Politica
Il ballottaggio e la soap degli apparentamenti
Tupputi figliol prodigo del PD?. Cannito parlerà oggi in conferenza stampa
Barletta - mercoledì 5 giugno 2013
00.30
Nessun apparentamento formale per il ballottaggio, ma tante le voci a riguardo. Alfarano e Cascella si ripresenteranno agli elettori con le stesse coalizioni, senza alcun allargamento. Tuttavia, le offerte e le dichiarazioni delle forze politiche non sono mancate in questi giorni. L'unico appoggio dichiarato (non un apparentamento, ma un'indicazione di voto) è stato quello di Giuseppe Tupputi, nei confronti di Pasquale Cascella. Tupputi aveva chiesto nei mesi scorsi le primarie del centrosinistra e, non avendole ottenute, aveva continuato la sua corsa elettorale fuori dal PD, con la lista civica "Riscriviamo Barletta", superando nel primo turno il 3 %. Ieri Tupputi ha risposto alle aperture al confronto fatte da Cascella, esprimendo sostegno alla sua candidatura, e ritornando a guardare al PD.
Ripercorriamo le principali dichiarazioni di Tupputi a tal proposito. Ad inizio marzo: «Resto candidato per le Primarie, ma qualora non ci saranno, la mia strada proseguirà a prescindere dal PD, nel centrosinistra». A fine marzo: «Le candidature imposte dall'alto sono deleterie per la città, soprattutto di chi manca da trent'anni da Barletta». Ad inizio aprile: «Chi dirige attualmente il Pd ha preso altre strade, dimostrando di non voler affrontare la questione e di aver forse già deciso da tempo che le primarie a Barletta non si sarebbero dovute tenere. Un vecchio modo di fare politica che mi ha spinto ad abbandonare il Partito Democratico, e che va cancellato per il bene della città, perché già adesso i risultati negativi di tale modo di operare sono sotto gli occhi di tutti». Ieri: «"Riscriviamo Barletta" continuerà con rinnovato vigore e determinazione, ad essere l'orizzonte del nostro impegno in politica, coerentemente nel campo del Centrosinistra ed in particolare del Partito Democratico, in particolare per la riflessione congressuale sulla sua identità collettiva e sulla forma partito che sceglierà di essere - e ancora - Abbiamo apprezzato le parole di apertura rivolte da Pasquale Cascella a tutte le forze politiche che vogliono davvero impegnarsi per risollevare le sorti della nostra città per questo abbiamo deciso di sostenerlo nel turno di ballottaggio per scegliere il Sindaco della Città».
Cannito parlerà del ballottaggio, nel corso di una conferenza stampa convocata per oggi pomeriggio. Ma intanto, in questi giorni, le liste che lo hanno sostenuto al primo turno hanno annunciato libertà di voto per i propri elettori, nonché respinto tutte le offerte pervenute. Offerte più o meno velate, come l'apertura al confronto fatta da Cascella, ed altre dichiarate, come l'offerta di Alfarano, in caso di vittoria, di concedere la presidenza del Consiglio Comunale a Cannito.
Ricordiamo, di seguito, anche alcune dichiarazioni di Cannito. A fine marzo: «Mi sento forte del mio coerente vissuto politico e sociale - ha detto Cannito - Non temo assolutamente nessuno. Non sono un uomo di apparato. Metto le mie energie, la mia onestà e competenza al servizio della città. Ci dispiace che ci sia una situazione di rottura con il PD, un partito che ha idee confuse e disordinate, un sistema-partito - ha aggiunto - Dispiace che il dottor Cascella si faccia imporre». Nella serata di lunedì 26: «Il dato politico è che senza il Partito Socialista il centrosinistra non vince. Se si rimuove il pregiudizio nei confronti dei socialisti, che esiste ancora sia come partito che nei confronti di alcune persone, noi non dovremmo avere difficoltà ad orientarci verso la riunificazione del centrosinistra. Credo però che dall'altra parte ci sono ancora persone che hanno ancora questo pregiudizio, e che quindi renderanno difficile secondo me qualsiasi trattativa».
Ripercorriamo le principali dichiarazioni di Tupputi a tal proposito. Ad inizio marzo: «Resto candidato per le Primarie, ma qualora non ci saranno, la mia strada proseguirà a prescindere dal PD, nel centrosinistra». A fine marzo: «Le candidature imposte dall'alto sono deleterie per la città, soprattutto di chi manca da trent'anni da Barletta». Ad inizio aprile: «Chi dirige attualmente il Pd ha preso altre strade, dimostrando di non voler affrontare la questione e di aver forse già deciso da tempo che le primarie a Barletta non si sarebbero dovute tenere. Un vecchio modo di fare politica che mi ha spinto ad abbandonare il Partito Democratico, e che va cancellato per il bene della città, perché già adesso i risultati negativi di tale modo di operare sono sotto gli occhi di tutti». Ieri: «"Riscriviamo Barletta" continuerà con rinnovato vigore e determinazione, ad essere l'orizzonte del nostro impegno in politica, coerentemente nel campo del Centrosinistra ed in particolare del Partito Democratico, in particolare per la riflessione congressuale sulla sua identità collettiva e sulla forma partito che sceglierà di essere - e ancora - Abbiamo apprezzato le parole di apertura rivolte da Pasquale Cascella a tutte le forze politiche che vogliono davvero impegnarsi per risollevare le sorti della nostra città per questo abbiamo deciso di sostenerlo nel turno di ballottaggio per scegliere il Sindaco della Città».
Cannito parlerà del ballottaggio, nel corso di una conferenza stampa convocata per oggi pomeriggio. Ma intanto, in questi giorni, le liste che lo hanno sostenuto al primo turno hanno annunciato libertà di voto per i propri elettori, nonché respinto tutte le offerte pervenute. Offerte più o meno velate, come l'apertura al confronto fatta da Cascella, ed altre dichiarate, come l'offerta di Alfarano, in caso di vittoria, di concedere la presidenza del Consiglio Comunale a Cannito.
Ricordiamo, di seguito, anche alcune dichiarazioni di Cannito. A fine marzo: «Mi sento forte del mio coerente vissuto politico e sociale - ha detto Cannito - Non temo assolutamente nessuno. Non sono un uomo di apparato. Metto le mie energie, la mia onestà e competenza al servizio della città. Ci dispiace che ci sia una situazione di rottura con il PD, un partito che ha idee confuse e disordinate, un sistema-partito - ha aggiunto - Dispiace che il dottor Cascella si faccia imporre». Nella serata di lunedì 26: «Il dato politico è che senza il Partito Socialista il centrosinistra non vince. Se si rimuove il pregiudizio nei confronti dei socialisti, che esiste ancora sia come partito che nei confronti di alcune persone, noi non dovremmo avere difficoltà ad orientarci verso la riunificazione del centrosinistra. Credo però che dall'altra parte ci sono ancora persone che hanno ancora questo pregiudizio, e che quindi renderanno difficile secondo me qualsiasi trattativa».