Politica
I commenti politici all'indomani del Consiglio comunale
Intervengono Dario Damiani e Michele Rizzi
Barletta - domenica 16 marzo 2014
12.30
All'indomani del Consiglio comunale di venerdì che non ha trovato soluzione alla crisi politica tuttora in atto nella maggioranza, giungono i commenti degli esponenti di diverse parti politiche dell'opposizione.
«Come già ampiamente preannunciato da settimane che questa crisi politica non avrebbe portato da nessuna parte - così commenta l'esito del Consiglio comunale di venerdì, il capogruppo di Forza Italia, Dario Damiani - la seduta consiliare di venerdì scorso ha dimostrato che i partiti del centro sinistra, divisi al loro interno, chiedono solo spazi e visibilità politica mentre la città e i suoi cittadini attendono da anni la risoluzione di problemi ormai divenuti cronici. Il dibattito politico andato in scena in Consiglio Comunale ha messo in evidenza ancora una volta che il centrosinistra si mostra compatto solo in occasione delle campagne elettorali, per poi rivelare tutte le sue fratture interne ogniqualvolta si tenti un approccio amministrativo non conforme alla sua logica spartitoria di poltrone e incarichi. L'unica certezza emersa dal confronto politico è quella di aver nuovamente imboccato il tunnel dell'immobilismo politico amministrativo già sperimentato con lo stesso centro sinistra negli anni scorsi».
«La prova di questo immobilismo - continua Damiani - si è subito materializzata quando, appena concluse le dichiarazioni del Sindaco sulla questione "crisi costruttiva", i consiglieri di maggioranza sono scappati dall'aula e solo grazie all'azione responsabile dell'opposizione si sono potuti approvare due importanti provvedimenti che attendevano il via libera da quasi due anni, relativi al pagamento di prestazioni effettuate da piccoli operatori commerciali e associazioni del territorio nell'ambito delle iniziative della Disfida e della notte Bianca svoltasi nell'anno 2012 - conclude - Si naviga a vista purtroppo e ancora una volta la politica cittadina del centro sinistra ha il fiato corto».
«L'ultimo Consiglio comunale si è svolto nella noia più assoluta, tra una maggioranza di centrosinistra in cui c'è una guerra sotterranea ed un'opposizione quasi del tutto inesistente - questo invece il commento di Michele Rizzi di Alternativa Comunista - Direi che si assiste ad un film ormai noto. Infatti cambiano gli attori, ma rimane la stessa sceneggiatura. Cascella aveva vinto facendo sperare ad un cambiamento sociale, tra star televisive, attori ed ex e neo Presidenti del Consiglio. Molti buontemponi credevano che questa sfilata di star televisive avrebbero portato ricchezza e lavoro nella nostra città di provincia. Invece, la realtà supera la virtualità».
«La Realtà è che questa amministrazione di centrosinistra sta facendo pagare 10 milioni di euro di debiti fatti dalla sua classe politica a pensionati, lavoratori e piccoli commercianti con gli aumenti di Tares e Iperf comunale, il tutto mentre chiudono ogni giorno attività e negozi schiacchiati da crisi e tasse e tanti lavoratori sono in cassaintegrazione, senza lavoro e sono costretti ad emigrare. Mentre si prepara lo spezzettamento della Bar.sa, con appalti a servizi in attivo che da Bar.sa passano a società che precarizzano i lavoratori (come i servizi cimiteriali e poi per gli altri) e la svendita degli immobili comunali ai palazzinari. Riteniamo che questi consigli comunali, con le loro scaramucce vere o di facciata, siano soltanto l'effetto di una crisi economica capitalista pesantissima, alla quale il governo di questa città da il suo contributo con la stangata di tasse che si è riversata su pensioni, salari e sulle tasche di molti piccoli commercianti barlettani».
«Come già ampiamente preannunciato da settimane che questa crisi politica non avrebbe portato da nessuna parte - così commenta l'esito del Consiglio comunale di venerdì, il capogruppo di Forza Italia, Dario Damiani - la seduta consiliare di venerdì scorso ha dimostrato che i partiti del centro sinistra, divisi al loro interno, chiedono solo spazi e visibilità politica mentre la città e i suoi cittadini attendono da anni la risoluzione di problemi ormai divenuti cronici. Il dibattito politico andato in scena in Consiglio Comunale ha messo in evidenza ancora una volta che il centrosinistra si mostra compatto solo in occasione delle campagne elettorali, per poi rivelare tutte le sue fratture interne ogniqualvolta si tenti un approccio amministrativo non conforme alla sua logica spartitoria di poltrone e incarichi. L'unica certezza emersa dal confronto politico è quella di aver nuovamente imboccato il tunnel dell'immobilismo politico amministrativo già sperimentato con lo stesso centro sinistra negli anni scorsi».
«La prova di questo immobilismo - continua Damiani - si è subito materializzata quando, appena concluse le dichiarazioni del Sindaco sulla questione "crisi costruttiva", i consiglieri di maggioranza sono scappati dall'aula e solo grazie all'azione responsabile dell'opposizione si sono potuti approvare due importanti provvedimenti che attendevano il via libera da quasi due anni, relativi al pagamento di prestazioni effettuate da piccoli operatori commerciali e associazioni del territorio nell'ambito delle iniziative della Disfida e della notte Bianca svoltasi nell'anno 2012 - conclude - Si naviga a vista purtroppo e ancora una volta la politica cittadina del centro sinistra ha il fiato corto».
«L'ultimo Consiglio comunale si è svolto nella noia più assoluta, tra una maggioranza di centrosinistra in cui c'è una guerra sotterranea ed un'opposizione quasi del tutto inesistente - questo invece il commento di Michele Rizzi di Alternativa Comunista - Direi che si assiste ad un film ormai noto. Infatti cambiano gli attori, ma rimane la stessa sceneggiatura. Cascella aveva vinto facendo sperare ad un cambiamento sociale, tra star televisive, attori ed ex e neo Presidenti del Consiglio. Molti buontemponi credevano che questa sfilata di star televisive avrebbero portato ricchezza e lavoro nella nostra città di provincia. Invece, la realtà supera la virtualità».
«La Realtà è che questa amministrazione di centrosinistra sta facendo pagare 10 milioni di euro di debiti fatti dalla sua classe politica a pensionati, lavoratori e piccoli commercianti con gli aumenti di Tares e Iperf comunale, il tutto mentre chiudono ogni giorno attività e negozi schiacchiati da crisi e tasse e tanti lavoratori sono in cassaintegrazione, senza lavoro e sono costretti ad emigrare. Mentre si prepara lo spezzettamento della Bar.sa, con appalti a servizi in attivo che da Bar.sa passano a società che precarizzano i lavoratori (come i servizi cimiteriali e poi per gli altri) e la svendita degli immobili comunali ai palazzinari. Riteniamo che questi consigli comunali, con le loro scaramucce vere o di facciata, siano soltanto l'effetto di una crisi economica capitalista pesantissima, alla quale il governo di questa città da il suo contributo con la stangata di tasse che si è riversata su pensioni, salari e sulle tasche di molti piccoli commercianti barlettani».