Politica
Giorno del Ricordo, Damiani: «Contribuire alla memoria comune»
La nota del senatore di Forza Italia
Barletta - venerdì 10 febbraio 2023
14.08 Comunicato Stampa
"Oggi celebriamo il Giorno del Ricordo per onorare alla luce del sole una verità nascosta per decenni e restituire dignità a migliaia di morti e profughi istriani, fiumani e dalmati. Vittime senza colpa, italiani ignorati da una Storia di parte che abbiamo il dovere di riscrivere insieme, attraverso la conoscenza e la comune condivisione della memoria di quella assurda tragedia".
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Dario Damiani. "Nessun abisso può inghiottire per sempre la Verità e la ricostruzione e il racconto di quanto accaduto, grazie alle celebrazioni che dal 2004 si tengono nel nostro Paese, aggiungono ogni volta nuovi elementi a una vicenda che merita la medesima attenzione e identico rispetto di ogni tragedia collettiva generata dalla cieca follia e dalla spietata vendetta umana. Da nipote di esule istriano di Pola, ho conosciuto in prima persona la sofferenza di chi, nel silenzio della propria solitudine, per oltre mezzo secolo ha dovuto subire anche l'affronto dell'incomprensione della gravità di quanto accaduto alla fine del secondo conflitto mondiale sul confine orientale per mano delle truppe comuniste Titine. Ma sollevato il colpevole velo, abbiamo adesso la grande opportunità di contribuire alla memoria comune, in nome di una Verità completa sul proprio passato che la storia esige e che tutti gli italiani meritano".
Lo dichiara il senatore di Forza Italia Dario Damiani. "Nessun abisso può inghiottire per sempre la Verità e la ricostruzione e il racconto di quanto accaduto, grazie alle celebrazioni che dal 2004 si tengono nel nostro Paese, aggiungono ogni volta nuovi elementi a una vicenda che merita la medesima attenzione e identico rispetto di ogni tragedia collettiva generata dalla cieca follia e dalla spietata vendetta umana. Da nipote di esule istriano di Pola, ho conosciuto in prima persona la sofferenza di chi, nel silenzio della propria solitudine, per oltre mezzo secolo ha dovuto subire anche l'affronto dell'incomprensione della gravità di quanto accaduto alla fine del secondo conflitto mondiale sul confine orientale per mano delle truppe comuniste Titine. Ma sollevato il colpevole velo, abbiamo adesso la grande opportunità di contribuire alla memoria comune, in nome di una Verità completa sul proprio passato che la storia esige e che tutti gli italiani meritano".