Sindaco di Barletta Nicola Maffei ritratto
Sindaco di Barletta Nicola Maffei ritratto
Politica

Il sindaco Maffei replica a Maria Grazia Vitobello

«La Vitobello delegittima il Consiglio Comunale». Screzi in consiglio comunale

Il Sindaco Nicola Maffei replica a Mariagrazia Vitobello, candidato Sindaco per il centrodestra a Barletta, in merito alle sue assenze negli ultimi due Consigli Comunali del 12 e 13 aprile scorso, che trattavano, rispettivamente, di 'Acqua Bene Pubblico e No al Nucleare' e del protocollo d'intesa fra il Comune di Barletta e lo IACP per la costruzione di nuovi alloggi popolari.
Di seguito il testo:

"Ho letto le dichiarazioni di Mariagrazia Vitobello in merito ai due Consigli Comunali tenutisi il 12 e 13 aprile scorsi. Se la candidata del centrodestra crede che i barlettani non abbiano a cuore la democrazia, io ne prendo atto. La Vitobello sa fin troppo bene che il Consiglio Comunale ha la funzione, tra le altre, di decidere in merito allo statuto dell'Ente e alle convenzioni tra gli Enti Locali. Non lo dice Nicola Maffei ma la legge. Così come il rispetto per le funzioni attribuitele dai suoi elettori (già peraltro traditi due anni fa con il suo passaggio da Sinistra a Destra) avrebbe dovuto portare di peso Mariagrazia a votare in Consiglio Comunale degli indirizzi importantissimi per la città. Invece così non è stato e non solo, ma la Vitobello definisce "strumentali" due Consigli Comunali decisivi per la città e il territorio tutto. La Vitobello dovrebbe invece interrogarsi su quale sia stato il suo contributo al Consiglio Comunale. Su quali e quanti provvedimenti si è espressa? A quanti Consigli ha partecipato? Qual è stato il suo contributo alle centinaia di Commissioni Comunali alla Cultura, della quale è ancora Presidente, convocate o partecipate in questi anni per redigendi regolamenti ed altro, e quali sono i provvedimenti prodotti? É evidente che Mariagrazia ha provato goffamente, ieri, a nascondere all'opinione pubblica la sua colpevole assenza da due Consigli Comunali importantissimi.

L'acqua pubblica e il nucleare non sono argomenti marginali, tanto più perchè l'intero Paese sarà chiamato a decidere in merito a quelle questioni in un Referendum fra meno di due mesi. Se poi pensiamo che ben 2500 barlettani hanno firmato la richiesta di modifica dello statuto comunale per sancire che l'acqua è bene comune e che per questa questione si sono mobilitate molte associazioni e movimenti nazionali presenti anche a Barletta, allora vorrei sapere dalla Vitobello se ritiene che questi cittadini non siano all'altezza delle sue attenzioni.

Non aggiungo nulla invece in merito alle considerazioni della Vitobello sulla questione case popolari. Il Consiglio Comunale di ieri è stato chiamato a sancire un accordo regionale con lo IACP che consentirà al Comune di Barletta di ricevere introiti per circa 2.200.000 euro e ci porterà a dare case popolari a famiglie povere che non hanno più tempo per aspettare, dopo ben 40 anni di vuoto. Il fatto che il Consiglio si sia tenuto ieri ci ha consentito di evitare di perdere altri 6 mesi di attesa. Con le elezioni di mezzo, infatti, tanto sarebbe stato il tempo necessario per convocare un ulteriore Consiglio Comunale che avesse come oggetto quell'argomento e né io né quanti ieri hanno partecipato e votato potevamo permetterlo.

Mariagrazia Vitobello, con le sue affermazioni, illustra in modo fin troppo chiaro cosa pensa delle istituzioni: un posto da frequentare solo quando ci sono interessi personali. Secondo lei quando c'è la campagna elettorale, le Amministrazioni devono smettere di lavorare? A questa assurdità, figlia di una concezione della politica più vicina allo scontro tra tifoserie che non al dibattito tra parti per il miglioramento della vita delle comunità, non mi piegherò mai: non l'ho fatto durante le Primarie e non lo farò adesso. Sono il Sindaco e intendo onorare il mandato ricevuto dai cittadini sino in fondo. Il problema è che la Vitobello, oltre a mostrare disprezzo per le istituzioni, non rinuncia al suo ruolo e alla retribuzione come Consigliere Comunale, così come non ha ancora rinunciato al ruolo di Presidente della Commissione Consiliare alla Cultura, carica che attualmente ricopre proprio mentre dichiara pubblicamente l'inutilità del Consiglio Comunale.

Per ciò che concerne le dichiarazioni della Vitobello in merito alla signora disabile cui fa riferimento nel suo comunicato, devo evidentemente ricordarle che la signora in questione non solo è stata ricevuta, addirittura accompagnata dallo zio, ma che a entrambi io stesso, su sua precisa richiesta, ho spiegato che le procedure di assunzione nell'Amministrazione si svolgono con avvisi di evidenza pubblica e regolare gara e non possono essere eluse da nessuno.
Mi dispiace che la Vitobello utilizzi strumentalmente i dolori altrui senza informarsi su come stiano realmente i fatti. Certo, scivolare sui bisogni delle persone, utilizzate esse sì per sterile e strumentale demagogia da campagna elettorale, e disinteressarsi delle richieste reali e documentate della città (come quelle dei movimenti referendari), non è un buon modo per proporsi alla guida di Barletta. Sono sicuro che i barlettani l'abbiano compreso."
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