Politica
Faccia a faccia dei candidati Sindaco, targato CGIL
Confronto su welfare e temi del lavoro. Scintille fra Cannito e Cascella, assente la candidata M5S
Barletta - giovedì 16 maggio 2013
11.50
«A Barletta abbiamo già presentato alla precedente amministrazione delle 'Proposte di piano anticrisi' che sono state ignorate, ora le sottoporremo all'attenzione dei candidati sindaco della Città della Disfida per cercare di capire la loro posizione rispetto alle nostre soluzioni». Questo il senso del confronto fra i candidati Sindaco di Barletta che si sfideranno per le elezioni del 26 e 27 maggio. La Cgil-Bat ha organizzato l'incontro proponendo, ieri sera presso la Sala Consiliare del teatro "G. Curci", i temi del "Piano Anti-crisi" che il sindacato aveva già proposto all'allora sindaco Maffei, il 26 settembre proprio nello stesso luogo.
Al confronto, alla americana-barlettana, hanno partecipato i candidati Giovanni Alfarano, Cosimo Cannito, Pasquale Cascella, Michele Rizzi, Giuseppe Tupputi. Tutti, tranne la candidata del Movimento 5 stelle, Patrizia Corvasce, comunque invitata dagli organizzatori.
L'introduzione alla serata è stata affidata al Coordinatore della Camera del Lavoro CGIL di Barletta, Franco Corcella, denunciando una situazione al limite che ha visto un incremento di 2500 disoccupati dichiarati, barlettani, in pochi mesi. Esiste il fenomeno per cui, soprattutto i giovani, non si rivolgono più all'ufficio di collocamento ritenendolo inutile. Il Piano consta di 2 mln di euro, ma è stato ridotto a quattro punti, rispetto ai dieci iniziali. Si è parlato di legalità, lavoro nero, codice etico, evasione fiscale da punire e con i proventi promuovere i lavori socialmente utili, necessità di strutture di assistenza sociale, anche per gli immigrati.
Insomma temi fondamentali per la città su cui sono stati interrogati a turno tutti i cinque candidati presenti, avendo circa cinque minuti per rispondere alle questioni poste dal moderatore, il segretario generale SPI/CGIL-Bat Pasquale Gammarota. Alfarano ha riferito la «gravissima situazione d'illegalità a Barletta che necessita di soluzioni forti»; Cannito ha espresso, con toni severi, l'urgenza «di ristabilire trasparenza e legalità al Comune di Barletta». Il concetto della lottizzazione della 167 e di Montaltino, è stato affrontato da Cascella, marchiandolo come illegale, «cancellando ciò che è illegale». Rizzi ha auspicato il superamento di «un sistemma-città deviato dagli interessi personali».
Non sono mancate le scintille soprattutto fra i due candidati di area centrosinistra, Cannito e Cascella, anche sulla base di accuse reciproche volate negli ulttimi giorni, anche sulla questione del suolo pubblico occupato dai gestori dei locali. Il candidato Tupputi ha proposto che «Questo tavolo di confronto politico su tali temi diventi permanente», oltre al Consiglio Comunale che è il luogo deputato a ciò. Al termine dell'incontro è intervenuto, per tirare le fila dei lavori e concludere, Luigi Antonucci, segretario generale CGIL/Bat.
Al confronto, alla americana-barlettana, hanno partecipato i candidati Giovanni Alfarano, Cosimo Cannito, Pasquale Cascella, Michele Rizzi, Giuseppe Tupputi. Tutti, tranne la candidata del Movimento 5 stelle, Patrizia Corvasce, comunque invitata dagli organizzatori.
L'introduzione alla serata è stata affidata al Coordinatore della Camera del Lavoro CGIL di Barletta, Franco Corcella, denunciando una situazione al limite che ha visto un incremento di 2500 disoccupati dichiarati, barlettani, in pochi mesi. Esiste il fenomeno per cui, soprattutto i giovani, non si rivolgono più all'ufficio di collocamento ritenendolo inutile. Il Piano consta di 2 mln di euro, ma è stato ridotto a quattro punti, rispetto ai dieci iniziali. Si è parlato di legalità, lavoro nero, codice etico, evasione fiscale da punire e con i proventi promuovere i lavori socialmente utili, necessità di strutture di assistenza sociale, anche per gli immigrati.
Insomma temi fondamentali per la città su cui sono stati interrogati a turno tutti i cinque candidati presenti, avendo circa cinque minuti per rispondere alle questioni poste dal moderatore, il segretario generale SPI/CGIL-Bat Pasquale Gammarota. Alfarano ha riferito la «gravissima situazione d'illegalità a Barletta che necessita di soluzioni forti»; Cannito ha espresso, con toni severi, l'urgenza «di ristabilire trasparenza e legalità al Comune di Barletta». Il concetto della lottizzazione della 167 e di Montaltino, è stato affrontato da Cascella, marchiandolo come illegale, «cancellando ciò che è illegale». Rizzi ha auspicato il superamento di «un sistemma-città deviato dagli interessi personali».
Non sono mancate le scintille soprattutto fra i due candidati di area centrosinistra, Cannito e Cascella, anche sulla base di accuse reciproche volate negli ulttimi giorni, anche sulla questione del suolo pubblico occupato dai gestori dei locali. Il candidato Tupputi ha proposto che «Questo tavolo di confronto politico su tali temi diventi permanente», oltre al Consiglio Comunale che è il luogo deputato a ciò. Al termine dell'incontro è intervenuto, per tirare le fila dei lavori e concludere, Luigi Antonucci, segretario generale CGIL/Bat.