Cronaca
Esplode un “ordigno” prima del derby, colpito un giovane barlettano
E' accaduto in piazza Conteduca durante l'attesa dei Foggiani. Marcello se la caverà in 30 giorni
Barletta - martedì 21 settembre 2010
Erano in piazza Conteduca e aspettavano i sostenitori della squadra avversaria, quei barlettani (meglio definirli come distanti, almeno a parole ndr) che nel pomeriggio di domenica scorsa prima del derby Barletta-Foggia, hanno lanciato una serie di petardi, o per meglio dire, ordigni rudimentali. Probabilmente indirizzati ai poliziotti del reparto mobile che presidiavano l'intera zona circoscrivente la stazione ferroviaria. Uno di questi purtroppo è andato a finire nelle strette vicinanze di un giovane, ignaro di ciò che stava accadendo. Questi infatti stava acquistando delle sigarette al distributore automatico situato accanto la tabaccheria. La deflagrazione ha interessato le gambe del giovane. E' stato subito soccorso dai poliziotti che pattugliavano la zona e portato al pronto soccorso dell'ospedale "R. Dimiccoli".
Si chiama Marcello ed ha 37 anni. Un incidente che poteva sicuramente evitarsi; come poteva evitarsi tutta la vicenda dell'olimpionico lancio di petardi contro la stazione ferroviaria. Ancora una volta, lo sport si è trasformato in guerriglia. Il calcio diventa quasi sempre oggetto di ribellione e opposizione (si veda il caso della tessera del tifoso: la città è stata riempita da scritte sui muri che rivendicano la tessera).
Intanto sono scattate le indagini per la ricerca dell'autore del gesto, coordinate dal dirigente del commissariato Angelo Tedeschi. Marcello invece, se la caverà in 30 giorni, con il brutto ricordo dell'accaduto. Un incidente in cui poteva essere coinvolto chiunque.
Si chiama Marcello ed ha 37 anni. Un incidente che poteva sicuramente evitarsi; come poteva evitarsi tutta la vicenda dell'olimpionico lancio di petardi contro la stazione ferroviaria. Ancora una volta, lo sport si è trasformato in guerriglia. Il calcio diventa quasi sempre oggetto di ribellione e opposizione (si veda il caso della tessera del tifoso: la città è stata riempita da scritte sui muri che rivendicano la tessera).
Intanto sono scattate le indagini per la ricerca dell'autore del gesto, coordinate dal dirigente del commissariato Angelo Tedeschi. Marcello invece, se la caverà in 30 giorni, con il brutto ricordo dell'accaduto. Un incidente in cui poteva essere coinvolto chiunque.