Associazioni
Il Palazzo di cristallo sfida il Palazzo di città
Il giovane movimento apolitico attacca il malcostume dei nostri politici. L’incontro coi cittadini è stata una bella iniziativa, sebbene osteggiata su facebook dagli stessi giovani
Barletta - lunedì 14 febbraio 2011
16.42
Il movimento di opinione «Palazzo di Cristallo» è nato su facebook e propone una lotta contro le pratiche di clientelismo e familismo, che dopo le elezioni, potrebbero ripetersi anche nella nuova amministrazione comunale. Per questo , domenica si è tenuto un incontro organizzato dai promotori del movimento , con lo scopo di redigere un documento di regole etiche da sottoporre al sindaco di Barletta.
I temi affrontati sono stati i seguenti:
Gli obiettivi da raggiungere sono difficili, perché, purtroppo, se non esistessero familismi, compensi, gettoni di presenza, pochissimi sceglierebbero la «carriera politica». La conferenza collaborativa (bar-camp) svoltasi domenica ha dato la possibilità ai partecipanti di inoltrare proposte utili alla stesura del documento etico, dando a ognuno il tempo massimo di 5 minuti, per poter così concedere a tutti di proporre e discutere. I politici barlettani presenti erano di destra e sinistra, a dimostrazione che i temi affrontati sono trasversali e che il movimento si propone come iniziativa apolitica. Sebbene le presenze di comuni cittadini siano state purtroppo esigue, numerosi sono stati i politici barlettani intervenuti all'incontro, dimostrandosi disponibili al confronto . Stavolta non ci sono state scuse per quei giovani i cittadini che avrebbero dovuto e potuto esserci, poiché il tam-tam su facebook c'è stato: gli assenti hanno dunque perso la possibilità di confrontarsi coi nostri politici.
Michele Dibenetto ha esordito subito proponendo la creazione di un patto etico, con relativa eliminazione del gettone di presenza, auspicando che i rappresentanti di lista debbano essere iscritti al partito, e non scelti a casaccio. Ha inoltre aborrito il cumulo di cariche e incarichi per ogni singolo politico, come ad esempio fa il nostro Presidente della Provincia BT.
Franco Fucci ha proposto la creazione di una commissione di 5 consiglieri che dovrebbero stabilire i criteri per la scelta degli scrutatori: giovane età e attività.
Alessandro Porcelluzzi ha proposto l'anagrafe online degli eletti, da pubblicare subito dopo le elezioni.
Franco Ruta ha perso la rotta, lasciandosi andare ai nostalgici ricordi di gioventù, quando negli anni '70 il privato era politico, salvo poi ritrovare la retta via ribadendo che il problema dei rappresentanti di lista e degli scrutatori è un problema scottante, pur senza proporre soluzioni.
Oronzo Cilli ha "urlato" la responsabilità di tutti i politici presenti nella questione dei rappresentanti di lista, salvo poi abbandonare il dibattito in modo melodrammatico, forse perché i 5 minuti concessi a tutti, non gli bastavano.
Ruggiero Mennea ha proposto che i candidati non dovrebbero avere conflitti di interessi, affidandosi quindi alla moralità dei singoli aspiranti politici. Inoltre ha suggerito che i consiglieri comunali non dovrebbero «durare» oltre i 3 mandati, speriamo che ai piani alti del Palazzo di Città qualcuno lo ascolti.
Gennaro Calabrese si è affannato a ribadire che gli scrutatori andrebbero sorteggiati.
Andrea Patruno ha sottolineato come la politica sia settoriale ed escluda le donne, ma forse non sa che se le donne in politica sono poche, è per una scelta delle suddette.
L'incontro coi cittadini è stata una bella iniziativa, sebbene osteggiata su facebook dagli stessi giovani, che magari preferiscono discutere stando comodamente seduti davanti il pc. Auspico che il prossimo incontro sia più affollato. Il confronto, i dibattiti e le proposte si fanno incontrandosi «fisicamente», facebook è solo un mezzo di diffusione veloce delle notizie.
I temi affrontati sono stati i seguenti:
- Lotta al familismo, cioè quella pratica che hanno i nostri amministratori di inserire parenti e affini nell'amministrazione cittadina.
- Revisione dei meccanismi di individuazione degli scrutatori, che dovrebbero essere scelti col sorteggio.
- Trasparenza sull'utilizzo dei rappresentanti di lista e impegno a combattere il mercato del voto.
- Ridimensionamento dei compensi dei componenti della giunta del sindaco.
- Sostegno al tema delle differenze di genere, come ad esempio l'assenza di donne.
Gli obiettivi da raggiungere sono difficili, perché, purtroppo, se non esistessero familismi, compensi, gettoni di presenza, pochissimi sceglierebbero la «carriera politica». La conferenza collaborativa (bar-camp) svoltasi domenica ha dato la possibilità ai partecipanti di inoltrare proposte utili alla stesura del documento etico, dando a ognuno il tempo massimo di 5 minuti, per poter così concedere a tutti di proporre e discutere. I politici barlettani presenti erano di destra e sinistra, a dimostrazione che i temi affrontati sono trasversali e che il movimento si propone come iniziativa apolitica. Sebbene le presenze di comuni cittadini siano state purtroppo esigue, numerosi sono stati i politici barlettani intervenuti all'incontro, dimostrandosi disponibili al confronto . Stavolta non ci sono state scuse per quei giovani i cittadini che avrebbero dovuto e potuto esserci, poiché il tam-tam su facebook c'è stato: gli assenti hanno dunque perso la possibilità di confrontarsi coi nostri politici.
Michele Dibenetto ha esordito subito proponendo la creazione di un patto etico, con relativa eliminazione del gettone di presenza, auspicando che i rappresentanti di lista debbano essere iscritti al partito, e non scelti a casaccio. Ha inoltre aborrito il cumulo di cariche e incarichi per ogni singolo politico, come ad esempio fa il nostro Presidente della Provincia BT.
Franco Fucci ha proposto la creazione di una commissione di 5 consiglieri che dovrebbero stabilire i criteri per la scelta degli scrutatori: giovane età e attività.
Alessandro Porcelluzzi ha proposto l'anagrafe online degli eletti, da pubblicare subito dopo le elezioni.
Franco Ruta ha perso la rotta, lasciandosi andare ai nostalgici ricordi di gioventù, quando negli anni '70 il privato era politico, salvo poi ritrovare la retta via ribadendo che il problema dei rappresentanti di lista e degli scrutatori è un problema scottante, pur senza proporre soluzioni.
Oronzo Cilli ha "urlato" la responsabilità di tutti i politici presenti nella questione dei rappresentanti di lista, salvo poi abbandonare il dibattito in modo melodrammatico, forse perché i 5 minuti concessi a tutti, non gli bastavano.
Ruggiero Mennea ha proposto che i candidati non dovrebbero avere conflitti di interessi, affidandosi quindi alla moralità dei singoli aspiranti politici. Inoltre ha suggerito che i consiglieri comunali non dovrebbero «durare» oltre i 3 mandati, speriamo che ai piani alti del Palazzo di Città qualcuno lo ascolti.
Gennaro Calabrese si è affannato a ribadire che gli scrutatori andrebbero sorteggiati.
Andrea Patruno ha sottolineato come la politica sia settoriale ed escluda le donne, ma forse non sa che se le donne in politica sono poche, è per una scelta delle suddette.
L'incontro coi cittadini è stata una bella iniziativa, sebbene osteggiata su facebook dagli stessi giovani, che magari preferiscono discutere stando comodamente seduti davanti il pc. Auspico che il prossimo incontro sia più affollato. Il confronto, i dibattiti e le proposte si fanno incontrandosi «fisicamente», facebook è solo un mezzo di diffusione veloce delle notizie.