Territorio
Esondazione dell’Ofanto? Ecco cosa fare
Riuscita esercitazione della Protezione Civile nella Bat. Il progetto si svolto nell'ambito di "Puglia 2010"
Barletta - lunedì 31 maggio 2010
19.19
E se l'Ofanto esondasse?
Da questa ipotesi è partito un innovativo progetto della Regione Puglia, in collaborazione con la Protezione Civile e la Polizia Provinciale. Nell'ambito del programma "Puglia 2010", si sono svolte per l'intero territorio pugliese una serie di esercitazioni in caso di incidenti o calamità naturali.
Particolarmente interessante è stato il quadro immaginato per la provincia di Barletta-Andria-Trani: l'esondazione del fiume Ofanto in seguito ad un evento piovoso di forte intensità, e il conseguente allagamento della zona circostante. I soccorritori, in tal caso, procederebbero all'evacuazione del viaggio turistico "Fiumara", per portare in salvataggio i residenti della zona. Seguirebbe l'interruzione della strada provinciale e del tratto ferroviario relativo alla tratta Bologna-Lecce.
A Canne della Battaglia, all'ombra della collina e delle storiche rovine, è stato collocato il polo logistico che supervisiona l'intera operazione: posizione geografica non casuale, considerata la maggiore altitudine rispetto all'area di esondazione, e la collocazione perfettamente a metà strada fra Barletta e Canosa di Puglia, per gli interventi immediati da entrambi i comuni.
Esprime grande soddisfazione il tenente Leone della Provincia di Bari: tutte le operazione sono state svolte con efficacia e prontezza di intervento, e utilissima è stata l'esercitazione sia per gli operatori che per la logistica generale. In questi casi di emergenza, nel rischio di calamità naturali quasi mai annunciate, è sempre meglio prevenire piuttosto che curare.
A partecipare al progetto una serie di associazioni e istituzioni pubbliche: Protezione Civile (con osservatori), Regione Puglia (Servizio Protezione Civile), Prefettura, Province di Bari e di Barletta – Andria – Trani (Settori Polizia provinciale), i Comuni di Canosa di Puglia, Barletta, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli; associazioni di volontariato di Protezione Civile, ASL BAT, Croce Rossa Italiana, Vigili del Fuoco (Comandi provinciali di Bari e Barletta – Andria – Trani), Questura di Bari, Comando Provinciale Carabinieri e Guardia di Finanza di Bari, Coordinamento Provinciale Corpo Forestale dello Stato di Bari e Barletta – Andria – Trani; Enel, Telecom, Rete Ferroviaria Italiana, ANAS, Società Autostrade, Ospedale e Struttura Sanitaria di Barletta, Autorità di Bacino.
Da questa ipotesi è partito un innovativo progetto della Regione Puglia, in collaborazione con la Protezione Civile e la Polizia Provinciale. Nell'ambito del programma "Puglia 2010", si sono svolte per l'intero territorio pugliese una serie di esercitazioni in caso di incidenti o calamità naturali.
Particolarmente interessante è stato il quadro immaginato per la provincia di Barletta-Andria-Trani: l'esondazione del fiume Ofanto in seguito ad un evento piovoso di forte intensità, e il conseguente allagamento della zona circostante. I soccorritori, in tal caso, procederebbero all'evacuazione del viaggio turistico "Fiumara", per portare in salvataggio i residenti della zona. Seguirebbe l'interruzione della strada provinciale e del tratto ferroviario relativo alla tratta Bologna-Lecce.
A Canne della Battaglia, all'ombra della collina e delle storiche rovine, è stato collocato il polo logistico che supervisiona l'intera operazione: posizione geografica non casuale, considerata la maggiore altitudine rispetto all'area di esondazione, e la collocazione perfettamente a metà strada fra Barletta e Canosa di Puglia, per gli interventi immediati da entrambi i comuni.
Esprime grande soddisfazione il tenente Leone della Provincia di Bari: tutte le operazione sono state svolte con efficacia e prontezza di intervento, e utilissima è stata l'esercitazione sia per gli operatori che per la logistica generale. In questi casi di emergenza, nel rischio di calamità naturali quasi mai annunciate, è sempre meglio prevenire piuttosto che curare.
A partecipare al progetto una serie di associazioni e istituzioni pubbliche: Protezione Civile (con osservatori), Regione Puglia (Servizio Protezione Civile), Prefettura, Province di Bari e di Barletta – Andria – Trani (Settori Polizia provinciale), i Comuni di Canosa di Puglia, Barletta, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia e Trinitapoli; associazioni di volontariato di Protezione Civile, ASL BAT, Croce Rossa Italiana, Vigili del Fuoco (Comandi provinciali di Bari e Barletta – Andria – Trani), Questura di Bari, Comando Provinciale Carabinieri e Guardia di Finanza di Bari, Coordinamento Provinciale Corpo Forestale dello Stato di Bari e Barletta – Andria – Trani; Enel, Telecom, Rete Ferroviaria Italiana, ANAS, Società Autostrade, Ospedale e Struttura Sanitaria di Barletta, Autorità di Bacino.