Politica
Gabriella Carlucci si racconta a Barlettalife
Intervista al sindaco di Margherita di Savoia. Dal gemellaggio con Miami alla situazione politica a Barletta
Barletta - venerdì 22 luglio 2011
Cominciamo quest'intervista parlando del gemellaggio con la città di Miami, ormai ufficializzato.
Abbiamo appena presentato il portale www.miamimeetsmargherita.com che sarà presto tradotto anche in inglese, in cui abbiamo inserito numerosissimi eventi e veri e propri pacchetti turistici che "vendono" la Puglia all'America, con una presentazione di Margherita e della Puglia intera, spiegando la filosofia di questo gemellaggio. L'evento viene spiegato in tutte le sue iniziative: la Puglia esaltata dal punto di vista turistico, enogastronomico, artigianale, naturalistico attraverso enormi pannelli cono fotografie e immagini che saranno esposti a Miami. Importante anche l'aspetto didattico: sono previsti corsi in lingua inglese con la Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Bari, pensati apposta per gli studenti americani, come il corso "Valorizzazione dei beni agroalimentari" e approfondimenti sulle zone umide per far conoscere un territorio a loro sconosciuto. Dal punto di vista artistico proponiamo la Gioconda Nuda, che – dopo la mostra dello scorso anno – abbiamo deciso di portare a Miami assieme a tutti i quadri che furono ospitati nel Torrione, provenienti direttamente dal museo di Leonardo nella città di Vinci, e ad opere del Rinascimento e di arte contemporanea che sono stati ispirati dalla Gioconda. Inoltre, vi sarà una mostra dedicata al design italiano e al made in Italy per far conoscere le eccellenze del nostro paese e l'esposizione delle opere di Romero Britto a Margherita, artista brasiliano scoperto a Miami, dal 25 luglio esposte nel Torrione. Un'altra sezione è intitolata Wedding Planner, pacchetti turistici per far venire gli americani qui a sposarsi: si tratta di un'iniziativa che comprende tutta la Puglia grazie alla collaborazione con le province pugliesi, spaziando da Trani a Ostuni, da Lecce a Fasano, affianco all'offerta turistica in Puglia. Il connubio fra cinema e gastronomia è rappresentato dal Italian Food Film Festival, che rappresenta la Puglia attraverso scene di cinema che parlano di cibo. E ancora tante tante altre iniziative. Per realizzare una cosa del genere da soli, senza abbastanza soldi pubblici, abbiamo trovato tanti sponsor e il sostegno di altri comuni, che con un finanziamento di soli 1000€ avranno un eccezionale ritorno di immagine ed economia. Inoltre, il prossimo anno ospiteremo qui a Margherita il sindaco di Miami.
Si nota subito come lei ci tenga molto a questo evento. Possiamo dire che Margherita vuole essere scoperta e sostenuta grazie a iniziative di questo tipo che promuovono turismo e cultura, identificando l'immagine della città con quella dell'onorevole Carlucci. Continuerà su questa lunghezza d'onda il suo idillio con Margherita di Savoia?
Ho deciso di candidarmi come sindaco in primo luogo perché Margherita è una città bellissima dalle splendide qualità, peccato che sia stata del tutto abbandonata negli ultimi anni. Margherita era una città davvero famosa negli anni '70 proprio per la sua bellezza naturale, le sue spiagge e il suo mare, era come Portofino, un vero porto alla moda. Poi tutto questo successo si è fermato: la Salina è stata privatizzata e non ha più prodotto quell'economia che serve a far vivere la comunità cittadina; dagli 800 posti di lavoro che offriva quando era parte dei monopoli di Stato, siamo passati a soli 70 posti. L'economia è deperita, gli amministratori che ci hanno preceduto non si sono interessati per nulla a questi problemi. Pensiamo alla Saibi, l'ecomostro che risale agli anni '80: in città ora abbiamo posizionato delle macchine che stanno rilevando sondaggi fra i cittadini, e stiamo effettuando controlli per scoprire se l'intero territorio è inquinato. Se questo problema esiste dagli anni '80, come mai lo risolviamo solo nel 2011, da quando qui ci siamo noi?
Anche nell'ottica di una provincia che non si è interessata alla questione?
Il problema non è propriamente provinciale: la bonifica è a carico del comune, ma gli amministratori che ci hanno preceduto hanno lavorato malissimo, tant'è vero che la Saibi è ancora lì. Gare d'appalto sbagliate, ricorsi, sindacati ecc. ma guarda caso arriviamo noi e risolviamo il problema. Abbiamo infatti da subito analizzato gli ostacoli e cercato di risolverli: per esempio abbiamo comandato l'esproprio del terreno, che tuttavia non è stato mai concluso. Se non risolvo personalmente la questione, dovremo pagare più di 2 milioni di euro in danni al territorio. Ma vale la pena lottare tanto per questo territorio così bello: solo pochi giorni fa la troupe di "Geo&Geo" ha girato un documentario sulla zona umida di Margherita di Savoia. E questo è solo un modo di spingere questo turismo legato all'ambiente: in quale altro posto d'Italia ci sono fenicotteri, saline, zona umida, terme, spiagge e mare? E' un luogo veramente fortunato, anche se un po' sfortunato perché capitato in mani sbagliate sino agli ultimi anni. Noi invece abbiamo tutte le intenzioni per continuare a valorizzare questo territorio parlando dalle sue preziose risorse, come l'olio extravergine di oliva pugliese, che è un pregevole prodotto anche in campo salutistico e medico per la prevenzione di alcune malattie.
A questo punto le chiediamo, qual è il menù alimentare tipo di Gabriella Carlucci?
Mozzarella e pomodoro. Qui poi ci sono tante verdure buonissime. Il mio piatto preferito per eccellenza sono le orecchiette, con cime di rape oppure con salsa di pomodoro.
Torniamo a parlare di provincia. Le province dovrebbero partecipare a questa valorizzazione del territorio dal punto di vista culturale e turistico, ma spesso non lo fanno. Allo stato attuale qual è il ruolo delle province nella crescita del paese?
In questi giorni è scoppiata la questione delle province, supportata da mancanza di comunicazione. Ilpartito di Di Pietro ha presentato una proposta di legge che prevede l'abolizione delle province, proposta profondamente sbagliata poiché i primi a pagarne le conseguenze sarebbero i cittadini. Sono stata io stessa a spiegare in un articolo di giornale a cosa servono le province, partendo dall'esempio di Margherita di Savoia: senza il supporto degli uffici tecnici della provincia, molti dei nostri progetti come l'area vasta e la riqualificazione urbana non sarebbero stati effettuati. Senza di loro sarei dovuta andare personalmente a bussare a tutti gli altri comuni della provincia per trovare un accordo, perdendo tempo e risorse. Le legge proposta da Brunetta mi sembra la più saggia, ossia istituire nelle province un solo consiglio d'amministrazione i cui membri non sono eletti, ma sono direttamente i sindaci dei comuni, e il sindaco del capoluogo diventa automaticamente presidente della provincia. Bisogna solo ottimizzare le risorse che ci sono, eliminando le inutili consulenze e migliorando le gestione di fondi pubblici. Sbaglia Di Pietro, che parla solo con demagogia.
Importanti sono poi le capacità di un sindaco. Cosa ne pensa del comportamento che ha adottato Maffei, rassegnando le proprie dimissioni a causa della situazione di stallo politico che si è verificata a Barletta? Lei si sarebbe comportata allo stesso modo?
Maffei lo capisco. Purtroppo quando si è a capo di una coalizione e ognuno ti strattona dalla propria parte con richieste inconciliabili, allora è giusto ciò che ha fatto Maffei, altrimenti si diventa preda di ricatti che ti impediscono di governare. Così ognuno perseguirà la propria strada e non so quanti di coloro che oggi stanno ostacolando il sindaco riuscirebbero a riprendere il voto.
Dunque lei pensa che si tornerà alle elezioni?
Non lo so, io credo solo che Maffei abbia fatto bene a porre i suoi alleati di fronte a questo bivio. Trovo che questo modo di fare politica, comune in varie parti d'Italia, debba subire un taglio. Ognuno di essi deve fare le proprie scelte, e qualora non si accordassero, andranno nuovamente alle elezioni.
A posteriori, la candidatura di Bartolo Tatò a Barletta avrebbe avuto più chance di quella della Vitobello?
Entrambe le candidature, se fossero state scelte un anno prima, avrebbero avuto successo. E' chiaro che, solo un mese prima, Tatò ha dovuto valutare la situazione, fare i suoi sondaggi e notare di avere pochi margini di vittoria. Se Tatò o la stessa Vitobello, che comunque ha fatto un'ottima campagna elettorale e ha conseguito un importante risultato rispetto allo stato di partenza, fossero stati candidati un anno prima, sono assolutamente certa che avremmo vinto. All'ultimo minuto è difficile controbattere un sindaco che detiene quel ruolo già da cinque anni e che si è impegnato per la città. Bisognava coordinare molto tempo prima una squadra che avrebbe dovuto cominciare a fare campagna elettorale già in consiglio comunale, e far conoscere ai cittadini una figura alternativa quale poteva essere quella di Tatò, conosciuto come grande imprenditore ma non come probabile sindaco.
Può dare a sé stessa un voto in rapporto a ciò che ha compiuto in una stagione e mezza a Margherita di Savoia?
Quando siamo arrivati noi, abbiamo trovato delle situazione spaventose, dei tremendi buchi di bilancio ecc. Allora eravamo in fondo all'oceano, ora stiamo decisamente riemergendo. Come sindaco ho utilizzato tutte le mie conoscenze, competenze e capacità: sono laureata, oltre che in Lingue, in Storia dell'arte, e mi ha aiutata anche l'esperienza nel mondo dello spettacolo. Ben volentieri metto a disposizione della città il mio bagaglio personale, partendo dal presupposto che Margherita, vivendo questi gravi problemi e un'economia abbastanza asfittica, ha bisogno di vita e iniziative soprattutto d'estate.
C'è un'empatia con il sindaco di Bari Michele Emiliano?
Emiliano mi ha inviato questa bellissima lettera (in allegato): è difficile che qualcuno, soprattutto di un'altra parte politica, ti scriva una lettera così sentita. Lui apprezza grandemente ciò che stiamo facendo qui a Margherita, paese di 12mila abitanti senza molte risorse. Nonostante ciò, ci siamo dati da fare a tal punto che Margherita è stata riconosciuta, sotto nostra richiesta, comune turistico e culturale, riconoscimento che ci permettere di ottenere una serie di preziosi vantaggi. Emiliano si è informato su tutto ciò che stiamo realizzando a Margherita e si è reso disponibile ad aiutarci, come già sta facendo. Ci concederà, ad esempio, di portare con noi a Miami una parte dell'orchestra del Teatro Petruzzelli. Magari ci fossero tanti altri sindaci come Emiliano!
Per concludere, il fascino delle Carlucci conta ancora in Italia?
Questo potete dirlo solo voi. Sicuramente, all'inizio della mia carriera, il fatto di essere sorella di Milly da un lato mi ha aperto tutte le strade, dall'altro mi ha penalizzato: pensate se ci fossero stati tre fratelli Baudo o due sorelle Carrà! Avrei potuto cambiare nome, e a quel punto non ci sarebbe stata nessuna sovrapposizione con mia sorella, volendo personalmente fare la giornalista più che la donna di spettacolo. In politica il nome può servire, difatti quando sono stata candidata a Trani la gente era piuttosto incuriosita per il mio cognome e la provenienza dal mondo dello spettacolo, e se non avessi saputo raccontare l'innovativo programma politico di "Forza Italia" i cittadini di certo non avrebbero dimostrato così tanta fiducia in me, senza sapere che ero nel partito già dal 1996. Essere rieletta nel 2006 e nel 2008 ha dimostrato come io abbia sempre lavorato seriamente a favore della Puglia.
Abbiamo appena presentato il portale www.miamimeetsmargherita.com che sarà presto tradotto anche in inglese, in cui abbiamo inserito numerosissimi eventi e veri e propri pacchetti turistici che "vendono" la Puglia all'America, con una presentazione di Margherita e della Puglia intera, spiegando la filosofia di questo gemellaggio. L'evento viene spiegato in tutte le sue iniziative: la Puglia esaltata dal punto di vista turistico, enogastronomico, artigianale, naturalistico attraverso enormi pannelli cono fotografie e immagini che saranno esposti a Miami. Importante anche l'aspetto didattico: sono previsti corsi in lingua inglese con la Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Bari, pensati apposta per gli studenti americani, come il corso "Valorizzazione dei beni agroalimentari" e approfondimenti sulle zone umide per far conoscere un territorio a loro sconosciuto. Dal punto di vista artistico proponiamo la Gioconda Nuda, che – dopo la mostra dello scorso anno – abbiamo deciso di portare a Miami assieme a tutti i quadri che furono ospitati nel Torrione, provenienti direttamente dal museo di Leonardo nella città di Vinci, e ad opere del Rinascimento e di arte contemporanea che sono stati ispirati dalla Gioconda. Inoltre, vi sarà una mostra dedicata al design italiano e al made in Italy per far conoscere le eccellenze del nostro paese e l'esposizione delle opere di Romero Britto a Margherita, artista brasiliano scoperto a Miami, dal 25 luglio esposte nel Torrione. Un'altra sezione è intitolata Wedding Planner, pacchetti turistici per far venire gli americani qui a sposarsi: si tratta di un'iniziativa che comprende tutta la Puglia grazie alla collaborazione con le province pugliesi, spaziando da Trani a Ostuni, da Lecce a Fasano, affianco all'offerta turistica in Puglia. Il connubio fra cinema e gastronomia è rappresentato dal Italian Food Film Festival, che rappresenta la Puglia attraverso scene di cinema che parlano di cibo. E ancora tante tante altre iniziative. Per realizzare una cosa del genere da soli, senza abbastanza soldi pubblici, abbiamo trovato tanti sponsor e il sostegno di altri comuni, che con un finanziamento di soli 1000€ avranno un eccezionale ritorno di immagine ed economia. Inoltre, il prossimo anno ospiteremo qui a Margherita il sindaco di Miami.
Si nota subito come lei ci tenga molto a questo evento. Possiamo dire che Margherita vuole essere scoperta e sostenuta grazie a iniziative di questo tipo che promuovono turismo e cultura, identificando l'immagine della città con quella dell'onorevole Carlucci. Continuerà su questa lunghezza d'onda il suo idillio con Margherita di Savoia?
Ho deciso di candidarmi come sindaco in primo luogo perché Margherita è una città bellissima dalle splendide qualità, peccato che sia stata del tutto abbandonata negli ultimi anni. Margherita era una città davvero famosa negli anni '70 proprio per la sua bellezza naturale, le sue spiagge e il suo mare, era come Portofino, un vero porto alla moda. Poi tutto questo successo si è fermato: la Salina è stata privatizzata e non ha più prodotto quell'economia che serve a far vivere la comunità cittadina; dagli 800 posti di lavoro che offriva quando era parte dei monopoli di Stato, siamo passati a soli 70 posti. L'economia è deperita, gli amministratori che ci hanno preceduto non si sono interessati per nulla a questi problemi. Pensiamo alla Saibi, l'ecomostro che risale agli anni '80: in città ora abbiamo posizionato delle macchine che stanno rilevando sondaggi fra i cittadini, e stiamo effettuando controlli per scoprire se l'intero territorio è inquinato. Se questo problema esiste dagli anni '80, come mai lo risolviamo solo nel 2011, da quando qui ci siamo noi?
Anche nell'ottica di una provincia che non si è interessata alla questione?
Il problema non è propriamente provinciale: la bonifica è a carico del comune, ma gli amministratori che ci hanno preceduto hanno lavorato malissimo, tant'è vero che la Saibi è ancora lì. Gare d'appalto sbagliate, ricorsi, sindacati ecc. ma guarda caso arriviamo noi e risolviamo il problema. Abbiamo infatti da subito analizzato gli ostacoli e cercato di risolverli: per esempio abbiamo comandato l'esproprio del terreno, che tuttavia non è stato mai concluso. Se non risolvo personalmente la questione, dovremo pagare più di 2 milioni di euro in danni al territorio. Ma vale la pena lottare tanto per questo territorio così bello: solo pochi giorni fa la troupe di "Geo&Geo" ha girato un documentario sulla zona umida di Margherita di Savoia. E questo è solo un modo di spingere questo turismo legato all'ambiente: in quale altro posto d'Italia ci sono fenicotteri, saline, zona umida, terme, spiagge e mare? E' un luogo veramente fortunato, anche se un po' sfortunato perché capitato in mani sbagliate sino agli ultimi anni. Noi invece abbiamo tutte le intenzioni per continuare a valorizzare questo territorio parlando dalle sue preziose risorse, come l'olio extravergine di oliva pugliese, che è un pregevole prodotto anche in campo salutistico e medico per la prevenzione di alcune malattie.
A questo punto le chiediamo, qual è il menù alimentare tipo di Gabriella Carlucci?
Mozzarella e pomodoro. Qui poi ci sono tante verdure buonissime. Il mio piatto preferito per eccellenza sono le orecchiette, con cime di rape oppure con salsa di pomodoro.
Torniamo a parlare di provincia. Le province dovrebbero partecipare a questa valorizzazione del territorio dal punto di vista culturale e turistico, ma spesso non lo fanno. Allo stato attuale qual è il ruolo delle province nella crescita del paese?
In questi giorni è scoppiata la questione delle province, supportata da mancanza di comunicazione. Ilpartito di Di Pietro ha presentato una proposta di legge che prevede l'abolizione delle province, proposta profondamente sbagliata poiché i primi a pagarne le conseguenze sarebbero i cittadini. Sono stata io stessa a spiegare in un articolo di giornale a cosa servono le province, partendo dall'esempio di Margherita di Savoia: senza il supporto degli uffici tecnici della provincia, molti dei nostri progetti come l'area vasta e la riqualificazione urbana non sarebbero stati effettuati. Senza di loro sarei dovuta andare personalmente a bussare a tutti gli altri comuni della provincia per trovare un accordo, perdendo tempo e risorse. Le legge proposta da Brunetta mi sembra la più saggia, ossia istituire nelle province un solo consiglio d'amministrazione i cui membri non sono eletti, ma sono direttamente i sindaci dei comuni, e il sindaco del capoluogo diventa automaticamente presidente della provincia. Bisogna solo ottimizzare le risorse che ci sono, eliminando le inutili consulenze e migliorando le gestione di fondi pubblici. Sbaglia Di Pietro, che parla solo con demagogia.
Importanti sono poi le capacità di un sindaco. Cosa ne pensa del comportamento che ha adottato Maffei, rassegnando le proprie dimissioni a causa della situazione di stallo politico che si è verificata a Barletta? Lei si sarebbe comportata allo stesso modo?
Maffei lo capisco. Purtroppo quando si è a capo di una coalizione e ognuno ti strattona dalla propria parte con richieste inconciliabili, allora è giusto ciò che ha fatto Maffei, altrimenti si diventa preda di ricatti che ti impediscono di governare. Così ognuno perseguirà la propria strada e non so quanti di coloro che oggi stanno ostacolando il sindaco riuscirebbero a riprendere il voto.
Dunque lei pensa che si tornerà alle elezioni?
Non lo so, io credo solo che Maffei abbia fatto bene a porre i suoi alleati di fronte a questo bivio. Trovo che questo modo di fare politica, comune in varie parti d'Italia, debba subire un taglio. Ognuno di essi deve fare le proprie scelte, e qualora non si accordassero, andranno nuovamente alle elezioni.
A posteriori, la candidatura di Bartolo Tatò a Barletta avrebbe avuto più chance di quella della Vitobello?
Entrambe le candidature, se fossero state scelte un anno prima, avrebbero avuto successo. E' chiaro che, solo un mese prima, Tatò ha dovuto valutare la situazione, fare i suoi sondaggi e notare di avere pochi margini di vittoria. Se Tatò o la stessa Vitobello, che comunque ha fatto un'ottima campagna elettorale e ha conseguito un importante risultato rispetto allo stato di partenza, fossero stati candidati un anno prima, sono assolutamente certa che avremmo vinto. All'ultimo minuto è difficile controbattere un sindaco che detiene quel ruolo già da cinque anni e che si è impegnato per la città. Bisognava coordinare molto tempo prima una squadra che avrebbe dovuto cominciare a fare campagna elettorale già in consiglio comunale, e far conoscere ai cittadini una figura alternativa quale poteva essere quella di Tatò, conosciuto come grande imprenditore ma non come probabile sindaco.
Può dare a sé stessa un voto in rapporto a ciò che ha compiuto in una stagione e mezza a Margherita di Savoia?
Quando siamo arrivati noi, abbiamo trovato delle situazione spaventose, dei tremendi buchi di bilancio ecc. Allora eravamo in fondo all'oceano, ora stiamo decisamente riemergendo. Come sindaco ho utilizzato tutte le mie conoscenze, competenze e capacità: sono laureata, oltre che in Lingue, in Storia dell'arte, e mi ha aiutata anche l'esperienza nel mondo dello spettacolo. Ben volentieri metto a disposizione della città il mio bagaglio personale, partendo dal presupposto che Margherita, vivendo questi gravi problemi e un'economia abbastanza asfittica, ha bisogno di vita e iniziative soprattutto d'estate.
C'è un'empatia con il sindaco di Bari Michele Emiliano?
Emiliano mi ha inviato questa bellissima lettera (in allegato): è difficile che qualcuno, soprattutto di un'altra parte politica, ti scriva una lettera così sentita. Lui apprezza grandemente ciò che stiamo facendo qui a Margherita, paese di 12mila abitanti senza molte risorse. Nonostante ciò, ci siamo dati da fare a tal punto che Margherita è stata riconosciuta, sotto nostra richiesta, comune turistico e culturale, riconoscimento che ci permettere di ottenere una serie di preziosi vantaggi. Emiliano si è informato su tutto ciò che stiamo realizzando a Margherita e si è reso disponibile ad aiutarci, come già sta facendo. Ci concederà, ad esempio, di portare con noi a Miami una parte dell'orchestra del Teatro Petruzzelli. Magari ci fossero tanti altri sindaci come Emiliano!
Per concludere, il fascino delle Carlucci conta ancora in Italia?
Questo potete dirlo solo voi. Sicuramente, all'inizio della mia carriera, il fatto di essere sorella di Milly da un lato mi ha aperto tutte le strade, dall'altro mi ha penalizzato: pensate se ci fossero stati tre fratelli Baudo o due sorelle Carrà! Avrei potuto cambiare nome, e a quel punto non ci sarebbe stata nessuna sovrapposizione con mia sorella, volendo personalmente fare la giornalista più che la donna di spettacolo. In politica il nome può servire, difatti quando sono stata candidata a Trani la gente era piuttosto incuriosita per il mio cognome e la provenienza dal mondo dello spettacolo, e se non avessi saputo raccontare l'innovativo programma politico di "Forza Italia" i cittadini di certo non avrebbero dimostrato così tanta fiducia in me, senza sapere che ero nel partito già dal 1996. Essere rieletta nel 2006 e nel 2008 ha dimostrato come io abbia sempre lavorato seriamente a favore della Puglia.