso legato alla città, che gli è mancato a causa della sua lunghissima assenza da Barletta. Ma possiamo pure concederglielo, purché ritorni nel 2013. E se qualcuno dei suoi feudatari più fidati gli facesse la cortesia di ricordarglielo, farebbe cosa gradita alla città. Anche perché lo stesso Sindaco, dei suoi amici d'infanzia, si è ricordato subito - e ancora - Quelli che oggi dicono che non bisognava ricandidare i firmatari dell'autoscioglimento del vecchio consiglio comunale, e che parlano di rapine politiche e di boys subordinati al padrone, siete diventati grigi appoggiando Cascella Sindaco e portandovi tutti dietro, o meglio dentro, per il solo fine di vincere le elezioni, senza pensare al governo della città - aggiunge - A me non piace dire lo avevo detto, ma i fatti mi danno ragione, ed io cari compagni di vecchie battaglie, vecchie perché oggi voi le battaglie non le fate preferendo il grigio, quattro mesi fa la campagna elettorale l'ho stravinta. E non il 26 ed il 27 maggio, bensì quando ho ribadito che il grigio mi fa schifo, mi rende simile a chi non voglio assomigliare. La mia non poltrona, o meglio la non poltrona di quegli amici e compagni che hanno creduto nel progetto di "Riscriviamo Barletta", sta lì a dimostrarlo – e in conclusione a Cascella - dichiari subito l'abbandono nave, anche perché il suo secondo, tale Patruno, già secondo di Maffei, è passato da una barca all'altra portandosi dietro i detrattori dell'ex sindaco».
Le domande. a questo punto, sorgono spontanee. Tupputi non sente di dover dare del "grigio" anche a se stesso, dopo aver espresso, seppur tardivamente, il suo sostegno al ballottaggio a Cascella? Tupputi e il suo rivendicato progetto "Riscriviamo Barletta", che, a quanto detto incredibilmente a giugno «continuerà con rinnovato vigore e determinazione, ad essere l'orizzonte del nostro impegno in politica, coerentemente nel campo del Centrosinistra ed in particolare del Partito Democratico, in particolare per la riflessione congressuale sulla sua identità collettiva e sulla forma partito che sceglierà di essere», se esistono politicamente, che posizione politica hanno? C'è da prevedere un ritorno in vista del congresso PD, che si preannuncia, come detto nei giorni scorsi, come la fine ufficiale della tregua e l'inizio dell'inimmaginabile? Vedremo.
Ripercorriamo nuovamente, come già fatto in occasione del ballottaggio delle amministrative, le principali dichiarazioni di Tupputi, in questi ultimi mesi. Ad inizio marzo: «Resto candidato per le Primarie, ma qualora non ci saranno, la mia strada proseguirà a prescindere dal PD, nel centrosinistra». A fine marzo: «Le candidature imposte dall'alto sono deleterie per la città, soprattutto di chi manca da trent'anni da Barletta». Ad inizio aprile: «Chi dirige attualmente il Pd ha preso altre strade, dimostrando di non voler affrontare la questione e di aver forse già deciso da tempo che le primarie a Barletta non si sarebbero dovute tenere. Un vecchio modo di fare politica che mi ha spinto ad abbandonare il Partito Democratico, e che va cancellato per il bene della città, perché già adesso i risultati negativi di tale modo di operare sono sotto gli occhi di tutti». Così invece, ad inizio giugno: «"Riscriviamo Barletta" continuerà con rinnovato vigore e determinazione, ad essere l'orizzonte del nostro impegno in politica, coerentemente nel campo del Centrosinistra ed in particolare del Partito Democratico, in particolare per la riflessione congressuale sulla sua identità collettiva e sulla forma partito che sceglierà di essere - e ancora - Abbiamo apprezzato le parole di apertura rivolte da Pasquale Cascella a tutte le forze politiche che vogliono davvero impegnarsi per risollevare le sorti della nostra città per questo abbiamo deciso di sostenerlo nel turno di ballottaggio per scegliere il Sindaco della Città. L'obiettivo finale non può che essere il bene comune per la città, convinti, come siamo, che occorre imprimere un nuovo passo, a cominciare dal blocco delle varianti urbanistiche, fatto di programmazione e partecipazione».
Tupputi è tornato ieri invece, con ben altri toni, ad intervenire: «Ormai il Sindaco va a ruota libera nel suo continuo ritorno al passato, con celebrazioni che con tutto il rispetto che meritano, forse stanno servendo più a Cascella che ai Barlettani. E' come se il sindaco volesse appropriarsi di un trascorso legato alla città, che gli è mancato a causa della sua lunghissima assenza da Barletta. Ma possiamo pure concederglielo, purché ritorni nel 2013. E se qualcuno dei suoi feudatari più fidati gli facesse la cortesia di ricordarglielo, farebbe cosa gradita alla città. Anche perché lo stesso Sindaco, dei suoi amici d'infanzia, si è ricordato subito - e ancora - Quelli che oggi dicono che non bisognava ricandidare i firmatari dell'autoscioglimento del vecchio consiglio comunale, e che parlano di rapine politiche e di boys subordinati al padrone, siete diventati grigi appoggiando Cascella Sindaco e portandovi tutti dietro, o meglio dentro, per il solo fine di vincere le elezioni, senza pensare al governo della città - aggiunge - A me non piace dire lo avevo detto, ma i fatti mi danno ragione, ed io cari compagni di vecchie battaglie, vecchie perché oggi voi le battaglie non le fate preferendo il grigio, quattro mesi fa la campagna elettorale l'ho stravinta. E non il 26 ed il 27 maggio, bensì quando ho ribadito che il grigio mi fa schifo, mi rende simile a chi non voglio assomigliare. La mia non poltrona, o meglio la non poltrona di quegli amici e compagni che hanno creduto nel progetto di "Riscriviamo Barletta", sta lì a dimostrarlo – e in conclusione a Cascella - dichiari subito l'abbandono nave, anche perché il suo secondo, tale Patruno, già secondo di Maffei, è passato da una barca all'altra portandosi dietro i detrattori dell'ex sindaco».
Le domande. a questo punto, sorgono spontanee. Tupputi non sente di dover dare del "grigio" anche a se stesso, dopo aver espresso, seppur tardivamente, il suo sostegno al ballottaggio a Cascella? Tupputi e il suo rivendicato progetto "Riscriviamo Barletta", che, a quanto detto incredibilmente a giugno «continuerà con rinnovato vigore e determinazione, ad essere l'orizzonte del nostro impegno in politica, coerentemente nel campo del Centrosinistra ed in particolare del Partito Democratico, in particolare per la riflessione congressuale sulla sua identità collettiva e sulla forma partito che sceglierà di essere», se esistono politicamente, che posizione politica hanno? C'è da prevedere un ritorno in vista del congresso PD, che si preannuncia, come detto nei giorni scorsi, come la fine ufficiale della tregua e l'inizio dell'inimmaginabile? Vedremo.