Politica
I depositometri e il ruolo dimenticato della commissione Ambiente, il commento della presidente Patrizia Mele
La nota della consigliera di Forza Italia
Barletta - lunedì 25 novembre 2024
16.19
«In qualità di Presidente della VII Commissione Consiliare Permanente - Ambiente - del Comune di Barletta, esprimo il mio favore per l'approvazione in Giunta del protocollo d'intesa con ARPA Puglia, vedendo finalmente concretizzarsi la proposta dell'installazione di una rete di deposimetri». Così, la consigliera comunale Patrizia Mele.
«Appare doveroso, tuttavia, rimarcare come la Commissione che presiedo abbia da ben due anni avanzato richiesta all'Amministrazione comunale affinchè si adoperasse alla realizzazione di questa attività per tutelare l'interesse della salute pubblica. Per questo, appare paradossale che l'Amministrazione abbia completamente omesso, nel comunicato diramato sui media, l'origine e la genesi di questa iniziativa.
È mio dovere ricordare che la ferma volontà di installare dei deposimetri per il controllo delle polveri, nell'ambito di un più ampio progetto di monitoraggio della qualità dell'aria, è nata proprio in seno alla Commissione Ambiente, che, per prima, ne ha riconosciuto l'importanza e ne ha promosso l'adozione. Il lavoro svolto dai membri della VII Commissione è stato meticoloso e caratterizzato da varie riunioni, con la partecipazione di assessori, dirigenti, rappresentanti di associazioni e liberi cittadini.
Non solo l'Amministrazione comunale ha volutamente omesso di citare nel suo comunicato il ruolo propulsivo della VII Commissione, ma l'ha deliberatamente esclusa dai processi decisionali, interrompendo unilateralmente quel percorso condiviso, che aveva il fine di giungere alla definizione di una strategia organica, adatta alle peculiarità ambientali del nostro territorio e che fosse economicamente sostenibile.
La VII Commissione è venuta a conoscenza dell'approvazione del protocollo d'intesa solo attraverso gli organi di stampa. La collaborazione su questo progetto, che stava procedendo proficuamente con l'ex assessore all'ambiente, l'ing. Giuseppe D'Alba, si è bruscamente interrotta con le sue dimissioni. Da quel momento, l'amministrazione ha deliberatamente escluso la Commissione da ogni fase successiva del processo.
Un simile atteggiamento rappresenta uno sgarbo istituzionale che non solo mina il principio di collaborazione tra gli organi consiliari e l'Amministrazione, ma svilisce il ruolo delle commissioni come sedi di confronto democratico e tecnico, anteponendo i protagonismi individuali al valore del lavoro collegiale e al rispetto delle istituzioni.
Sebbene la convenzione sia stata approvata senza il coinvolgimento della VII Commissione, quest'ultima, nell'esercizio delle proprie funzioni di controllo e indagine, procederà ad un'attenta analisi dei suoi contenuti, verificando che questi corrispondano effettivamente alle esigenze di tutela ambientale e salute pubblica che ne avevano ispirato la proposta originaria. Auspico che l'installazione dei deposimetri non si riduca a un mero contentino per placare le legittime preoccupazioni dei cittadini. Questi strumenti potranno essere efficaci solo se inseriti in una strategia organica di monitoraggio e intervento. È dunque fondamentale assicurarsi che questa iniziativa non si trasformi nell'ennesima operazione di facciata, con un inutile aggravio sulle casse comunali e senza che si affrontino concretamente le reali emergenze ambientali del nostro territorio».
«Appare doveroso, tuttavia, rimarcare come la Commissione che presiedo abbia da ben due anni avanzato richiesta all'Amministrazione comunale affinchè si adoperasse alla realizzazione di questa attività per tutelare l'interesse della salute pubblica. Per questo, appare paradossale che l'Amministrazione abbia completamente omesso, nel comunicato diramato sui media, l'origine e la genesi di questa iniziativa.
È mio dovere ricordare che la ferma volontà di installare dei deposimetri per il controllo delle polveri, nell'ambito di un più ampio progetto di monitoraggio della qualità dell'aria, è nata proprio in seno alla Commissione Ambiente, che, per prima, ne ha riconosciuto l'importanza e ne ha promosso l'adozione. Il lavoro svolto dai membri della VII Commissione è stato meticoloso e caratterizzato da varie riunioni, con la partecipazione di assessori, dirigenti, rappresentanti di associazioni e liberi cittadini.
Non solo l'Amministrazione comunale ha volutamente omesso di citare nel suo comunicato il ruolo propulsivo della VII Commissione, ma l'ha deliberatamente esclusa dai processi decisionali, interrompendo unilateralmente quel percorso condiviso, che aveva il fine di giungere alla definizione di una strategia organica, adatta alle peculiarità ambientali del nostro territorio e che fosse economicamente sostenibile.
La VII Commissione è venuta a conoscenza dell'approvazione del protocollo d'intesa solo attraverso gli organi di stampa. La collaborazione su questo progetto, che stava procedendo proficuamente con l'ex assessore all'ambiente, l'ing. Giuseppe D'Alba, si è bruscamente interrotta con le sue dimissioni. Da quel momento, l'amministrazione ha deliberatamente escluso la Commissione da ogni fase successiva del processo.
Un simile atteggiamento rappresenta uno sgarbo istituzionale che non solo mina il principio di collaborazione tra gli organi consiliari e l'Amministrazione, ma svilisce il ruolo delle commissioni come sedi di confronto democratico e tecnico, anteponendo i protagonismi individuali al valore del lavoro collegiale e al rispetto delle istituzioni.
Sebbene la convenzione sia stata approvata senza il coinvolgimento della VII Commissione, quest'ultima, nell'esercizio delle proprie funzioni di controllo e indagine, procederà ad un'attenta analisi dei suoi contenuti, verificando che questi corrispondano effettivamente alle esigenze di tutela ambientale e salute pubblica che ne avevano ispirato la proposta originaria. Auspico che l'installazione dei deposimetri non si riduca a un mero contentino per placare le legittime preoccupazioni dei cittadini. Questi strumenti potranno essere efficaci solo se inseriti in una strategia organica di monitoraggio e intervento. È dunque fondamentale assicurarsi che questa iniziativa non si trasformi nell'ennesima operazione di facciata, con un inutile aggravio sulle casse comunali e senza che si affrontino concretamente le reali emergenze ambientali del nostro territorio».