Servizi sociali
Gap: Franco Pastore fra i tre consiglieri dell’Osservatorio regionale
“Lo stato promuovendo il gioco si rende complice di un sistema perverso"
Barletta - mercoledì 11 giugno 2014
Il consigliere regionale Franco Pastore ha divulgato la seguente nota, dopo essere stato nominato consigliere per l'Osservatorio regionale sul gioco d'azzardo, durante la scorsa seduta del consiglio regionale. Il Consiglio regionale ha designato infatti i consiglieri Angelo Disabato, Franco Pastore ed Euprepio Curto in seno all'Osservatorio regionale sul GAP, istituito con la legge regionale n. 43 del 13 dicembre 2013.
"E' con grande senso di responsabilità che accolgo la nomina in seno all'Osservatorio regionale sul Gioco d'azzardo patologico ricevuta dal consiglio regionale, insieme ai colleghi consiglieri Disabato e Curto. La mia posizione nei confronti di questo problema è sempre stata netta e forte: slotterie, sale bingo, gratta e vinci, lotterie e compro oro possono solo peggiorare la situazione di crisi economica e sociale in cui siamo impantanati".
"Il gioco d'azzardo è una sabbia mobile in cui maggiore attività non può che affossare ulteriormente colui che gioca. Non esiste moderazione che tanga e lo stato, promuovendo il gioco d'azzardo, si rende complice un sistema perverso e, a tratti, criminogeno. Insieme ai colleghi sarà compito dell'osservatorio dialogare con i cittadini, le associazioni, le diocesi e con tutti quanti vorranno portare avanti una battaglia di civiltà e di legalità".
"E' con grande senso di responsabilità che accolgo la nomina in seno all'Osservatorio regionale sul Gioco d'azzardo patologico ricevuta dal consiglio regionale, insieme ai colleghi consiglieri Disabato e Curto. La mia posizione nei confronti di questo problema è sempre stata netta e forte: slotterie, sale bingo, gratta e vinci, lotterie e compro oro possono solo peggiorare la situazione di crisi economica e sociale in cui siamo impantanati".
"Il gioco d'azzardo è una sabbia mobile in cui maggiore attività non può che affossare ulteriormente colui che gioca. Non esiste moderazione che tanga e lo stato, promuovendo il gioco d'azzardo, si rende complice un sistema perverso e, a tratti, criminogeno. Insieme ai colleghi sarà compito dell'osservatorio dialogare con i cittadini, le associazioni, le diocesi e con tutti quanti vorranno portare avanti una battaglia di civiltà e di legalità".