Politica
Il progetto politico del centrosinistra barlettano è stato «un grande inganno»
«Spettacolo avvilente e indecoroso» secondo i responsabili di Nuova Generazione Barletta. Intervengono Presicci, Antonucci e Cefola
Barletta - martedì 5 luglio 2011
«Lo spettacolo cui stiamo assistendo in questi giorni sulle vicende politiche all'interno del centro-sinistra, culminate con le dimissioni del Sindaco Maffei, è avvilente ed indecoroso ed offende l'intelligenza e la pazienza dei cittadini barlettani i quali in grande maggioranza, votando tale coalizione, hanno creduto in un progetto politico che alla prima resa dei conti si sta rivelando per quello che era, ossia un grande inganno». Amareggiato è il tono dei responsabili di Nuova Generazione Barletta, anch'essi intervenuti sulla questione crisi al comuna di Barletta: in particolare sono intervenuti il coordinatore Michele Presicci e i consiglieri regionali Luigi Antonucci e Gennaro Cefola, divulgando la seguente dichiarazione.
«Eppure lo avevamo detto a più riprese in campagna elettorale allorchè avevamo denunciato l'alto tasso di litigiosità tra le forze politiche dell'attuale maggioranza che si era manifestato durante tutta l'ultima consiliatura, fino a sfociare nel tentativo di defenestrare il sindaco uscente sottoponendolo, caso unico in tutta Italia, all'umiliante rito delle primarie, nel quale a competere vi erano, oltre lui, anche esponenti che prima ne contestavano il suo operato mentre oggi siedono nella sua giunta. Con queste premesse era facile prevedere quello che sta realmente accadendo in questi giorni; un terremoto politico che sta squassando i precari equilibri tra le forze di centro-sinistra e quelli all'interno delle stesse forze nelle quali è in atto una feroce guerra per la spartizione delle poltrone combattuta senza esclusione di colpi e soprattutto senza avvertire il pudore di mostrare il lato peggiore della politica, anzi portata avanti a furor di pubblici proclami come in una volgare lite di condominio. In tutto questo a rimetterci sono come sempre i cittadini che vedono ritardare la soluzione dei problemi della città che, a distanza di 45 giorni, si ritrova ancora senza una guida ed in preda ad oscuri quanto irresponsabili giochi di palazzo nei quali i protagonisti principali di questa contesa stanno giocando una partita del tutto personale senza considerare le ricadute negative in termini di credibilità e di immagine per l'intera comunità barlettana. A fronte di questa vergogna senza precedenti, l'unica cosa che ci si può augurare nell'interesse di tutti è che il Sindaco Maffei, in un impeto di orgoglio e dignità che gli renderebbe merito, prenda atto definitivamente della impossibilità di governare la città con una simile coalizione e non receda dalle sue dimissioni, rimettendo nuovamente ai cittadini il diritto di scegliersi una nuova classe dirigente. Altre soluzioni diverse da quella innanzi prospettata non farebbero altro che procrastinare l'agonia di questa amministrazione, destinata inevitabilmente ad impantanarsi nelle sabbie mobili dei veti incrociati delle opposte fazioni.
Quello che rimarrà ai cittadini di questa triste esperienza sarà l'ulteriore sfiducia verso la politica, che verrà intesa sempre di più come uno strumento per soddisfare ambizioni personali, anziché luogo in cui discutere e trovare soluzioni nell'interesse collettivo. Questa cattiva percezione della politica non farà altro che incrementare quei fenomeni distorsivi, cui abbiamo assistito nelle passate elezioni amministrative, ma anche prima, concretizzatisi nell'esplosione del numero dei candidati sindaci e dei candidati consiglieri, nonché nella commercializzazione del voto a testimonianza del fatto che ognuno cerca dalla politica un proprio tornaconto personale. Senza considerare i disinvolti cambi di casacca di politici, che stanchi di militare in coalizioni perdenti e presi da forti ed irrefrenabili crisi di astinenza di potere hanno deciso di sconfessare sé stessi ed il loro credo politico, paventando sterili quanto puerili giustificazioni politiche, pur di partecipare al banchetto municipale. E' evidente poi che i cattivi esempi generano un sistema malato che attrae persone senza idee e senza scrupoli che cercano attraverso la politica di ottenere il massimo risultato possibile in termini economici o di potere incuranti di tutto il resto. Anche per queste ragioni è quanto mai opportuno porre fine a questo modo di amministrare la cosa pubblica creando le premesse per moralizzare la politica, attraverso una maggiore selezione del personale politico da parte dei partiti, i quali devono riappropriarsi del loro ruolo centrale nel determinare le scelte ed i comportamenti dei propri aderenti. Il centro-destra a Barletta è pronto ad inaugurare una nuova stagione politica con la propria classe dirigente che ha dimostrato compattezza, serietà e competenza nonostante le sirene ammaliatrici e tentatrici dell'altra sponda disposti a far accordi con chiunque pur di salvare la poltrona. Questo modo di intendere la politica non ci appartiene, abbiamo la presunzione di ritenere che i cittadini sapranno distinguere e al momento opportuno anche premiare la coerenza di chi vuole realmente cambiare le cose a Barletta».
«Eppure lo avevamo detto a più riprese in campagna elettorale allorchè avevamo denunciato l'alto tasso di litigiosità tra le forze politiche dell'attuale maggioranza che si era manifestato durante tutta l'ultima consiliatura, fino a sfociare nel tentativo di defenestrare il sindaco uscente sottoponendolo, caso unico in tutta Italia, all'umiliante rito delle primarie, nel quale a competere vi erano, oltre lui, anche esponenti che prima ne contestavano il suo operato mentre oggi siedono nella sua giunta. Con queste premesse era facile prevedere quello che sta realmente accadendo in questi giorni; un terremoto politico che sta squassando i precari equilibri tra le forze di centro-sinistra e quelli all'interno delle stesse forze nelle quali è in atto una feroce guerra per la spartizione delle poltrone combattuta senza esclusione di colpi e soprattutto senza avvertire il pudore di mostrare il lato peggiore della politica, anzi portata avanti a furor di pubblici proclami come in una volgare lite di condominio. In tutto questo a rimetterci sono come sempre i cittadini che vedono ritardare la soluzione dei problemi della città che, a distanza di 45 giorni, si ritrova ancora senza una guida ed in preda ad oscuri quanto irresponsabili giochi di palazzo nei quali i protagonisti principali di questa contesa stanno giocando una partita del tutto personale senza considerare le ricadute negative in termini di credibilità e di immagine per l'intera comunità barlettana. A fronte di questa vergogna senza precedenti, l'unica cosa che ci si può augurare nell'interesse di tutti è che il Sindaco Maffei, in un impeto di orgoglio e dignità che gli renderebbe merito, prenda atto definitivamente della impossibilità di governare la città con una simile coalizione e non receda dalle sue dimissioni, rimettendo nuovamente ai cittadini il diritto di scegliersi una nuova classe dirigente. Altre soluzioni diverse da quella innanzi prospettata non farebbero altro che procrastinare l'agonia di questa amministrazione, destinata inevitabilmente ad impantanarsi nelle sabbie mobili dei veti incrociati delle opposte fazioni.
Quello che rimarrà ai cittadini di questa triste esperienza sarà l'ulteriore sfiducia verso la politica, che verrà intesa sempre di più come uno strumento per soddisfare ambizioni personali, anziché luogo in cui discutere e trovare soluzioni nell'interesse collettivo. Questa cattiva percezione della politica non farà altro che incrementare quei fenomeni distorsivi, cui abbiamo assistito nelle passate elezioni amministrative, ma anche prima, concretizzatisi nell'esplosione del numero dei candidati sindaci e dei candidati consiglieri, nonché nella commercializzazione del voto a testimonianza del fatto che ognuno cerca dalla politica un proprio tornaconto personale. Senza considerare i disinvolti cambi di casacca di politici, che stanchi di militare in coalizioni perdenti e presi da forti ed irrefrenabili crisi di astinenza di potere hanno deciso di sconfessare sé stessi ed il loro credo politico, paventando sterili quanto puerili giustificazioni politiche, pur di partecipare al banchetto municipale. E' evidente poi che i cattivi esempi generano un sistema malato che attrae persone senza idee e senza scrupoli che cercano attraverso la politica di ottenere il massimo risultato possibile in termini economici o di potere incuranti di tutto il resto. Anche per queste ragioni è quanto mai opportuno porre fine a questo modo di amministrare la cosa pubblica creando le premesse per moralizzare la politica, attraverso una maggiore selezione del personale politico da parte dei partiti, i quali devono riappropriarsi del loro ruolo centrale nel determinare le scelte ed i comportamenti dei propri aderenti. Il centro-destra a Barletta è pronto ad inaugurare una nuova stagione politica con la propria classe dirigente che ha dimostrato compattezza, serietà e competenza nonostante le sirene ammaliatrici e tentatrici dell'altra sponda disposti a far accordi con chiunque pur di salvare la poltrona. Questo modo di intendere la politica non ci appartiene, abbiamo la presunzione di ritenere che i cittadini sapranno distinguere e al momento opportuno anche premiare la coerenza di chi vuole realmente cambiare le cose a Barletta».