Bagno per disabili diventa club ricreativo
Bagno per disabili diventa club ricreativo
Cronaca

Il bagno disabili dei giardini del castello diventa club ricreativo

Tv, tavoli, sedie, carte da gioco e macchina del caffè. La denuncia del Movimento Parco Cane

Un servizio di denuncia, che i responsabili del Movimento "Parco Cane" hanno condotto tramite riprese e fotografie. Descrive nel dettaglio la vicenda il portavoce del Movimento Michele Cocchiarole, protagonista della piccola inchiesta che ha rivelato un malcostume ed inamissibile sopruso, ai danni non solo dei disabili ma della cittadinanza intera.

«Barletta, 29 agosto 2011: è innegabile, non c'è modo migliore di amministrare il territorio che viverlo ed ascoltare la voce di coloro che ci abitano. E' un sabato pomeriggio come tanti altri nei giardini del castello (27 agosto 2011) - esordisce Cocchiarole - si parla, si gioca e si ride tra amici ma non è lo stesso per tutti in quanto, non lontano da me, vedo e sento un ragazzo disabile parlare ad alta voce con un ragazzo che lo accompagna ed esprimere tutto il proprio dissenso verso coloro che dovrebbero essere gli angeli custodi dei giardini del castello (gli addetti alla sorveglianza).

Inizialmente spinto da curiosità, mi avvicino al ragazzo chiedendogli lumi su cosa potesse aver scatenato cotanto inalberamento. Dopo un iniziale imbarazzo, il ragazzo, con tono estremamente contrariato ma con altrettanta lucidità e decisione, inizia col raccontarmi qualcosa di veramente incredibile e rocambolesco che lascia me ed i miei amici (nonché fondatori e militanti del movimento parco cane) senza parole. "Il bagno disabili dei giardini del castello trasformato in una vera e propria sala ricreativa, con tanto di tv, tavoli, sedie, carte da gioco e macchiana del caffè!!!!". Ci sembra impossibile, non riusciamo proprio a crederci!!! Ma come, un bagno disabili trasformato in un circolo ricreativo?!!! La tentazione è forte, dobbiamo vederci chiaro, vedere coi nostri occhi una tale situazione.

Il destino è con noi, c'è chi ha con se una macchina fotografica: quale miglior strumento per immortalare una coì assurda situazione?! Uno sguardo di intesa e via, eccoci diretti nel bagno/sala giochi come dei veri e propri reporter professionisti. Un minuto, un solo minuto e siamo davanti alla porta del bagno disabili uomini; macchina fotografica pronta allo scatto e via, il mio amico apre la porta ed ecco che un vera e propria area relax si materializza ai nostri occhi, con tanto di sorveglianti all'interno intenti a "lavorare" davanti alla tv. La reazione alla vista della macchina fotografica è dura, spintoni e urla ma abbiamo la nostra foto, non nitida ma c'è. Una volta fuori, guardiamo e riguardiamo la foto: serve materiale migliore! Dobbiamo filmare tutto questo. Mezz'ora e via, rieccoci, protetti dal buio della sera, nel bagno maledetto innanzi alla porta della "sala relax". Chiusa, nulla di fatto! Non ci arrendiamo, la luce all'interno è accesa, quindi continuiamo a filmare, andiamo verso il finestrone del bagno/sala giochi, posto alle spalle dell'ingresso, et voilà!!! Ecco la nostra bellissima ripresa con tanto di descrizione del mobilio e degli accessori.



Ci troviamo ancora una volta a dover constatare che in questa città non solo vengono danneggiate e subiscono soprusi sempre gli stessi e cioè le fasce più deboli della società,ma c'è l'incapacità di tutelare gli spazi pubblici che appartengono all'intera collettività, che di fatto subiscono una vera e propria privatizzazione da parte di chi gestisce la cosa pubblica. Ormai da anni riscontriamo nella nostra città l'affermazione e il consolidamento di tanti piccoli centri di "potere" che continuano indisturbati ad asservire a logiche privatistiche ampie porzioni del nostro territorio, protetti in questo dalla casta politica di entrambi gli schieramenti. Il concetto di legalità di cui tanto si parla a barletta e che vede coinvolti anche illustri magistrati è declinato unicamente in una versione classista,manifestando tutti i suoi nefasti effetti dall'alto verso il basso della società,dove a subire sono i più deboli e indifesi. Dopo questo intervento tutti si indignerann,o magari ci saranno dei provvediment,i ma non pagherà chi ha permesso questa situazione e soprattutto non pagheranno quei politici cosiddetti di sinistra che tutelano e alimentano questi soprusi. Non una parola da aggiungere, ma la necessità di mobilitarsi per tutelare la nostra città come bene comune».



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