Sabrina Salerno
Sabrina Salerno
La città

«Il sistema porta a porta ed il centro di raccolta sono due virtuose pratiche di gestione dei rifiuti»

Intervento di Sabrina Salerno sul CCR

«La caratteristica principale dei Centro di Raccolta, in tutte le città in cui essi vengono realizzati, è quella di sorgere in prossimità di abitazioni e spesso si trovano anche vicini a scuole e parrocchie». Così interviene Sabrina Salerno, portavoce coordinamento LIP Rifiuti Zero provincia Bat. «Il perché è molto semplice: sono funzionali sia a supportare il sistema di raccolta 'porta a porta' che, con il venir meno dei cassonetti per strada, non permette al cittadino di conferire, nel momento a lui più comodo, una determinata quantità di rifiuto differenziato raccolto sia a raccogliere quelle tipologie di materiali non coperte dal sistema di raccolta domiciliare.

I rifiuti così raccolti sono stoccati in container ermetici e dotati di sistema di copertura posizionati su pavimentazione impermeabile in attesa di essere conferiti agli impianti di recupero secondo una tempistica che si andrà a definire nel Regolamento del Centro. Insomma circa 5/8 container monitorati aiuteranno i cittadini non solo nel loro compito di differenziazione dei rifiuti prodotti ma anche a migliorare il decoro urbano. Se il sistema porta a porta infatti elimina dalle strade cassonetti spesso lasciati aperti, dati alle fiamme e considerati come punto di abbandono di qualsivoglia genere di rifiuto, il centro di raccolta offre la possibilità di eliminarli e di evitare le micro discariche abusive che infestano il nostro territorio. Se sino ad ora abbiamo avuto dunque abbandono all'aria aperta di rifiuti indifferenziati con rischi per l'ambiente e per la salute, con il Centro avremo stoccaggio al chiuso di materie differenziate e pronte ad essere riciclate con conseguente tutela dell'ambiente e della salute.

Questi punti fermi rendono incomprensibili le dichiarazioni di chi è contrario alla realizzazione di tale Centro. I problemi legati alla salute e all'ambiente per i quali ciascun comitato ed ogni parroco dovrebbe lottare insieme alla propria gente sono altri. Il territorio di Barletta ospita una cementerai che brucia ogni anno 65.000 tonnellate di rifiuti e si appresta ad ospitare in località San Procopio una discarica di rifiuti speciali non pericolosi. Inceneritori e discariche inquinano le matrici ambientali quali aria, suolo e falde acquifere con gravi ripercussioni sulla nostra salute eppure su Buzzi Unicem e discarica di San Procopio il silenzio è generale. Il Comune di Barletta è impegnato nell'istituzione dell'ATO BAT (ambito territoriale ottimale) che si occuperà dell'impiantistica legata alla gestione dei rifiuti e dell'ARO1 (ambito di raccolta ottimale) che si occuperà dei servizi di spazzamento, raccolta e conferimento eppure nessuno tranne noi del coordinamento Rifiuti Zero denuncia la mancanza di coinvolgimento della popolazione in decisioni che avranno enormi ripercussioni sulla nostra salute e sull'ambiente che ci ospita. Il sistema 'porta a porta' ed il Centro di raccolta sono due virtuose pratiche di gestione dei rifiuti in quanto sicure e utili all'aumento della percentuale di raccolta differenziata di qualità ma non sono sufficienti. Per questo ribadiamo che l'unica strategia in grado di assicurare sostenibilità ambientale e sanitaria e favorire sana occupazione è la Strategia Rifiuti Zero: bisogna ridurre la produzione di rifiuti, differenziare e riciclare o compostare quelli prodotti e rifiutare qualsiasi pratica di incenerimento e conferimento in discarica.

Chiediamo al Sindaco Cascella – conclude Salerno - e alla sua maggioranza se l'unico obiettivo del nuovo sistema di raccolta domiciliare supportato dal Centro Comunale di Raccolta sia evitare l'ecotassa o se tali scelte siano l'inizio di un percorso in grado di garantire i diritti alla salute e a vivere e lavorare in un ambiente sano. Invitiamo comitati e parroci ad affrontare i disastri ecologici che seppur ubicati in determinate zone della città hanno ripercussioni nefaste per l'intera comunità. Pretendiamo momenti di coinvolgimento della popolazione che riguardano le tematiche ambientali frequenti e pianificati con i diversi soggetti sociali interessati al bene ed al benessere generale».
  • Raccolta differenziata
  • Sabrina Salerno
  • Amministrazione Cascella
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