La città
Finita l'anestesia, Wannà City torna in coma
Gioielli di famiglia da mettere in sicurezza
Barletta - lunedì 29 settembre 2014
Passata l'eccitazione per la Notte Democratica della Disfida, con una affluenza turistica degna di un concerto dei Rolling Stones, si torna alla realtà. L'amministrazione mette mano al portafogli e trova i finanziamenti per mettere in sicurezza un paio di immobili storici comunali pericolanti: gli ex conventi di S. Antonio e S. Lucia, interventi necessari per restituire decoro e sicurezza a questi antichi beni architettonici fatiscenti. Per il convento di S. Antonio saranno stanziati 250.000 euro, per il convento di S. Lucia, 188.000 euro. Restauro? No, per ora, si mette tutto in sicurezza.
Questi ex conventi, rientrano nella lista di immobili comunali da valorizzare, ma di questo passo, tra qualche anno, questi immobili saranno pericolanti, assieme a Villa Bonelli, l'ex convento di S. Andrea, l'ex anagrafe, palazzo Bonelli. L'ex distilleria è oggetto di progetti, convegni, pensieri e parole, utili a fare trascorrere qualche decennio di abbandono, per la sua definitiva implosione, poi si avrà un pretesto per abbattere ciò che resterà e costruire un condominio. In altri tempi, non ci sarebbero stati problemi ad abbattere tutto, come avvenne negli anni '50 del secolo scorso, per la chiesa medioevale di S. Lazzaro, in via Manfredi, per fare posto ad un parcheggio per autobus, per "merito" di un sindaco innominabile.
Spostandoci di qualche chilometro, Canne della Battaglia è in coma vigile, oggetto discussioni di commissioni consiliari, che nulla hanno prodotto, tranne il "gettone di presenza" per i consiglieri comunali partecipanti. Meglio spendere due milioni di euro per l'orticello botanico, incubatore di voti a perdere, vanto della precedente amministrazione Maffei, spina nel fianco della attuale amministrazione Cascella, che già mostra i segni del tempo e che necessita di manutenzione. Le sorti della periferia, dipendono dal Parco dell'Umanità, dal costo di 4 milioni di euro, dovrebbe essere completato per la data stabilita, 5 novembre 2014, sperando che, fino a quella data, non ci siano altre bombe d'acqua che allaghino strade, cantieri e oneri di urbanizzazione mancanti.
Intanto, per alcuni cittadini di Wannà City, è più semplice indignarsi per il cassonetto stracolmo di rifiuti, per il topo scandaloso, per le prostitute su via Callano, che offendono la loro ipocrisia.
Questi ex conventi, rientrano nella lista di immobili comunali da valorizzare, ma di questo passo, tra qualche anno, questi immobili saranno pericolanti, assieme a Villa Bonelli, l'ex convento di S. Andrea, l'ex anagrafe, palazzo Bonelli. L'ex distilleria è oggetto di progetti, convegni, pensieri e parole, utili a fare trascorrere qualche decennio di abbandono, per la sua definitiva implosione, poi si avrà un pretesto per abbattere ciò che resterà e costruire un condominio. In altri tempi, non ci sarebbero stati problemi ad abbattere tutto, come avvenne negli anni '50 del secolo scorso, per la chiesa medioevale di S. Lazzaro, in via Manfredi, per fare posto ad un parcheggio per autobus, per "merito" di un sindaco innominabile.
Spostandoci di qualche chilometro, Canne della Battaglia è in coma vigile, oggetto discussioni di commissioni consiliari, che nulla hanno prodotto, tranne il "gettone di presenza" per i consiglieri comunali partecipanti. Meglio spendere due milioni di euro per l'orticello botanico, incubatore di voti a perdere, vanto della precedente amministrazione Maffei, spina nel fianco della attuale amministrazione Cascella, che già mostra i segni del tempo e che necessita di manutenzione. Le sorti della periferia, dipendono dal Parco dell'Umanità, dal costo di 4 milioni di euro, dovrebbe essere completato per la data stabilita, 5 novembre 2014, sperando che, fino a quella data, non ci siano altre bombe d'acqua che allaghino strade, cantieri e oneri di urbanizzazione mancanti.
Intanto, per alcuni cittadini di Wannà City, è più semplice indignarsi per il cassonetto stracolmo di rifiuti, per il topo scandaloso, per le prostitute su via Callano, che offendono la loro ipocrisia.