Patrizia Mele. <span>Foto Ida Vinella</span>
Patrizia Mele. Foto Ida Vinella
Politica

Polveri nella zona industriale, Patrizia Mele: «L'assessore Riefolo non faccia proclami e spieghi cosa sta accadendo»

La nota della presidente della commissione Ambiente

«In qualità di Consigliere Comunale e Presidente della VII Commissione Ambiente, desidero esprimere le mie serie preoccupazioni sulla gestione delle politiche ambientali nella nostra città, alla luce delle recenti vicende. L'ultimo incontro pubblico, tenutosi a Palazzo San Domenico e convocato dall'Assessora all'Ambiente Riefolo per presentare i risultati delle analisi ARPA sulle polveri arancioni depositate in via della Misericordia, ha disatteso le aspettative dei cittadini e ha suscitato perplessità a causa della discrepanza tra i numerosi proclami dell'Assessora e quanto riportato dagli ultimi articoli sugli organi di stampa». Così, la consigliera comunale di Forza Italia, Patrizia Mele.

«Infatti, l'Assessora non è stata in grado di fornire i risultati delle analisi già svolte, nonostante la sua dichiarata centralità nel processo di indagine con ARPA e ASL, trincerandosi dietro presunte limitazioni imposte dalla Procura di Trani, che tuttavia non troverebbero riscontro. È necessario un chiarimento, considerando che i dati sono stati trasmessi dall'ARPA direttamente all'autorità richiedente, ovvero la Polizia Giudiziaria, che aveva attivato le indagini prima di altre iniziative. Il ruolo dell'Assessora sembrerebbe essere stato, nella migliore delle ipotesi, quello di mera spettatrice. Questa discrepanza tra la narrazione autocelebrativa dell'Assessora e la realtà dei fatti è particolarmente grave, poiché, se confermata, dimostrerebbe un tentativo di strumentalizzare politicamente un serio problema di salute pubblica, appropriandosi di meriti inesistenti. L'evento stesso si ridurrebbe a una vetrina per l'Assessora e i suoi amici.

Ciò è tanto più vero considerando che all'incontro non era presente alcun tecnico e che alle numerose domande poste dai cittadini durante l'incontro, riguardanti altre criticità ambientali come alberi pericolanti, erosione della costa nella zona della Fiumara, monitoraggio ambientale e viabilità, si è risposto con mere giustificazioni dilatorie, evidenziando la mancanza di un piano d'azione concreto, basato solo su vaghe intenzioni e improbabili interventi futuri.

Particolare criticità emerge anche nella gestione della comunicazione istituzionale da parte dell'Assessora Riefolo, che accusa pubblicamente associazioni e cittadini di "caccia alle streghe", "allarmismi" e "disinformazione", offendendo non solo coloro che, legittimamente preoccupati per i rischi legati a un ambiente insalubre, chiedono risposte e offrono il loro contributo volontario alla risoluzione dei problemi ambientali del territorio, ma anche tutti i consiglieri comunali che, all'unanimità, hanno deliberato sull'impegno a contrastare le emissioni delle industrie insalubri nel territorio di Barletta.

Tali dichiarazioni appaiono in netta contraddizione con le continue richieste di collaborazione rivolte ad associazioni e cittadini dalla stessa Assessora e dal Sindaco, i quali evidentemente non hanno ancora una chiara visione su come affrontare il problema. È particolarmente grave che una delega così cruciale sia stata assegnata non per competenza, ma come mera contropartita politica per garantire il passaggio di un consigliere dall'opposizione alla maggioranza: operazione che, va sottolineato, non ha nemmeno raggiunto il suo scopo, considerando le continue difficoltà nel garantire il numero legale in Consiglio Comunale. I cittadini di Barletta meritano amministratori competenti e dedicati, capaci di affrontare con serietà e competenza le sfide ambientali, non figuranti più interessati all'autopromozione che alla risoluzione dei problemi reali della città. È tempo che il Sindaco assuma piena responsabilità del proprio ruolo, abbandonando la politica dell'apparenza per intraprendere azioni concrete insieme a figure istituzionali e associazionistiche competenti».
  • Patrizia Mele
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