Territorio
Guida Michelin 2018: ecco dove mangiare “stellato”, c'è anche Barletta
La Puglia si fregia di otto Stelle Michelin, tra queste una al ristorante barlettano "Bacco"
Barletta - venerdì 17 novembre 2017
Sospiro di sollievo per la Puglia, che riconferma le proprie otto Stelle Michelin come lo scorso anno. Così la guida Michelin svela le sue eccellenze in fatto di chef e ristoranti. La Puglia come in precedenza mantiene un livello medio-basso in fatto di chef stellati: non più di una stella per quelli in Puglia. Le stelle Michelin sono assegnate allo chef e non al ristorante e nelle pagine introduttive vengono spiegati i criteri di attribuzione: una stella vuol dire "merita la tappa", due stelle "merita la deviazione" e tre stelle Michelin significano "merita il viaggio".
L'editore della guida, come è noto, è produttore di pneumatici e questo la rende indipendente dal punto di vista economico. Punta perciò la propria attenzione soprattutto ai viaggiatori e ai lettori. Si è anche digitalizzata, dunque è possibile consultare la guida online. Tra le novità della guida 2018 è che si guarda anche al servizio: tra i premi ritroviamo infatti "Servizio di Sala 2018", "Qualità nel Tempo 2018", "Giovane chef 2018". Altra novità di quest'anno è la consegna di una targa con una, due o tre stelle offerte da Metro che sarà consegnata direttamente ai ristoranti stellati.
Ma diamo uno sguardo alle stelle della nostra regione: secondo quanto si legge dalla guida dunque, i monostellati pugliesi sono otto: "Pasha" di Conversano, "Bacco" di Barletta, "Angelo Sabatelli" di Monopoli, "Umami"di Andria, "Già Sotto l'Arco" di Carovigno, "Al Fornello - da Ricci" di Ceglie Messapica, "Cielo" di Ostuni e "Quintessenza" di Trani.
Sotto osservazione anche altri ristoranti pugliesi, che hanno ottenuto il riconoscimento «Bid Gourmand»: tra questi Osteria del Borgo Antico di Gioia del Colle, U.P.E.P.I.D.D.E. di Ruvo di Puglia, Pantagruele di Brindisi, Cibus di Ceglie Messapica, Osteria Piazzetta Cattedrale di Ostuni, Il Turacciolo di Andria, Antichi Sapori di Andria/Montegrosso, la «new entry» 31.10 Osteria Lorusso di Bisceglie, La Tradizione di Minervino Murge, Medioevo di Monte Sant'Angelo, La Fossa del Grano di San Severo, Il Capriccio di Vieste, L'Acchiatura di Racale e La Barca di Marina di Pulsano.
L'editore della guida, come è noto, è produttore di pneumatici e questo la rende indipendente dal punto di vista economico. Punta perciò la propria attenzione soprattutto ai viaggiatori e ai lettori. Si è anche digitalizzata, dunque è possibile consultare la guida online. Tra le novità della guida 2018 è che si guarda anche al servizio: tra i premi ritroviamo infatti "Servizio di Sala 2018", "Qualità nel Tempo 2018", "Giovane chef 2018". Altra novità di quest'anno è la consegna di una targa con una, due o tre stelle offerte da Metro che sarà consegnata direttamente ai ristoranti stellati.
Ma diamo uno sguardo alle stelle della nostra regione: secondo quanto si legge dalla guida dunque, i monostellati pugliesi sono otto: "Pasha" di Conversano, "Bacco" di Barletta, "Angelo Sabatelli" di Monopoli, "Umami"di Andria, "Già Sotto l'Arco" di Carovigno, "Al Fornello - da Ricci" di Ceglie Messapica, "Cielo" di Ostuni e "Quintessenza" di Trani.
Sotto osservazione anche altri ristoranti pugliesi, che hanno ottenuto il riconoscimento «Bid Gourmand»: tra questi Osteria del Borgo Antico di Gioia del Colle, U.P.E.P.I.D.D.E. di Ruvo di Puglia, Pantagruele di Brindisi, Cibus di Ceglie Messapica, Osteria Piazzetta Cattedrale di Ostuni, Il Turacciolo di Andria, Antichi Sapori di Andria/Montegrosso, la «new entry» 31.10 Osteria Lorusso di Bisceglie, La Tradizione di Minervino Murge, Medioevo di Monte Sant'Angelo, La Fossa del Grano di San Severo, Il Capriccio di Vieste, L'Acchiatura di Racale e La Barca di Marina di Pulsano.