Politica
Il bivio della crisi politica barlettana: Consiglio comunale o tavolo politico?
Fissata per il 14 marzo la prossima seduta consiliare
Barletta - mercoledì 26 febbraio 2014
11.04
Il braccio di ferro tra il sindaco e i partiti di maggioranza sulla composizione della Giunta, che ha riaperto a Barletta una nuova stagione di crisi politica (definita "costruttiva" dai partiti firmatari dell'ormai noto documento), ha aperto a sua volta un nuovo braccio di ferro, sempre tra Cascella e le forze politiche, proprio su come e in che luogo trovare soluzione a questa crisi: tavolo politico di maggioranza o Consiglio comunale?
«E' doveroso chiarire, in Consiglio comunale, là dove si esercita la sovranità popolare, l'effettiva portata della divaricazione che così si è determinata nella coalizione, quale "rimodulazione" si immagina». Così Cascella ha ribadito lunedì sulla sua pagina Facebook, quella che è la sua intenzione a riguardo, già espressa la settimana scorsa nella lettera inviata alla presidente Peschechera, nella quale scriveva: "D'intesa con la Giunta comunale, sono, quindi, a chiedere a Lei e ai Capigruppo di riprendere quella discussione - il riferimento è al dibattito non avenuto sulle linee programmatiche, nella seduta del 10 febbraio - in Consiglio comunale in modo da verificare le effettive condizioni politiche ed istituzionali per dare alla crisi uno sbocco coerente con il mandato chiesto e ottenuto dagli elettori". Al contrario, i 4 partiti firmatari del documento politico (PD, Scelta Civica, Buona Politica, lista civica Insieme con Cascella Sindaco), vorrebbero invece discutere della crisi politica in atto, all'interno del tavolo politico di maggioranza.
La conferenza dei capigruppo di ieri ha fissato la prossima seduta consiliare al 14 marzo, ma non ha sciolto il nodo politico, per cui è probabile che prima della data fissata i capigruppo tornino a riunirsi. Nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio dovrebbe esserci l'approvazione del regolamento degli istituti di partecipazione, il cui iter è giunto praticamente alla conclusione in commissione Affari Generali. Ancora in forse i debiti fuori bilancio di Disfida e Notte Bianca, che dovrebbero ritornare in commissione Bilancio per ulteriori approfondimenti.
Resta quindi aperto l'interrogativo su come sarà affrontata la questione politica della maggioranza. Come il sindaco intenderà portare l'argomento in Consiglio comunale? Potremmo immaginare qualcosa di simile ad un voto di fiducia? Una forma istituzionale ipotizzabile a tal riguardo, disciplinata dall'art. 56 del Regolamento del Consiglio comunale, potrebbe essere quella della mozione, la quale, "intesa a promuovere una deliberazione del Consiglio comunale, consiste in un documento motivato, sottoscritto da uno o più consiglieri; essa è diretta a promuovere un dibattito politico-amministrativo su un argomento di particolare importanza, al fine di pervenire ad una decisione su di esso". Vedremo quindi quale sarà la linea a prevalere: se quella di Cascella che spinge per una discussione nell'aula consiliare, o quella delle forze politiche di maggioranza, perlomeno le 4 firmatarie del documento, che invece spingono per un dibattito all'interno del tavolo politico di coalizione. Bracci di ferro incrociati che sono destinati per ora a continuare.
«E' doveroso chiarire, in Consiglio comunale, là dove si esercita la sovranità popolare, l'effettiva portata della divaricazione che così si è determinata nella coalizione, quale "rimodulazione" si immagina». Così Cascella ha ribadito lunedì sulla sua pagina Facebook, quella che è la sua intenzione a riguardo, già espressa la settimana scorsa nella lettera inviata alla presidente Peschechera, nella quale scriveva: "D'intesa con la Giunta comunale, sono, quindi, a chiedere a Lei e ai Capigruppo di riprendere quella discussione - il riferimento è al dibattito non avenuto sulle linee programmatiche, nella seduta del 10 febbraio - in Consiglio comunale in modo da verificare le effettive condizioni politiche ed istituzionali per dare alla crisi uno sbocco coerente con il mandato chiesto e ottenuto dagli elettori". Al contrario, i 4 partiti firmatari del documento politico (PD, Scelta Civica, Buona Politica, lista civica Insieme con Cascella Sindaco), vorrebbero invece discutere della crisi politica in atto, all'interno del tavolo politico di maggioranza.
La conferenza dei capigruppo di ieri ha fissato la prossima seduta consiliare al 14 marzo, ma non ha sciolto il nodo politico, per cui è probabile che prima della data fissata i capigruppo tornino a riunirsi. Nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio dovrebbe esserci l'approvazione del regolamento degli istituti di partecipazione, il cui iter è giunto praticamente alla conclusione in commissione Affari Generali. Ancora in forse i debiti fuori bilancio di Disfida e Notte Bianca, che dovrebbero ritornare in commissione Bilancio per ulteriori approfondimenti.
Resta quindi aperto l'interrogativo su come sarà affrontata la questione politica della maggioranza. Come il sindaco intenderà portare l'argomento in Consiglio comunale? Potremmo immaginare qualcosa di simile ad un voto di fiducia? Una forma istituzionale ipotizzabile a tal riguardo, disciplinata dall'art. 56 del Regolamento del Consiglio comunale, potrebbe essere quella della mozione, la quale, "intesa a promuovere una deliberazione del Consiglio comunale, consiste in un documento motivato, sottoscritto da uno o più consiglieri; essa è diretta a promuovere un dibattito politico-amministrativo su un argomento di particolare importanza, al fine di pervenire ad una decisione su di esso". Vedremo quindi quale sarà la linea a prevalere: se quella di Cascella che spinge per una discussione nell'aula consiliare, o quella delle forze politiche di maggioranza, perlomeno le 4 firmatarie del documento, che invece spingono per un dibattito all'interno del tavolo politico di coalizione. Bracci di ferro incrociati che sono destinati per ora a continuare.