Associazioni
«Il Milite Ignoto merita la cittadinanza barlettana»
Anmig e Ancr lanciano la proposta al Comune di Barletta
Barletta - martedì 26 gennaio 2021
10.14 Comunicato Stampa
Nel 1918, dopo la conclusione del primo conflitto mondiale, durante il quale avevano perso la vita circa 650.000 militari italiani, il Parlamento approvò la legge 11 agosto 1921, n.1075, "per la sepoltura in Roma, sull'Altare della Patria, della salma di un soldato ignoto caduto in guerra". La Commissione appositamente costituita per la individuazione dei resti mortali di quello che sarebbe diventato il "Milite Ignoto", compì ogni possibile sforzo affinché non fosse possibile individuare la provenienza "territoriale". L'unico requisito fu quello della sua italianità.
Questo elemento, unito alla casualità della scelta finale della bara, tra undici identiche, effettuata nella Basilica di Aquileia, da parte di Maria Bergamas, madre di un militare caduto in combattimento, i cui resti non furono mai recuperati, consentì a tutti gli italiani di identificare una persona cara in quel militare sconosciuto. Tra gli undici Figli della Patria, compariva anche un soldato con le insegne del 137° Reggimento "Brigata Barletta".
Ciò avvenne, infatti, fin dal passaggio del treno speciale che lo trasportò da Aquileia a Roma e poi, il 4 novembre 1921, nel momento della sua solenne tumulazione presso il sacello dell'Altare della Patria, al Vittoriano. Durante la fase finale di quello storico viaggio, i decorati di Medaglia d'Oro al valor militare, che già avevano ricevuto il privilegio di svolgere la stessa funzione nel tragitto dalla Basilica alla stazione ferroviaria di Aquileia, eseguirono nuovamente, a Roma, la scorta d'onore al feretro, trasportato su un affusto di cannone, dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri alla base del Vittoriano e ne effettuarono il trasporto, a spalla, sulla scalea, sino alla sua deposizione nel sacello, ove il Caduto - anch'Egli, nel frattempo, decorato di MO al VM - viene tuttora custodito.
Oggi è giunto il momento in cui, in ogni luogo d'Italia, si possa orgogliosamente riconoscere la "paternità" di quel Caduto.
Sulla base di questo, l'Associazione Anmig (Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra ) sezione Barletta e l'Associazione Ancr (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) sezione Barletta rappresentata dal Presidente Graziano Ruggiero, si rivolge al Comune di Barletta, affinché valuti la possibilità di promuovere, nel corso del 2021 (nell'imminenza del Centenario in oggetto), il conferimento della cittadinanza onoraria al "Milite Ignoto".
Sarebbe significativo se, come già posto in essere da numerosi Comuni, si procedesse anche ad ulteriori intitolazioni al "Milite Ignoto - Medaglia d'Oro al Valor Militare" di piazze, vie o altri luoghi pubblici. Tutto ciò, naturalmente, nel pieno rispetto delle norme amministrative in vigore e dell'autonomia degli Enti municipali.
Questo elemento, unito alla casualità della scelta finale della bara, tra undici identiche, effettuata nella Basilica di Aquileia, da parte di Maria Bergamas, madre di un militare caduto in combattimento, i cui resti non furono mai recuperati, consentì a tutti gli italiani di identificare una persona cara in quel militare sconosciuto. Tra gli undici Figli della Patria, compariva anche un soldato con le insegne del 137° Reggimento "Brigata Barletta".
Ciò avvenne, infatti, fin dal passaggio del treno speciale che lo trasportò da Aquileia a Roma e poi, il 4 novembre 1921, nel momento della sua solenne tumulazione presso il sacello dell'Altare della Patria, al Vittoriano. Durante la fase finale di quello storico viaggio, i decorati di Medaglia d'Oro al valor militare, che già avevano ricevuto il privilegio di svolgere la stessa funzione nel tragitto dalla Basilica alla stazione ferroviaria di Aquileia, eseguirono nuovamente, a Roma, la scorta d'onore al feretro, trasportato su un affusto di cannone, dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri alla base del Vittoriano e ne effettuarono il trasporto, a spalla, sulla scalea, sino alla sua deposizione nel sacello, ove il Caduto - anch'Egli, nel frattempo, decorato di MO al VM - viene tuttora custodito.
Oggi è giunto il momento in cui, in ogni luogo d'Italia, si possa orgogliosamente riconoscere la "paternità" di quel Caduto.
Sulla base di questo, l'Associazione Anmig (Associazione Nazionale fra Mutilati e Invalidi di Guerra ) sezione Barletta e l'Associazione Ancr (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci) sezione Barletta rappresentata dal Presidente Graziano Ruggiero, si rivolge al Comune di Barletta, affinché valuti la possibilità di promuovere, nel corso del 2021 (nell'imminenza del Centenario in oggetto), il conferimento della cittadinanza onoraria al "Milite Ignoto".
Sarebbe significativo se, come già posto in essere da numerosi Comuni, si procedesse anche ad ulteriori intitolazioni al "Milite Ignoto - Medaglia d'Oro al Valor Militare" di piazze, vie o altri luoghi pubblici. Tutto ciò, naturalmente, nel pieno rispetto delle norme amministrative in vigore e dell'autonomia degli Enti municipali.