Politica
Il consigliere provinciale Luigi Antonucci a difesa della Chiesa cattolica
Non si può far “passare” il messaggio che dovunque ci sia la Chiesa ci siano preti pedofili
Barletta - giovedì 8 aprile 2010
Ho aspettato che si concludesse la campagna elettorale 2010 per poter affrontare questo delicato tema, in modo tale da sgombrare il campo da qualsiasi tipo di sospetto di strumentalizzazione politica, legato alla questione "pedofilia nella Chiesa".
Penso sia doverosa un'ampia riflessione sull'attacco che si sta profilando contro l'altra parte del Tevere: stiamo assistendo ad un improvviso fiorire di scandali che stanno pesantemente colpendo la credibilità della Chiesa e che ne stanno fortemente minando il messaggio pastorale.
Qualsiasi caso di pedofilia, all'interno di qualsiasi Istituzione, è senza dubbio da condannare in modo fermo, senza nessuna riserva. Chi si è reso colpevole di reati così ignobili, penso che debba essere perseguito prima penalmente e poi all'interno delle stesse gerarchie ecclesiastiche. Non sono ammissibili persone che, commettendo crimini del genere in Istituzioni che sono per giunta preposte alla cura delle anime, non siano puniti e allontanati.
Ma è anche importante fare una seria riflessione su come si stanno evolvendo a livello globale le informazioni inerenti questo caso. Non sono mai stato propenso a credere alle teorie della cospirazione, ma a pelle mi sento di dire che questo polverone è stato montato ad arte, in prossimità delle elezioni.
Non posso accettare la tesi che alcune vittime, alla denuncia di altre vittime, si sentano spronate a parlare. Non escludo a priori questa tesi, ma non credo che sia questa la pista giusta da seguire. Dico tutto ciò alla luce dei fatti che stanno avvenendo in questi ultimi giorni: oltre ai conclamati casi irlandesi, stanno venendo fuori casi anche nella diocesi dell'allora cardinale Joseph Ratzinger, ovvero la diocesi bavarese di Monaco. Ben vengano le denunce in caso di reato. Ma non si può far "passare" il messaggio che dove c'è la Chiesa ci sono i preti pedofili. Anche la cancelliera Angela Merkel si è sentita in dovere di arginare gli attacchi che provenivano dal suo Governo nei confronti del Papa, contro il volere dei suoi stessi ministri che pretendevano azioni più decisive nei confronti della Chiesa tedesca.
Ora, tralasciando un attimo quelli che sono i fatti che stanno avvenendo in questi giorni, è importante concentrarsi su un'analisi ad ampio spettro. Io ritengo che sia necessario partire da un dato oggettivo, che serva a riportare il ragionamento su basi più solide: sono tantissime le persone, bambini, adulti, disabili, che sono supportati nella vita di tutti i giorni e in tutto il Mondo dalla Chiesa cattolica. E questo è un fatto. La stampa ne parla, forse non abbastanza.
Non bisogna dimenticare che la Chiesa è il principale Ente caritatevole del Mondo. La mia preoccupazione più grande è che un attacco così pesante, da una parte non possa riuscire ad arginare completamente quello che è il fenomeno della pedofilia all'interno della Chiesa, così come
Penso sia doverosa un'ampia riflessione sull'attacco che si sta profilando contro l'altra parte del Tevere: stiamo assistendo ad un improvviso fiorire di scandali che stanno pesantemente colpendo la credibilità della Chiesa e che ne stanno fortemente minando il messaggio pastorale.
Qualsiasi caso di pedofilia, all'interno di qualsiasi Istituzione, è senza dubbio da condannare in modo fermo, senza nessuna riserva. Chi si è reso colpevole di reati così ignobili, penso che debba essere perseguito prima penalmente e poi all'interno delle stesse gerarchie ecclesiastiche. Non sono ammissibili persone che, commettendo crimini del genere in Istituzioni che sono per giunta preposte alla cura delle anime, non siano puniti e allontanati.
Ma è anche importante fare una seria riflessione su come si stanno evolvendo a livello globale le informazioni inerenti questo caso. Non sono mai stato propenso a credere alle teorie della cospirazione, ma a pelle mi sento di dire che questo polverone è stato montato ad arte, in prossimità delle elezioni.
Non posso accettare la tesi che alcune vittime, alla denuncia di altre vittime, si sentano spronate a parlare. Non escludo a priori questa tesi, ma non credo che sia questa la pista giusta da seguire. Dico tutto ciò alla luce dei fatti che stanno avvenendo in questi ultimi giorni: oltre ai conclamati casi irlandesi, stanno venendo fuori casi anche nella diocesi dell'allora cardinale Joseph Ratzinger, ovvero la diocesi bavarese di Monaco. Ben vengano le denunce in caso di reato. Ma non si può far "passare" il messaggio che dove c'è la Chiesa ci sono i preti pedofili. Anche la cancelliera Angela Merkel si è sentita in dovere di arginare gli attacchi che provenivano dal suo Governo nei confronti del Papa, contro il volere dei suoi stessi ministri che pretendevano azioni più decisive nei confronti della Chiesa tedesca.
Ora, tralasciando un attimo quelli che sono i fatti che stanno avvenendo in questi giorni, è importante concentrarsi su un'analisi ad ampio spettro. Io ritengo che sia necessario partire da un dato oggettivo, che serva a riportare il ragionamento su basi più solide: sono tantissime le persone, bambini, adulti, disabili, che sono supportati nella vita di tutti i giorni e in tutto il Mondo dalla Chiesa cattolica. E questo è un fatto. La stampa ne parla, forse non abbastanza.
Non bisogna dimenticare che la Chiesa è il principale Ente caritatevole del Mondo. La mia preoccupazione più grande è che un attacco così pesante, da una parte non possa riuscire ad arginare completamente quello che è il fenomeno della pedofilia all'interno della Chiesa, così come