Eventi
Giornata mondiale del Rifugiato, Barletta la celebra con gli sguardi di chi arriva e accoglie
Nessun evento per l'edizione 2020 a causa dell'emergenza sanitaria
Barletta - sabato 20 giugno 2020
Comunicato Stampa
Il 20 giugno si celebra la Giornata mondiale del rifugiato e a Barletta, nell'ambito delle attività del Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati – Siproimi "Un rifugio a Barletta", il cui ente attuatore è la Comunità Oasi2 San Francesco onlus, sono stati realizzati dei manifesti che riproducono un collage di sguardi, occhi che guardano avanti, quelli di chi arriva da lontano e di chi accoglie queste persone, ma anche sguardi che racchiudono storie, dolori e ricordi, gioie e speranze. Sguardi colmi di coraggio, quello necessario per credere in un futuro a partire da ora e da qui.
Nessun evento, dunque, per questa edizione 2020 della Giornata mondiale del Rifugiato, anche a causa dell'emergenza sanitaria degli ultimi mesi, ma la testimonianza delle attività del Siproimi che ha l'obiettivo di offrire accoglienza integrata, orientamento legale, sanitario, lavorativo; di costruire con i beneficiari progetti di inclusione socio-economica.
La pandemia ha interrotto tutto, i corsi di italiano, i tirocini formativi, gli incontri con le realtà sociali del territorio e le consulenze psicologiche, ponendo la necessità di rimodulare gli interventi e le modalità di interazione per un lento ritorno alla normalità. Da qui l'idea di ripartire dagli sguardi senza dimenticare di destinarli, con lo slogan "OUR LIVES MATTER", anche ai movimenti antirazzisti che stanno agitando le piazze di tutto il mondo.
Nessun evento, dunque, per questa edizione 2020 della Giornata mondiale del Rifugiato, anche a causa dell'emergenza sanitaria degli ultimi mesi, ma la testimonianza delle attività del Siproimi che ha l'obiettivo di offrire accoglienza integrata, orientamento legale, sanitario, lavorativo; di costruire con i beneficiari progetti di inclusione socio-economica.
La pandemia ha interrotto tutto, i corsi di italiano, i tirocini formativi, gli incontri con le realtà sociali del territorio e le consulenze psicologiche, ponendo la necessità di rimodulare gli interventi e le modalità di interazione per un lento ritorno alla normalità. Da qui l'idea di ripartire dagli sguardi senza dimenticare di destinarli, con lo slogan "OUR LIVES MATTER", anche ai movimenti antirazzisti che stanno agitando le piazze di tutto il mondo.