Giardini del castello
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Territorio

Gal Daunofantino, benvenuta Barletta

«Straordinario patrimonio archeologico, storico e culturale»

E' tempo di nuovi propositi e prospettive per il Gal Daunofantino che, dopo la chiusura dell'anno passato ed in vista del nuovo Piano di Sviluppo Rurale relativo alla programmazione dei Fondi FEASR 2014-2020, stila un resoconto di quelli che sono stati i risultati ottenuti nel periodo 2007-2013 e gli obiettivi per i prossimi anni, compresa la recente adesione della città di Barletta. «Il risultato del bilancio - si legge nel loro comunicato stampa - è solo il tassello economico di un impegno sul territorio che ha completato il suo ennesimo anno di attività nell'impegnativo ruolo di attuatore del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Puglia e che, giunto a conclusione, si presta ad un'analisi più ampia sugli obiettivi raggiunti.

"Facendo un bilancio pluriennuale sulla nostra attività, emerge chiaramente l'impegno profuso dal Gal Daunofantino - commenta il presidente Michele D'Errico - Avere impegnato l'88% dei fondi a disposizione è un risultato importante, perché non dimentichiamo che la nostra mission è la valorizzazione e la crescita del territorio daunofantino, in particolare delle sue aree rurali, avendo anche stimolato l'intervento di altri enti locali e privati attraverso compartecipazioni finanziarie nei progetti realizzati. Vorrei inoltre sottolineare che l'ultimo anno è stato molto impegnativo - prosegue il capo del CDA - ma con soddisfazione siamo riusciti ad avviare importanti progetti e per chiudere in bellezza siamo lieti di annunciare un importante ingresso nella compagine Gal". Il Gal Daunofantino, così come il resto dei Gal pugliesi, sono in questi giorni in attesa del nuovo PSR, da poco approvato, che metterà a disposizione del territorio regionale 148 milioni di euro per la tutela, ripristino e valorizzazione degli ecosistemi connessi all'agricoltura, l'efficienza nell'uso delle risorse e clima, l'inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali.

Una novità però, come preannunciato, affiora all'orizzonte: l'adesione del Comune di Barletta al GAL DaunOfantino. Un atto che apre indiscutibilmente nuovi e significativi scenari oltre ad una notevole opportunità per la città stessa per affermare il ruolo di collegamento che i produttori agricoli svolgono tra le due sponde del fiume Ofanto, guardando alle innovazioni delle attività ambientali che si spingono fino allo sbocco a mare. L'adesione da parte del Comune di Barletta al Gal Daunofantino rappresenta dunque un percorso naturale, per gli aspetti economici, naturalistici e archeologici che la contraddistinguono. Da Manfredonia, che prende il nome dal suo fondatore Re Manfredi, a Barletta che ha uno dei Castelli residenza di Federico il figlio di Manfredi, l'area della Valle dell'Ofanto condivide l'ambizione di rendere l'area attrattiva per le sue caratteristiche naturalistiche, turistiche e per la sua agricoltura. Un territorio che in questi anni, già con le attività svolte dal Gal Daunofantino, ha visto valorizzate le risorse economiche ed umane e che con l'adesione del Comune di Barletta completerà di sicuro una politica sistemica ed integrata; di contro per Barletta l'adesione al Gal garantirà di partecipare ad un processo si sviluppo locale che l'ha vista assente nel ventennio trascorso e favorirà il trasferimento delle best practies già realizzate dai territori limitrofi.

Soddisfazione e compiacimento si evincono dalle parole del Presidente del Gal Daunofantino Michele D'errico che ha sottolineato come Barletta rappresenti un nuovo importante tassello dell'affascinante mosaico che è il territorio Daunofantino: "Perché questa comunità, che dispone di uno straordinario patrimonio archeologico, storico e culturale, ha una anima sia rurale, sia marinara. L'ingresso di Barletta – prosegue – nel GAL Daunofantino, aumenta la nostra presenza sullo splendido litorale adriatico, permettendo di ampliare e variegare ulteriormente l'offerta in termini turistici, di promozione e sviluppo del territorio".
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